A forbidden love

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Ormai era da giorni che Bokuto era stressato dal suo migliore amico Kuroo, per cosa poi? Per fare magari l'incontro migliore della sua vita e poi perdere tutto dopo una sola notte, non voleva finisse così.

"Eddai amico buttati un po', guarda che non è che dopo il primo incontro non ci si ritrova mai più, ovviamente è difficile avere una relazione..."cominciò il corvino poi bruscamente interrotto dal grigio.

"Lo hai detto pure tu, è difficile mantenere una relazione. Mettiti nei miei panni, i miei continuano a dirmi di trovarmi qualche ragazza di buona famiglia per non infangare 'il nostro buon nome' come dicono loro."

Alcune volte è capitato che quando tornava a casa, Bokuto, trovasse la madre a bere del the con una qualche fanciulla spuntata da chissà dove, per poi, come ogni volta, dover fare il gentiluomo e sprecare il suo tempo con persone che a lui, fondamentalmente, non interessano.
Vivere con una madre stressante che cerca solo di farti sposare con anche una ragazza qualunque, anonima, insignificante, e magari anche brutta, bastava solo che fosse abbastanza ricca da mantenerli tutti,quando lui cerca solo il vero amore in una persona del sesso opposto a quello imposto dalla madre.

"sai cosa, vaffanculo, non me ne importa proprio nulla di quello che può o non può succedere" esclamò infine.

Prese la giacca e si recò alla macchina senza nemmeno salutare l'amico; dopo le estenuanti discussioni con Kuroo, che spesso lo aveva anche quasi trascinato a forza dentro quell'edificio dove aveva fatto la conoscenza del suo amato, senza però ottenere risultati per l'imperterrito retro-front del grigio, sapeva a memoria la strada per arrivare in quel posto in mezzo al bosco, difficile da scovare.
Un grande edificio in legno con un portone sul davanti e diverse finestre sui lati che facevano intendere che ci fosse qualcuno dentro si parò davanti alla sua vista. Ancora non del tutto convinto si avvicinò lentamente alla porta poco distante dal portone, si fece coraggio e spinse la porta, nelle sue narici si insinuò un forte odore di alcool di vario genere, e sesso. La musica era forte ma non troppo, giusto per farsi sentire nella struttura, si guardò intorno spaesato per poi dirigersi in un posto sicuro, il bar. Si fece strada tra i vari tavoli su cui alcuni si stavano baciando appassionatamente, altri bevevano avendo un rapporto meno violento con l'uomo davanti a loro.

"il primo che ti capita, che sia bello forte" chiese appena accomodato al bar facendo un gesto frettoloso con la mano al barista.

"partiamo pesanti già la prima volta?" chiese il ragazzo seduto affianco a lui con voce annoiata mentre si sosteneva la testa con una mano.

"Mh? Ah si, beh proprio prima prima no, sono venuto parecchie volte però non sono mai entrato" rispose l'altro.

"Mh interessante, sono Akaashi, Akaashi Keiji"

"Bokuto Koutarou"

"Di cosa sei in cerca qui? Sesso? - disse girandosi e indicando una coppia in un angolo pervasa dal piacere- Una relazione? - questa volta indicò una coppia che aveva sorpassato prima il grigio che stava chiacchierando animatamente- altrimenti sei qui per sfuggire ai tuoi genitori a cui non interessi minimamente? -infine in questa affermazione puntò il dito verso la pista da ballo-"

Intanto arrivò anche il bicchiere contenente il liquido che aveva precedentemente ordinato il più alto dei due.

"Mi vergogno un po' ad ammetterlo ma direi tutti e tre" affermò poi il più grande dopo un'attenta riflessione. "... e tu?" aveva osato chiedere.

"Credo lo stesso" disse l'altro con il suo solito tono apatico che lo aveva accompagnato per tutta la conversazione.

"Bene allora se è così, parlami un po' di te" lo incalzò Bokuto.

A forbidden love [ita] bokuakaWhere stories live. Discover now