II. Raw

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Come aveva potuto? Erano passati solo alcuni giorni ed ora gli mancavo?

Gettai malamente il mio telefono sul divano ed iniziai a camminare per la stanza- la mia mente al momento era una ragnatela di pensieri caotici, che mi attraversavano e mi facevano stare male.

Avevo decisamente bisogno di prendere una boccata d'aria fresca.

Tornai in camera per prendere le chiavi e poi corsi fuori dalla porta.
La spiaggia era quasi deserta. Dopotutto erano le 2:00 di notte in Giamaica e il rombo distante delle macchine e il suono debole della musica, erano le uniche cose che testimoniavano che la città era ancora in movimento.

Lo schema ritmico dell'oceano mi diede un po' di conforto mentre guardavo l'orizzonte, e le onde riuscivano a rilassarmi.
Ho sempre amato il mare trovandolo rilassante, anche nei momenti di maggiore stress. Qualcosa nelle immense onde che si infrangono a riva, ritirandosi subito dopo, mi aveva colpito.

Poi, a quell'immagine, mi tornò in mente il mio primo appuntamento con Sam- mi portò alla spiaggia di Chichester e ricordo che avevamo riso e parlato dall'alba fino al tramonto.
Quel giorno gli aprì il mio cuore; condivisi con lui le mie più grandi paure, le mie più profonde insicurezze e i miei piani per il futuro. Con lui mi ero mostrata vulnerabile. Poi, due anni dopo, aveva voluto cancellarmi dalla sua vita.

Era questo il motivo per cui faceva così male? Il fatto che, non solo mi aveva mollato, ma gli avevo anche mostrato i miei punti deboli, e questo era qualcosa che facevo molto raramente. Non mi piaceva essere vulnerabile, e lui se ne era approfittato.

Mi aveva spezzato il cuore.

Non mi resi conti di quanto fossi scossa, fino a quando non sentì una lacrima scendermi sulla guancia, ma la spazzai via velocemente.

Prendendo un respiro profondo, mi alzai e decisi di tornare in hotel. Non appena arrivai alla porta della hall, sentì delle risate alle mie spalle e mi voltai vedendo un gruppo di persone- uno di loro mi notò e si bloccò per un attimo non appena vide le mie lacrime.

Aveva i capelli lunghi e scuri, coperti da un cappellino blu, ed aveva la barba- si tolse gli occhiali rivolgendomi uno sguardo comprensivo, come per chiedermi se stessi bene

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Aveva i capelli lunghi e scuri, coperti da un cappellino blu, ed aveva la barba- si tolse gli occhiali rivolgendomi uno sguardo comprensivo, come per chiedermi se stessi bene.

<Mitch> lo chiamò uno delle ragazze all'interno del gruppo.
Gli rivolsi a mia volta un sorriso debole, per fargli capire che era tutto ok, poi mi voltai per entrare in hotel.

La salita in ascensore fu particolarmente tranquilla, tanto che riuscivo quasi a sentire i battiti del cuore risuonarmi nel petto.
Aprì la porta della mia camera, e subito mi infilai a letto.
Sapevo di aver bisogno di dormire prima di rispondere in alcun modo a Sam.

Non sapevo cosa fare.

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Passai tutta la mattina seguente a parlare con Kat, la quale era rimasta senza parole riguardo la situazione, almeno tanto quanto me. Eravamo arrivate entrambe alla conclusione che non avrei dovuto rispondergli, che avrei dovuto semplicemente ignorare il messaggio e vedere se avrebbe tentato di contattarmi nuovamente.

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⏰ Last updated: Jun 20, 2020 ⏰

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Going Solo - h.s. (Traduzione)Where stories live. Discover now