Scene 2

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Forse dalle ultime pagine avrete iniziato a provare compassione per me. Ma davvero non dovete.

Quello che mi ha inflitto Roxanne me lo ero meritato, o almeno, la pensavo così. Dopo ogni schiaffo, dopo ogni taglio pensavo che lo facesse per dimostrarmi qualcosa, un segno d'amore, oppure voleva far notare agli altri che ero solo suo, e che mi amava più di ogni altra cosa al mondo.

Ma ora come ora ho aperto gli occhi e ho capito che ciò che mi faceva non era per nulla un segno d'affetto.

Ma parliamo d'altro, toccare questo argomento per me, è ancora doloroso. Nonostante sia passato un po' di tempo ormai.

Vediamo, proverò a parlare delle persone all'interno del Moulin rouge. Non si può dire molto su di loro. Erano tutti avidi di soldi e potere, e trattavano chiunque fosse sotto di loro come pezze da piedi.

La donna che più di tutti mi affascinava nel suo spudorato gioco della seduzione era Claire De la Croix. Era la proprietaria di tutto l'edificio, ed era come un genio del male nel sfilare soldi dalle tasche dei clienti.

Era una zitella; ma non una di quelle zitelle sommerse dai gatti, con rughe sul viso ecc.; lei, era una donna semplicemente affascinante ed egocentrica, che aveva scelto la vita dalle avventure di una notte con forestieri diversi, piuttosto che con il solito contadino.

Chi vuole intendere intenda.

A volte anche lei si esibiva sul palco del Moulin, ma se vi partecipava cantava esponendo i vari "confort" (chiamate si anche ballerine apertamente disponibili verso i clienti) offerti dal locale.

Altro viso importante del Moulin Rouge era il Duca. Colui che finanziava il posto garantendo anche al sottoscritto un tetto sotto cui dormire.

Del suo conto non sapevo molto, ma più in là ho conosciuto anche la sua avida persona celata dalla maschera che sempre teneva. Ma non vi preoccupate. Prima o poi vi dirò perché ho avuto l'onore di conoscerlo a fondo.

Ma riprendiamo da dove avevamo iniziato.

Potrei parlarvi ora di Jean.
Jean era la persona più importante per me. Era come un padre e mi aiutava con le scenografie, alle volte mi pareva fosse l'unico in grado di vedermi, e di parlarmi. Era un vecchio signore, buono fino al midollo, e non perdeva mai tempo a riflettere se aiutare una persona o no.

A volte la sua gentilezza mi sembrava ance fin troppo esagerata per un uomo solo, perché a volte anche un piccolo spiraglio di luce è pronto a bruciarti.

Ma torniamo un attimo al Du

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⏰ Last updated: Jan 12, 2015 ⏰

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