Un inizio (non) promette

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Posso davvero fidarmi di questo tizio..? Non sembra una persona molto affidabile..anche se è un bel ragazzo..

-Quindi dove devi andare??-

-Eh? Ah si scusa, devo andare da mio padre che attualmente si trova nella sede della sua azienda di nome..shi...shik...non riesco a leggerlo è troppo complicato!!-

-Fa vedere-  [mi dice strappandomi letteralmente la mappa dalle mani

-Hey!! Ma chi ti credi di essere !?- La maleducazione di questo qui non ha pari..

-La sede Shikizawa

-Shiki...che?- gli dico guardandolo con una faccia più che confusa

-Lascia perdere, però sbrigati!

-Si...- Che insolente! Tutti a me capitano quelli antipatici.

[Qualche minuto dopo]

-Eccoci arrivati, se non hai più bisogno io vado-

-...ok..cia- Se ne andato...Ma che problemi ha quella persona!!? Mio dio quanto detesto i ragazzi..vabbe meglio se entro a cercare papà. Mi reco all'ingresso e chiedo a una delle signorine

- Mi scusi, sa dirmi dove posso trovare Mizuno John?-

- Se vuole lo faccio venire qui? Lei sarebbe ..?-

-Sono sua figlia Mizuno Lily-

-Ok! Signorina riri Aspetti solo due minuti-

E quel riri da dove diamine è uscito?!? Speriamo che abbia sentito male..

-Lily!-

-Papà !!- finalmente vedo un volto conosciuto !

-Come è andato il viaggio??-

-Il viaggio è andato bene..è stato l'arrivo un pó...confusionario-

- Che è successo?-

- Lunga storia piú tardi ti racconto, comunque meglio se mi dai le chiavi che vado a posare le valige...- spero solo di non perdermi di nuovo!

- Si ecco sbrigati però che si sta facendo buio-

-Si vado, Buon lavoro!-  Qualche minuto dopo posate le valige, decido di andare a fare un giro per il quartiere. Devo ammettere però che Tokyo è abbastanza bella come città...però non so se riusciró ad adattarmi alle cose che riguardano questa città, ho un pó di paura..soprattutto perché domani inizio con la scuola..e devo mettere una stupida divisa..che cavolo! In America potevamo vestirci come ci pareva..e qui invece siamo obbligati a mettere un'uniforme con una gonna piuttosto corta. Cavolo mi sono appena ricordata che devo preparare la cena e a casa non abbiamo ancora niente!! Vado a fare un pó di spesa. Arrivata al supermarket vedo una delle ultime persone che avrei voluto invontrare..il ragazzo di stamattina..mio dio è una maledizione o cosa??! Che cavolo questo doveva essere l'unico supermarket del quartiere?! ..E per di più è uno dei commessi...Vabbe vedrò di ignorarlo..Entrata al supermarket vengo subito notata da quel tizio, ma subito dopo si gira ignorandomi totalmente ...questo cretino..mah, meglio per me. Dopo aver preso tutto ciò che serve vado a pagare...è dato che la sua cassa è. l'unica libera, mi vedo costretta a pagare da lui..per fare più in fretta...mi chiedo come mai nessuno sia alla sua cassa...pff forse sarà per il suo orrendo carattere...mentre pago lo ignoro completamente, ma noto il nome sul suo cartellino..Sh..Shi..mi pare ci sia scritto shin..? Tsubasa Shin...quanto detesto queste cose complicate...

-Hey, hey tu!-

-Eh..? Si si scusa!-

-Sbrigati a pagare stai bloccando la fila!- Ma com'è possibile ??? Fino a tre secondi fa non c'era nessuno!!

-Allora ?- mi dice con uno sguardo fulmineo

-Ecco a te! Arrivederci!- dico correndo fuori dal negozio...ma quale arrivederci spero di non vederlo mai più a quella specie di persona!

Tornata a casa cominciò a preparare la cena e dopo aver finito aspetto mio padre guardano un pó di tv...ora come ora anche in quello mi devo sforzare per capire quello che dicono...dannazione..

-Sono a casa!!-  È arrivato papà!

-Bentornato, come è andata a lavoro?

-Bene, le solite cose..sono felice di essere tornato a casa-

-Papà ho preparato la cena vieni a tavola?-

-Ah no scusa sono distrutto preferisco andare a dormire-

-Ah ok...buonanotte allora- Come immaginavo..l'unica cosa che non è cambiata è l'assenza di mio padre...e io che credevo avrebbe avuto più tempo per me evidentemente mi sbagliavo.

Dopo aver consumato la cena mi preparo per andare a letto...e dopodiché mi sdraio e cerco di dormire...anche se con molti pensieri nella testa  e paura delle cose che potranno  accadere domani.

Fragili sogni, per un fragile cuoreWhere stories live. Discover now