Chapter 2

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"Buongiorno bambina mia!" la voce cantilenante di mia madre mi arriva direttamente ai timpani, svegliandomi dal mio dolce sonno. In men che non si dica, una luce accecante mi colpisce direttamente gli occhi, e quando mi rendo conto di quello che sta accadendo di fronte a me, sbuffo.

"Mamma richiudi le tende, ti prego." borbotto, portandomi il braccio sopra gli occhi per ripararmi dalla luce.

Mia madre ignora completamente la mia richiesta, aprendo totalmente anche la finestra.

"Ti conviene alzarti, c'è qualcuno che ti aspetta giù." esclama, sedendosi sul bordo del letto accanto a me.

Tolgo il braccio dal viso e la guardo, scostando le coperte. "Se è Ellie, dille pure di salire."

Sposto i piedi che prima stavano sul mio comodo letto sul fresco pavimento, cercando di trovare la forza per alzarmi definitivamente.

"Oh tesoro, temo che non sia Ellie quel bel giovanotto che ti sta aspettando." ridacchia, alzandosi a sua volta.

La guardo confusa, pensando a chi possa essere. Afferro il mio cellulare dal comodino, e capisco subito.

"Sicuramente è Andrew." affermo, notando le due chiamate perse ricevute da lui soltanto una decina di minuti fa.

"È il tuo ragazzo?" chiede mia madre, alzando ed abbassando continuamente il sopracciglio.

Certe volte è persino peggio di Ellie. Forse è per questo motivo che vanno così d'accordo.

"Ma no, mamma!" rispondo immediatamente, aprendo il mio armadio per cercare qualcosa di decente da indossare.

"Peccato, sembra un bravo ragazzo." esclama sospirando.

Se l'avessi visto ieri sera, mamma, non avresti pensato la stessa cosa.

"Beh, mai dire mai. Non lasciartelo scappare!" ridacchia, alzandosi dal letto.

"Mamma, smettila. Ti prego." ribatto, rovistando tra i vestiti e tirando fuori un paio di pantaloncini e una semplice maglietta bianca.

"Tesoro." esclama mia madre, attirando la mia attenzione. Vengo subito avvolta dalle sue braccia.

"Buon compleanno piccola mia." dice lasciandomi un bacio sulla guancia. Si stacca dall'abbraccio ma mantiene le sue mani sulle mie spalle. "Stai crescendo così in fretta!" i suoi occhi diventano lucidi e sbatte le palpebre qualche volta per scacciare via le lacrime.

"Sai, eri così piccolina e fragile qualche anno fa, non posso credere che ormai stai diventando una donna e ben presto partirai per il college!"

"Lo so mamma, ma rimarrò sempre la tua piccola Jessie." la consolo ridacchiando, dicendole esattamente quello che voleva sentirsi dire e prendendo le sue mani nelle mie.

"Dai, basta smancerie! Il tuo amico ti sta aspettando." si allontana, dirigendosi verso la porta.

"Giusto." ridacchio. Me ne stavo dimenticando.

"Comunque digli che tra poco arrivo." aggiungo, uscendo anch'io dalla stanza e dirigendomi verso il bagno per darmi una sistemata veloce.

Mi sciacquo il viso e mi lavo i denti, pensando a quello che dovrà dirmi Andrew. Probabilmente vorrà parlare di ieri sera.

Dopo essermi infilata i vestiti esco dal bagno e scendo in salotto. Andrew è in piedi, accanto allo scaffale dei libri, che osserva le foto incorniciate e appese sulla parete. Sta analizzando una foto di me e James da bambini, ma appena si accorge della mia presenza, sposta lo sguardo e si allontana, avvicinandosi a me.

Nobody Compares || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora