Il Viaggio in Treno

76 2 0
                                    


Lo sferragliare delle ruote d'acciaio contro i binari è una dolce e rilassante musica per chi ha la testa tra le nuvole, per chi sta sognando ad occhi aperti. Il treno accelerava e si stava lanciando in una forsennata corsa, cento, duecento poi trecento chilometri l'ora. Via verso su, verso il nord.

Aveva preso la decisione di fare quel viaggio soltanto il giorno prima. Aveva chiesto consiglio a Cristina e Romina, ma era Gianni che infine lo aveva convinto:

"Gianni che devo fare? Io devo dirglielo, ma se lei poi dice di no?" aveva messaggiato un Luigi assillato dai dubbi.

"Vai!!! o la va o la spacca!! non starci sempre a pensare e se ti va bene sei tu che spacchi lei"

Gianni e Luigi si conoscevano dall'alba dei tempi, nessuno dei due si ricordava il giorno in cui si erano conosciuti, tanto era il tempo che era passato. Erano gli esatti opposti. Luigi calmo educato e razionale. Gianni impulsivo e sboccato, non aveva filtri, soprattutto con Luigi. Lui gli raccontava sempre tutto e Gianni di tutta risposta diceva la sua, quasi sempre in totale contraddizione. Erano amici strani loro due.

"Se non ci vai tu ci vado io" minacciò Gianni.

"Ma sei lei non sa nemmeno che esisti".

"Ne so abbastanza per sapere che persona è, poi per come ti sei fatto trattare, se è vero ciò che pensi ci devi andare. Altrimenti è solo una troia approfittatrice".

"Questo mese sai come sono messo, se faccio questo viaggio mi costa 100 euro e poi resto solo con 70 euro!"

"Vuoi restare con questo dubbio per 100 euro? Tanto li spendi lo stesso per altre cavolate inutili".

E cosi fu. Luigi, il mago della razionalità, stava per fare qualcosa di totalmente illogico. Stava per salire su quel treno spinto solamente dalle parole dettate del suo cuore. E questo lo faceva sentire maledettamente vivo.

Dopo che Giada lo aveva brutalmente abbandonato quasi nove anni prima, non era riuscito più a fidarsi dei suoi sentimenti e soprattutto delle donne. Ma quella fredda mattina di inizio febbraio, forse, stava ascoltando il suo cuore più che convinto di star facendo la scelta giusta.

Il suo programma era semplice. Appena fosse sceso per prendere la coincidenza con il treno regionale avrebbe chiamato Dalila e le avrebbe detto che entro un'ora sarebbe arrivato in città, non voleva darle in tempo di trovarsi altri impegni e in cuor suo sperava che lei apprezzasse questa sua follia.

Si erano conosciuti nove mesi prima, avevano frequentato insieme un corso serale di musica, erano vicini di banco ed erano diventati subito buoni amici. Erano diversi ma la gentilezza di lui l'aveva colpita e la sensualità di lei aveva subito fatto vibrare il cuore di Luigi. Dalila era sempre sensualissima. Anche nei movimenti più comuni ed innocui emanava pura sensualità. A Luigi apparivano come continui segnali d'amore. Avevano cominciato dapprima a studiare insieme poi qualche uscita fuori dal corso, fino al punto che non esisteva giorno in cui si sentissero o uscissero insieme. Ogni scusa era valida per vedersi. Il loro era un rapporto ambiguo, non si erano mai detti apertamente ciò che ognuno provava per l'altro. Tante volte lui avrebbe voluto baciarla ma non aveva mai trovato il coraggio. Troppi erano i demoni che Giada le aveva lasciato. È proprio vero: "Quando ti morde un serpente hai paura anche delle lucertole".

«Mi hanno proposto di andare a lavorare al nord, lo stipendio è molto buono ed è un lavoro sicuro non ho potuto rifiutare. Mi trasferisco tra una settimana» esordì Dalila dopo che il cameriere aveva portato loro due caffè.

«Davvero? Ma con cosi poco preavviso? Come farai con tutte le cose che hai qui?» disse Luigi con voce tremante. Ma nella sua mente si era già scatenato il caos.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Aug 10, 2021 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Il Viaggio in TrenoWhere stories live. Discover now