La Stupidità Dell'Esser Matti

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Che tocco dolce che avevano quelle mani, morbide e delicate. Sembravano quasi burro, e lei di burro se n'intendeva anche se la maggior parte di volte era congelato e chiuso in una calza.
Che occhi che aveva, la fissavano come se potesse farle male con un semplice tocco.
Che stupido, non era di certo lei che doveva temere di farsi del male fra i due.
-Freddie- pronunciò il suo nome sorridendo mentre posava un altro bacio sulle sue labbra. Le mani si aggrappavano ai capelli corti di lui. Avrebbe voluto che quel momento fosse eterno, al contempo si maledisse per quel pensiero.
Si erano lasciati, anzi, avrebbero dovuto lasciarsi a mezzanotte. Che pazzi che erano, completamente matti.
-Sam, sei sicura? - chiese lui con la voce tremante e lo sguardo perso nel suo.
L'esigenza di amarsi era nata nell'ascensore di Carly mentre si baciavano. Non potevano di certo farlo lì, si erano appartati nella casa dei Benson. La mamma di Freddie fortunatamente era fuori e probabilmente non sarebbe tornata prima delle due. Finiva sempre per far tardi quando usciva con le sue amiche.
-Si idiota, altrimenti non ti avrei trascinato qui, ci pensi se tua madre rientrasse da un momento all'altro?! - E riprese a baciarlo.
Lo amava, cazzo se gli piaceva. Era matta, ne era consapevole.
-O-okay - Davanti all'esitazione di Freddie, Sam si alzò arrabbiata.
-Ho capito, non ti va. Va benissimo, potevi dirmelo prima - ripescò la giacca di pelle per uscire. Ma lui le afferrò il polso costringendola a girarsi.
-No Sam, non capisci. Lo voglio, davvero, mi va. Ma... Ecco... Io non ho-
E Sam rise.
-Ora mi spacchi la faccia, vero? -
Era tutto come anni fa. Avrebbe voluto quasi dire "Polpetta?"
Si erano baciati "per togliersi il pensiero", anni prima. Forse fu in quel momento che Sam capì di amarlo.
-È come con il bacio, Freddie. Siamo solo noi, inesperti e soli. -
-Dove hai nascosto Sam? Lei non è così saggia - la stuzzicò lui. E poi ripresero a baciarsi.
Era matta, Sam. Non riusciva a togliersi quell'idea dalla testa, nemmeno dopo aver tolto la stupida camicia da nerd del ragazzo e avergli sussurrato un "Sei bellissimo". Non aveva un accenno di muscolo, sempre dietro ad un computer e troppo occupato con ICarly per fare sport, oltre naturalmente le fobie della madre. Eppure lei lo trovava bellissimo. Freddie continuava a guardarla stranito, Sam iniziò a riempirlo di baci dal collo in giù a confermare quello che aveva detto.
-Sei bellissimo- gli ripetè. Gli venne in mente la signora Benson.
-Cazzo, tua madre impazzirebbe se ci vedesse adesso -Risero, risero fortissimo.
Erano davvero matti.
Freddie stravolse le loro posizioni e Sam finì schiacciata dal suo peso. Gli andava bene. Gli sfilò via la maglia a strisce facendola rimanere in reggiseno. Glielo tolse in un attimo.
-Ma come? Nemmeno un "accidenti, voi donne non dovreste mettere questi aggeggi" come nei film? Benson, sei più perspicace di quanto pensassi-
-Se è per te sono sempre perspicace -
-Confermi di essere stupido nelle restanti volte? -
Freddie sbuffò nonostante un sorriso gli illumimasse il volto.
Prese ad accarezzarle lentamente i fianchi e il seno.
Cazzo, quelle mani erano perfette. Il loro tocco era morbido. E poi la baciò, baciò i seni morbidi e in mezzo lasciando una scia umida. Cercò la mano della bionda, Freddie. Voleva esserne sicuro. Voleva essere certo che a Sam andasse bene quello che stava facendo e lei non mancò di stringerla di rimando per fargli capire che andava benissimo. Scese a giocare con l'ombelico, baciandolo e mordendolo mentre l'eccitazione cresceva in entrambi.
Il ragazzo risalì per riguardarla negli occhi, cercando ancora un dubbio in Sam che però gli urlò:- Benson, se non ti muovi giuro che ti spacco la faccia! -
Freddie riprese a baciare il ventre mentre con la mano sbottonava i jeans.
E fu allora che a Sam venne in mente.
Invertì le posizioni scaraventandosi su Freddie.
-Ma che... -
-Promettimi che non riderai o che comunque non mi dirai niente! Fallo, altrimenti giuro che ti spezzo le gambe-
-Sam, ma cosa... -
-Promettilo! -E lo fece anche se era spaesato e non comprendeva minimamente quello che la bionda stesse dicendo. Fu quando poi sfilò i pantaloni che capì e nonostante le promesse non riuscì a trattenersi.
-Cazzo, Freddie! Avevi promesso -
-Seriamente, Sam? Boxer?! - La bionda nascose il volto fra i capelli. Che vergogna... Era completamente rossa per l'imbarazzo. - Giuro che un giorno ti spezzo davvero qualcosa-
-Si, non ne ho dubbi. Ma lo sai, ti amo. E forse ti amo proprio perché sei sempre te stessa -Sam sbuffò ma allargò le braccia per poterlo stringere in un abbraccio. Rimasero per po' in quel modo, con la pelle dei loro busti a contatto, accarezzandosi e baciandosi. Con lei sopra di lui.
-Credi che dovremmo davvero lasciarci? - disse poi Freddie. Non voleva lasciarla, anzi. Si era maledetto abbastanza volte per aver capito troppo tardi di provare qualcosa per la bionda.
Anche lui credeva che infondo erano matti, soprattutto se pensava al biglietto di auguri firmato da "Sam che ti detesta" o al tanto odiato nomignolo "Freddie Racchio".
-Si... Ma non è un addio Freddie. -e lo baciò, stavolta più intensamente delle altre volte. Era più umido, più maturo. Freddie non seppe spiegarlo ma era diverso. Rimase senza fiato quando la mano di Sam finì nei suoi boxer.
-Sam, cosa... -
-Sta zitto o te lo spezzo -ricercò di nuovo le sue labbra mentre iniziava a giocare con il pene di Freddie. Lo accarezzava lentamente, sapeva di essere spesso brusca e non voleva fargli male. Sapeva anche che Freddie aveva bisogno di vedere che lei lo voleva davvero.
Andava su e giù con la mano, ma non sapeva effettivamente se era la cosa giusta da fare. Poi però, mentre si baciavano, Freddie ansimò spostandosi dalle sue labbra. Sam sorrise. Gli sfilò i pantaloni e i boxer e continuò quello che aveva iniziato prima. Aumentò la velocità, iniziando anche a lasciare dei cerchi sulla cappella con l'altra mano.
Freddie si portò entrambe le mani a coprirsi la bocca per non urlare. Sam lo capì.
-E no Benson, non ci provare nemmeno-
Gli spostò le mani per baciarlo mentre continuava a pompare, cominciava a capire i suoi punti deboli. Freddie voleva davvero urlare, voleva davvero farlo. Ma Sam bloccava ogni suo grido fra le sue labbra. Cominciò ad odiarla.
-Ehy... S-Sam... Aspetta, aspetta - La bionda si preoccupò, iniziò a credere di aver fatto qualcosa di sbagliato. - Se continui non sono sicuro di resistere a lungo -Vi era una lacrima all'angolo dell'occhio di Freddie,le guance erano paonazze. Forse non avrebbe dovuto soffocargli così tanto le grida. Gli diede un bacio a fior di labbra, come per chiedere scusa.
Freddie ricambiò con un bacio sui capelli, poi ne posò uno sul naso e ripresero poi a baciarsi con la lingua. Invertirono di nuovo le loro posizioni. Scese a baciare il collo e continuò a scendere fino ad arrivare ai boxer di Sam. Sorrise per quello prima di sfilarglieli.
Accarezzò il clitoride con estrema delicatezza. Sam iniziò a capire cosa aveva provato l'altro poco prima. Era una sensazione strana: da una parte avrebbe voluto essere in qualsiasi altro posto per la paura di non sapere come comportarsi, per vergogna anche. E dall'altra, non avrebbe voluto essere in nessun altro posto al di fuori di quel letto.
E ancora una volta si ritrovò a pensare che era matta.
Intanto il tocco di Freddie diventava più frenetico, più piacevole. Con le dita disegnava cerchi invisibili andando a toccare lembi di pelle sempre più sensibili. E Sam ansimava, cercava di star zitta mordendosi il labbro. Ma non ci riusciva, non poteva perché semplicemente era Freddie.
-Freddie -pronunciò il suo nome solo per ascoltare il suono di quelle vocali. "Freddie" che presto sarebbe tornato ad essere "Freddie Racchio"... Pensò di nuovo che erano matti, ma si arrese infine al fatto che dopotutto erano solo stupidi.
-Sam? - Non ce la faceva proprio a non pensare al peggio. "Cristo, quanto sei idiota Benson".
-Niente, continua -
Le mani di Freddi cominciarono a diventare umide a contatto con le parti intime della bionda. Poteva anche continuare e semplicemente farla venire, amava il modo in cui cercava di non ansimare e anche come si contorceva grazie al suo tocco. Ma non lo avrebbe fatto, non in quel modo.
-Sam... Sei sicura di voler... - E stavolta Sam lo picchiò davvero, anzi saltò letteralmente su di lui.
-Adesso mi hai davvero rotto! Per quale cazzo di motivo, arrivata a questo punto non dovrei volerti?! -
-Cristo Sam! Non ne ho idea, va bene? Abbiamo passato davvero un botto di tempo a buttarci merda addosso, sei forse stata l'unica ragazza con cui ho fatto a botte e l'unica che mi sia piaciuta davvero! -
-E Carly? -
-Che c'entra adesso Carly?! -
-Lo sai benissimo. -
-No, invece non lo so. Avevamo 14 anni! E si, Carly forse mi piaceva...
-L'hai baciata -
-Ho baciato anche te Sam, ancora prima di lei. Non è questo il punto! Insomma... Guardaci! Pensi che sarei qui a preoccuparmi per te se avessi in testa qualcun altro?! -Sam rimase in silenzio.
Conosceva Freddie, sapeva che non avrebbe mai fatto qualcosa per nuocerla, o almeno non adesso. Eppure la paura di vederlo un giorno con Carly non l'aveva mai abbandonata.
-Siamo matti -lo disse ad alta voce abbandonandosi al petto di Freddie ancora una volta.
-Terribilmente anche. Continuiamo? - e Sam sorrise. Effettivamente sorrideva un po' troppo spesso con lui.
Freddie continuò ad accarezzarla, fino a quando non la sentì effettivamente pronta. Cominciò poi ad accarezzare la pelle delle cosce e a baciarle lasciando segni umidi. E Sam lo odiò perché fremeva a causa dell'eccitazione e quel cretino doveva muoversi.
Inserì lentamente un dito, iniziando ad entrare e uscire. Fu facile abituarsi a quello. Ne inserì subito un altro continuando con quel movimento che alla bionda piaceva e la rendeva felice. Felice perché nonostante tutto quello che si erano detti prima, lui continuava a guardarla e a preoccuparsi per lei. Si sentiva amata, Sam. E lo era davvero.
-Dove vai? - chiese lei quando Freddie si alzò all'improvviso. Aprì un cassetto della sua scrivania e ne tirò fuori un pacchetto di preservativi.
-Mamma è paranoica -disse davanti alla faccia attonita della bionda.
-Per una volta la ringrazio. Faccio io - ne prese uno in mano, lo aprì e lo mise a Freddie.
-Hai delle mani sorprendentemente delicate -
E poi, finalmente, si unirono. Freddie iniziò con una lenta spinta che fece sussultare Sam. Si mosse dapprima con estrema calma. Ma entrambi erano sovraeccitati, volevano di più.
-Freddie... P...puoi anda... Andare più veloce -
Si avvicinò a quel volto tondo, spostò la francia dagli occhi per posarle un bacio sulla fronte prima di aumentare la velocità delle spinte.
Ansimavano entrambi, le mani si cercavano e le labbra si chiudevano in baci sempre più esigenti. Sam strinse i fianchi di lui con le gambe, lo voleva vicino a lei. Voleva sentire la sua pelle contro quella dell'altro. Era tutto troppo. Era tutto bellissimo. E Sam non poté non pensare che in quel momento non desiderasse essere da nessun'altra parte se non fra quelle braccia che sapevano dare conforto e quelle mani che sapevano regalarle un tocco dolce.
-Ti amo - glielo disse poco prima di afferrare il suo volto e baciarlo intensamente prima di venire grazie alle sue spinte più forti.
Freddie sapeva che era merito suo se adesso Sam gemeva per il piacere, non poté non compiacersi di ciò. Non poté non pensare che non avrebbe mai cancellato quell'episodio così bello dalla sua mente. Perché era con Sam, e andava bene.
Venne anche lui, cadde sul petto di Sam che non mancò di abbracciarlo. Per un po' si sentivano solo i loro respiri grossi. Sam aveva preso a giocare con i capelli del ragazzo ed era così bello stare lì. Così perfetto.
Suonò il telefono e Sam prese solo per vedere un messaggio di Carly.
"Non immagini cosa è successo con Spencer. Chiamami appena puoi"
Ma lei lo sapeva benissimo.
-Freddie? -
-uhm...?-
-E mezzanotte e un minuto. Siamo ufficialmente single -
Si, non erano matti. Erano stupidi.











Angolo Autrice
Loro sono stati una delle mie primissime ship, mai avrei pensato di scrivere qualcosa sulla Saddie. Eppure la mancanza di Icarly si fa sentire. Come avrete potuto capire è ambientata durante l'episodio in cui i due si lasciano dopo aver ascoltato il discorso fatto da Carly a Spencer e alla sua ex Babysitter.

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