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~8~

{Una settimana dopo}

Strecatto's pov.

Era passata circa una settimana dal nostro primo incontro e, giorno dopo giorno, mi innamoravo davvero di lui...quello che provavo stava cambiando! Prima mi piaceva, ma, più tempo passava, più prendevo consapevolezza dei miei reali sentimenti verso di lui. Ma la domanda era sempre quella e non riuscivo proprio a trovarne la risposta.

S "Come può, una persona, innamorsi così in fretta?! Non capisco...e se fossi solo confuso, e se non fosse amore...e se lui non mi amasse, e se lui lo stesse facendo per, non so, una scommessa!"

I miei pensieri furono interrotti dal raggazzo dai capelli rossi.

C «Stre?! Mi stai ascoltando?!»
S «Emh...no, scusa! Di che parlavi?!»

Scosse leggermente la testa e mi poggiò una mano sulla spalla.

C «Che cosa è successo?!»
S «Niente...sto bene, davvero!»
C «Non ti conosco da molto tempo, ma se c'è una cosa che ho capito di te è che non sai mentire... quindi ora ci sediamo su quella panchina e mi racconti cosa è successo, ok?!»

Annuii e lui mi prese per mano facendomi sedere accanto a lui sulla panchina.

S «Tu mi avevi detto che ti piacevo e da quel momento non hai mai smesso di provarci con me...ma tu lo stai facendo perché ti piaccio davvero o per un'altro motivo?!»
C «Dopo tutto quello che ho fatto per te in questi giorni, tu hai ancora dubbi?!»
S «Io sono "fatto" di dubbi e stupide paranoie!»
C «Ci sarebbe un modo per chiarire questi dubbi, ma non credo che sia ancora il momento!»
S «I-in che senso?!»
C «Voglio fare le cose per bene, per una volta...non voglio correre troppo e per questo stiamo ancora qui a passeggiare come due amici! Per come sono fatto io ti avrei già baciato e poi ti avrei portato a letto per poi sparire la mattina dopo!»
S «Non sei mai stato realmente innamorato di qualcuno?!»
C «Solo una volta ho avuto una relazione seria e non è andata bene...per questo ho deciso di avere solo dei "rapporti occasionali" con gente a caso!»
S «Ah...mi dispiace!»
C «Poi ho conosciuto te e mi sei piaciuto fin da subito! Il tuo modo di parlare, il tuo sorriso, le tue morbide guanche quando arrossisci, i tuoi soffici capelli violacei...mi piaci! Fidati di me...»
S «Anche tu mi piaci... sono d'accordo con te! Facciamo le cose per bene...»
C «Ti riporto a casa?!»
S «Solo se ceni con me!»
C «Affare fatto!»

Ci incamminammo verso la costosa macchina di Cico, per poi salirci e dirigerci verso la mia casa. Appena arrivati entrammo nel palazzo e poi nell'abitazione.

S «Benvenuto nella mia casa!»
C «Beh, che dire! È bella come il suo proprietario...»
S «Mi fai arrossire così!»
C «È quello che voglio! Sei molto carino quando lo fai...»

A quella frase arrossii, le mie guance erano talmente rosse che sembrava stessero per prendere fuoco!

S «Ecco! Sei contento adesso?!»
C «Sarò contento il giorno in cui le mie labbra incontreranno le tue...»

Si avvicinò a me mettendomi una mano sul fianco ed una sotto il mento.

C «Ma quel giorno non è oggi!»

Mi sussurrò a pochi centimetri dalla bocca.

S «E se io mi avvicinassi?!»
C «Mi allontanerei...»
S «Non c'era bisogno di baciarmi per dimostrarmi che sei sincero...mi basta questo!»

Si allontanò velocemente...

C «In che senso?!»
S «Hai detto di voler aspettare, di voler fare le cose bene e, dicendomi che ti saresti allontanato, mi hai dimostrato di aver detto la verità!»
C «E se ti avessi detto di avvicinarti?!»
S «Mi sarei allontanato e, probabilmente, avremmo smesso di vederci...»
C «Meno male che non l'ho fatto, allora!»
S «Già! Mangiamo?!»
C «Cucini tu?!»
S «Ti stupirò!»
C «È la cosa che sai fare meglio...»
S «Cucinare?!»
C «Stupirmi!»

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