Ciao a tutti! Questa è la recensione di "Lily Hunting – Il circo dei misteri".
Innanzitutto, non ho trovato molti difetti nella storia, al di là di alcune lacune grammaticali e un problema di impostazione grafica: a dire il vero, vi ho trovato molti pregi.
Direi di vedere tutto, come sempre, con calma, nella recensione.
– Presentazione grafica –
La copertina è molto bella: l'immagine è perfetta, perché richiama alla protagonista e al luogo in cui avviene il delitto, ossia il circo; inoltre, le scritte sono abbastanza leggibili, forse un po' scure, a dire il vero.
Sul titolo non ho nulla da dire: anche questo è adatto alla storia ed efficace.
La descrizione va più che bene: vengono toccati tutti i punti chiave del racconto, in modo abbastanza sintetico.
Consiglio, tuttavia, un po' più di punteggiatura nel pezzo che va da "Tutto cambia" a "Lilith vive"; ad esempio, prima di "appena arrivato" metterei una virgola.In conclusione, la presentazione grafica è molto buona e ben impostata.
– Trama –
La trama è abbastanza innovativa e interessante: è ambientata in una piccola cittadina inglese, in cui la protagonista, Lily, vive e lavora come giornalista.
Dopo molto tempo, riesce finalmente a ottenere un articolo importante: dovrà scrivere di una misteriosa morte avvenuta in un circo locale, fermatosi da poco nella città.Anche i personaggi sono particolari: seppure alcuni non siano ancora comparsi molto, mi sono sembrati tutti più che innovativi (soprattutto la protagonista).
A livello di incongruenze, ce ne sono poche e sono le seguenti: innanzitutto, Lily libera un pettirosso in pieno inverno, che... non è una mossa molto intelligente, perché non credo sopravviverà; poi, a un certo punto, riferito all'articolo sulla fioraia, viene detto, da Lily, che sarà da prima pagina... ma come è possibile?
Mi pare molto strano anche solo pensare che in prima pagina finisca un articolo di questo tipo.In conclusione, la trama, a mio avviso, è un punto di forza della storia.
Cerca giusto di sistemare quelle incongruenze.– Grammatica –
Dunque, ci sono alcuni errori di battitura e di grammatica, in particolare di punteggiatura.
Come sempre, dividerò questa sezione in piccole parti per facilitarne la lettura.
– Punteggiatura
Innanzitutto, i tre puntini: essi vanno attaccati alla parola che seguono e separati da quella che li segue.
Inoltre, se sono a inizio frase, vanno attaccati alle virgolette e staccati dalla parola successiva.
Tuttavia, se sono seguiti da punto di domanda o esclamativo non ci va nessuno spazio.
Infine, dopo di loro va la minuscola se continui la frase che li precede e la maiuscola se ne inizi una nuova.Esempi ->
1) «C'è qualcosa che non va...»
2) «... Ne sei sicuro?»
3) «Come è possibile...?»Aggiungo solo un'alta cosa: presta attenzione a non abusare dei puntini, limitane l'uso, perché in alcuni punti della storia ce ne sono veramente tanti.
In conclusione, vorrei dire anche di aggiungere più punteggiatura a paragrafi che ne sono quasi privi o a frasi lunghe.
– Verbi
Non c'è molto da dire, in realtà, solo fare presente che "chiedere" e "pensare che" vogliono il congiuntivo.
Ad esempio ->
1) Mi chiedevo come stessi.
2) «Pensavo che te ne fossi già andato.»– D eufoniche
Andrebbero utilizzate solo nei casi in cui due vocali uguali si incontrano, fatta eccezione per le espressioni cristallizzate, tra cui la più conosciuta è "ad esempio".
Inoltre, la regola completa aggiunge anche che la "d" può essere omessa, nei casi di incontro di vocali uguali, prima dei nomi di persona, anche se io non lo consiglio molto, sta a te decidere in base al caso, qui.
Infine, se la "e" incontra una parola che inizi per "ed" (esempio -> e edicole) o una "a" una che inizi per "ad" (esempio -> a adattarsi), come puoi vedere, non ci va la "d eufonica".
– Altro
Per fare gli incisi devi usare le lineette (–), non i trattini (-).
"In fondo" si scrive staccato, altrimenti è la prima persona singolare del presente indicativo del verbo "infondere".
Il "Lei" di cortesia va scritto in caratteri maiuscoli.
Il "che" normalmente non vuole l'accento.
Può averlo se è abbreviazione di "perché", "poiché" o "affinché", ma rimane opzionale.Questo è tutto! La situazione, a livello di grammatica, non è grave, ma una piccola revisione può tornare utile.
– Stile –
Lo stile è molto buono: le descrizioni sono sufficientemente approfondite, in tutti i loro aspetti.
Lo stesso vale per la caratterizzazione dei personaggi: sono stati descritti piuttosto bene, sia a livello fisico sia psicologico.
Tuttavia, qualche difetto c'è: innanzitutto, le ripetizioni, molte delle quali ho visto esserti già state segnalate.
Inoltre, i capitoli sono abbastanza pesanti da leggere per la loro struttura: i paragrafi sono troppo lunghi e credo sarebbe più efficace dividere i capitoli in paragrafi più piccoli, come sto facendo io per scrivere questa recensione, per capirci.
In conclusione, al di là delle ripetizioni e dei problemi di impostazione, lo stile risulta essere abbastanza leggero e piacevole.
– Conclusione –
Per riassumere: la presentazione grafica è buona; la trama bella e originale, anche se ci sono alcune incongruenze; la grammatica è curata, ma ci sono comunque errori da sistemare; lo stile è buono, ma l'impostazione grafica dei capitoli è poco efficace.
In conclusione, vorrei assegnarti un punteggio di 8.5/10.
Ritengo che la storia abbia molto potenziale: basta sfruttarlo al meglio.La recensione è conclusa: spero ti sia stata utile, assieme ai commenti in linea.
Non credo continuerò a leggere la storia per il momento: forse in futuro, ma credo di no.
Questo è tutto, un saluto a tutti, alla prossima recensione! :-)
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RandomCiao a tutti! Ho deciso di aprire questo servizio per tutte le persone che cercano un parere sulla propria storia, tenterò di fare recensioni il più accurate possibile. Prima di iscrivervi, leggete bene il regolamento e, soprattutto, siate pazienti...