3 - Furia

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CAPITOLO 3 - FURIA

Uno dei medici uscì dalla tenda ed entrò in contatto con un ninja.
Questi fece cenno di si con la testa e corse via, saltando per i tetti delle case.
La situazione destò preoccupazione agli occhi di Sarada e Temari che si alzarono da quella panchina.
Sakura uscì dalla tenda , con un espressione furiosa in volto.

"Hai scoperto qualcosa?" , domandò Temari con un tono ed espressione preoccupati.
Nessuna risposta fino a quando Sarada non bisbigliò preoccupata "Mamma...?"

Sakura si tolse la tuta e la poggiò dentro un secchio enorme insieme ad altre.

"Quei bambini sono stati avvelenati e ho ordinato di fare qualcosa a riguardo.
Certo , la cosa andrà per le lunghe visto che prima dovranno riferire tutto al Kazekage e, se ho ragione, il colpevole che ha fatto questo sta sperimentando ancora.

Temari , arrestatemi finito tutto questo , ma ora devo andare all'accademia della Sabbia , indicami la strada"

Temari non disse nulla, ma si limitò a un cenno con la testa che la esortava a seguirla.
Sarada era qualche passo dietro di loro e osservava la schiena della madre, rigidissima.
Non serviva vedere il volto di sua madre per capire che la donna fosse preoccupata e arrabbiata.
Queste erano situazioni davvero nuove per lei al fianco di sua madre, anche se ha dato prova della sua "cazzutaggine" contro Shin qualche tempo fa.
Conosce bene quelle spalle , conosce bene quella sensazione...
sua madre stava per iniziare una battaglia , ma ...
... che tipo di battaglia sarebbe stata questa?
Le tornò in mente una giornata particolare.

*

"Secondo te... posso imparare a essere un ninja medico anche io?"

Ricorda quel giorno, ricorda l'espressione inizialmente sorpresa della madre e un sorriso felice sul suo volto.

"Non voglio esaltarmi troppo , ma... sei interessata all'arte ninja medica?"

Sarada si grattò la guancia con l'indice e distolse lo sguardo da un altra parte, con le guance un pochino arrossate.

"Vediamo..."

Sakura fece cenno a sua figlia di seguirla: da un armadio tirò giù una pila di libri tutti impolverati che innescarono una serie di starnuti ad entrambe.
Poggiò la pila di libri su un tavolo, mentre Sarada guardava preoccupata la situazione.
Sakura notò la preoccupazione di sua figlia e rise.

"Oh no, tranquilla... non ci servono tutti questi libri", e ne prese uno e ci soffiò sopra portando Sarada a tossire.
Sakura aprì quel libro e cominciò a indicare delle figure.

Un libro che iniziava dalle basi come il chakra, sigilli e cosi via , per arrivare alla teoria che interessava per davvero.

Ricorda che, quella volta , tornò anche suo padre a casa e, con sorpresa, Sakura si era limitata a un "Bentornato" distaccato nei confronti di Sasuke, ma non perchè fosse arrabbiata o altro, ma era così presa a spiegare alla figlia come funzionasse l'arte ninja medica che non avrebbe avuto modo di svenire o di correre ad abbracciare suo marito, tipiche scene di quando non lo vedeva da tempo.
Ricorda ancora il sorriso sotto i baffi di suo padre Sasuke e di come osservava sua moglie.
Arrivò l'ora di cena e Sakura entrò in modalità "Sasuke , sei tornato!", come se avesse messo in stand-by un qualsiasi tipo di accoglienza nei confronti di suo marito.
Finita la cena, Sasuke uscì fuori a prendere una boccata d'aria, seguito sua figlia.

"Papà?"

La ragazzina si avvicinò a Sasuke, afferrando la sua mano.

"Mh?"

Sasuke guardò sua figlia con la coda nell'occhio e questa alzò lo sguardo verso di lui.

"Mamma è formidabile"

Naruto - Todoroku Sakuraحيث تعيش القصص. اكتشف الآن