«Mia... noi siamo solo amici e... non saremo mai altro, quindi perché fare così?»
Quelle parole mi hanno colpito allo stomaco.
È stato come una pugnalata al petto.
Sono delusa.
Possibile che lui non provi nemmeno un po' d'amore per me?
--I commenti...
«Luke, dovrei andare in quella scuola che frequento, di cui ti ho parlato. Oggi non abbiamo lezione, ma devo assolutamente parlare con la mia insegnante. Potresti accompagnarmi?»
Dice guardandomi negli occhi e sorridendomi.
Vorrebbe rimanere più tempo qui con me, ma purtroppo da quando suo padre è morto è diventata stranissima.
La vedo ogni giorno e cerco di darle coraggio.
So che va in quella scuola per parlare con un ragazzo.
Una volta l'ho seguita.
Non fanno nulla di male.
Chiacchierano solamente.
Credo sia suo cugino.
Io e Francesca siamo fidanzati da 3 anni e ci amiamo tanto. Non sono geloso di lei, anzi, mi fido.
«Certo cucciola.»
Rispondo infine mentre ci incamminiamo verso la scuola che non si trova tanto lontano da qui.
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Appena arriviamo alla destinazione sento qualcuno che ci osserva.
Qualcuno mi spinge facendomi cadere atterra.
«Fran, hai portato uno spuntino per caso?»
Dice lui respirando per poi mettersi a ridere.
Che intende precisamente per spuntino?
«Stai lontano da lui!»
Urla Francesca preoccupata. Non capisco che succede. Che sta succedendo? Perché è così preoccupata?
«Adesso proteggi anche gli umani Francesca? Sei impazzita? Beh, mi dispiace, ma lo sai che non ci è concesso. Non possiamo stare con loro, ma sembra che non ti interessa.. Beh, non so te, ma io ho una gran sete.»
Dice ridendo.
Mette una mano sulla spalla di Francesca e la sposta, per poi avvicinarsi a me.
Mi tira un pugno e stordito cado a terra.
Si avvicina ancora e stringe in un pugno il colletto della maglietta, facendomi così rialzare da terra.
Mi spinge in un angolino ben preciso.
Sbatto la testa all'angolo del muretto.
Sussulto dal dolore.
Mi tocco la testa e quando ritiro la mano vedo il mio sangue che scivola sulla mia mano.
«Come fai a stargli così vicino?»
Chiede quel ragazzo avvicinandosi ancora di più a me.
«Adrian, fermo!»
Urla Francesca cercando di fermarlo, ma è tutto inutile, continua ad avvicinarsi.
Mi prende il braccio e lo morde.
Cerco di non gridare, ma il dolore è veramente forte.
Non è un morso normale.
C'è qualcosa dentro il braccio.. qualche cosa appuntita che toglie il sangue dalle mie vene.
I denti nella mia pelle, il sangue che scorre, la testa gira forte e non so quanto resisterò prima di svenire.
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