Capitolo 14

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BAM.

La porta sbatte.
Harry noncurante di nessuno sbatte la porta violentemente tanto da farmi sobbalzare.
Salto su spaventata e mi trovo lui,rosso di rabbia, di fronte a me.
Lo guardo a metà tra l'impaurito e lo sconcertato.
"Io credo che tu stia esagerando."gli dico con tono pacato.
"Ah si?! IO?! Io sto esagerando?! Ripetilo se hai coraggio!" E viene verso di me mentre mi siedo a gambe incrociate sul letto.
"Abbassa la voce! Cazzo! Loro staranno dormendo!" Tento di fermare la su rabbia.
"Non me ne frega! Mi hai fatto fare una figura di merda davanti a tutti e la devi pagare! Io non sono uno con cui giocare ragazzina! Mi sembra di sopportare abbastanza i tuoi sbalzi di umore!" Mi guarda talmente intensamente che posso sentire il suo sguardo nella carne.

Mi alzo e vado verso l'armadio per spostarmi da lui.
Si avvicina ancora di più.
"Cosa tenti di fare ora è?! Affronta sta merda ok?!" Mi dice venendomi addosso.
Lo respingo mettendogli una mano sul petto e lui mi afferra il polso.
"Lasciami! Mi fai male!" Tento di tirar via il braccio dalla sua presa.
Stringe ancora di più.
"Ti ho detto CHE MI FA MALE!" E tento di buttarlo sul letto per levarmelo di dosso. Rimane in piedi e continua.

Vado verso il muro.
Mi segue e mi spinge contro il muro, pur non facendomi male.
Sono nervosa.
Incazzata.
Vorrei tirargli una sberla.
Non so più cosa provo.
Lo odio.
E odio anche me stessa..perchè vorrei che mi toccasse di nuovo.
Che stupida che sono.
Non imparo mai.
Volto la faccia a destra rimanendo immobile senza dire una parola.
Avvicina il suo volto al mio e lo spazio tra di noi si riduce sempre di più.
"Tu. Tu... Non so spiegarti che cazzo hai. Mi fotti il cervello.
Ma te lo devo dire..a volte sei patetica." Mi sussurra in tono di rabbia e poi va verso l'armadio.

Rimango con la testa voltata e al muro.
Mi sento così.
Al muro.
Senza difese.
Senza sapere cosa provo per lui.
Senza saper dire una parola.
Solo tanta rabbia in gola.

Si toglie la maglia e mi dà le spalle.
Toglie i jeans e lascia cadere la cintura nera a terra.
Si infila i pantaloncini corti del pigiama e a petto nudo si mette nel letto.
Mi dà un'occhiata di sufficienza e si infila sotto il piumone,spegnendo la luce del suo comodino.

Come sempre si era raccolto i capelli in un codino.
Quel codino mi faceva impazzire.
Il suo profumo.
Per un momento immagino la sua pelle sotto il mio dito.
Ma cosa mi succede?! Cosa ho fatto?!
Non sono certa che si meritasse questo, ma è l'unico modo che ho per allontanarlo da me e non rischiare di essere fregata ancora.
Come successe con Steph.
Ancora.
Di nuovo.
A Londra.

Mi rassegno e torno sotto le coperte. Faccio in tempo a sistemarmi e i miei pensieri partono.
Grandi sensi di colpa.
L'unico pensiero che ora ho nella testa è abbracciarlo. Potergli star vicino e chiedere umilmente scusa.
Scusa.
Una parola che ho sempre fatto fatica a dire a chiunque.
Mi scendono delle lacrime sulle guance ma tento di non far sentire a lui che sto singhiozzando e quindi mi trattengo.
L'ultima cosa che vorrei è che mi giudicasse anche perchè sto piangendo.
Sto piangendo perchè sono una cretina.
Non mi fido più di nessuno..e tantomeno di lui.
Quasi quasi non mi fido nemmeno di me stessa..figuriamoci di altri!

Le lacrime scendono e bagnano il cuscino e io resto immobile girata dalla parte opposta a lui,dandogli le spalle.

HARRY'S P.O.V.

Rimango voltato nel letto dalla parte opposta di Martha. Arrabbiato. Incazzato nero.
Ma come ha potuto farmi fare una figura del genere?!
È gelosa?! Ma di cosa?! È proprio vero che le donne non si accontentano mai.
In queste situazioni non mi interesserebbe molto di cosa prova lei.
Ma Martha.
Che cazzo ho con lei?!
Mi importa quasi di lei..
Forse l'ho trattata di merda. Troppi insulti.
Ma..
La sento piangere.
Sento i suoi singhiozzi.
Ok ho sbagliato.
Ma sono troppo orgoglioso da ammetterlo.
Scusa.
Ho sempre fatto fatica a dirlo a qualcuno.
Con le donne poi..
Mai detto.
Sto male. E non so che fare.
Cazzo faccio?!
Grrrr..che nervoso.
Mi giro verso il suo lato e allungo il braccio verso di lei.
Le sposto i capelli morbidi sul collo.

MARTHA'S P.O.V.
"Fffhh"sussulto singhiozzando perchè sento un tocco.
È Harry.
"Ehm..guardami per favore.."mi dice teneramente.
Mi volto verso di lui con gli occhi bagnati,tentando di asciugare le lacrime.
"Ho sbagliato. Non volevo attaccarti così.."mi dice e allora prendo coraggio.."NO. SCUSAMI. Ho sbagliato io..non dovevo fare quello che ho fatto..è stata una reazione impulsiva senza nessuno scopo..PERDONAMI."dico con tutta la semplicità di una bimba che chiede Scusa.

Mi accenna un sorriso e mi porta i capelli dietro l'orecchio.
Mi accarezza e io chiudo gli occhi mentre lo fa.
"Harry.."gli sussurro.
"Si!?.."
"Posso dormire abbracciata a te?!"
Sorride quasi compiaciuto.
"Vieni qui Scarlett.."e apre le braccia facendomi segno di andare verso di lui.

Mi posiziono sul suo petto.
A pochi centimetri ho quella bellissima farfalla al centro del suo petto.
Sotto la mia guancia c'è una delle due rondini.
Mi sento..al sicuro.
Tra le sue braccia calde sono sicura.
La sua pelle profuma ed è calda.
Sono serena.

"Buonanotte Harry..grazie"sussurro timidamente.
"Buonanotte rossa..ti.."si interrompe.
"Ti..cosa?!"guardo verso di lui aspettandomi qualcosa di carino.
"Tiiiiivvoolevo dire che domani devo alzarmi presto e quindi magari ti sveglio.."
Non si smentisce mai.
"Ok..non ti preoccupare..buonanotte.."dico rassegnata.
Appoggia la testa sulla mia e ci addormentiamo.

Mi addormento sentendo il battito del suo cuore, ora calmo e regolare..quasi si sincronizza con il mio.
Mi sento al sicuro.
Spero solo che non sia un'Illusione.

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