Ti ho sempre voluto bene

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Un temporale cadeva su quel vestito rosso che scivolava sul corpo di quella ragazza che stringeva disperatamente, i suoi pugni con le lacrime che sembravano cristalli agli occhi di tutti. "Non ti preoccupare tutti si risolverà" disse una voce dietro di lei. Anna non si degnò di uno sguardo e con un pensiero fra la testa, scappò in direzione di una macchina... Non fece in tempo a fermarsi che uno sguardo ghiacciato si impossessò del suo viso facendola sbattere contro il paraurti. Subito dopo si ritrovò stesa sul letto dell'ospedale.


L'idea di essere stata portata lì da uno sconosciuto la spaventò. "Ha subito un'attacco di una malattia mentale, potrebbe avere mancanza di battiti , mi serve che lei se ne occupi" disse un'infermiera da dietro alla porta con aria seria e decisa. "Mi scusi, non credo lei abbia capito, non posso occuparmi di una come lei, insomma, andrebbe sotto le macchine!" rispose un'altra voce maschile ma giovane con un tono controvoglia. Anna si alzò in piedi ed andò ad aprire alla porta, vide un bel ragazzo con occhi azzurri e capelli bianchi mentre la guardava imbarazzato. "Mi scusi, potrei tornare a casa?" chiese Anna all'infermiera con tono assonnato. L'infermiera scuotò la testa. Un'attimo dopo, Anna era nella casa di quel ragazzo che si chiamava Justin. "Quindi tu vivi da sola?" chiese Justin "Be'... sai..." disse Anna mentre stava per scoppiare in lacrime, "vivo da sola da quando avevo i primi ricordi dei miei genitori, ma l'unico ricordo che ho di loro, è di quando hanno ucciso mia sorella." a quel punto niente poteva fermarla, una lacrima le scese sul volto e di fila molte altre. "Sento una fanciulla piangere, cos'è vuoi fare allagare tutto il palazzo?" disse un'altro ragazzo rivolto a lei. "E lui è mio fratello, Nishiki" disse Justin, rivolto ad un ragazzo con dei capelli castani ed occhi verdi."Uh... Piacere io mi chiamo Anna" gli rispose con un sorriso.

Un Morso D'amoreWhere stories live. Discover now