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-Confessi i tuoi crimini?-

Un sospiro, un sospiro per ricordare la sua vita.

Bastò quel sospiro e si ritrovò immerso tra il profumo e le lenzuola setate di Renly.

Gli mancava così tanto.

La sua morte rimase sulla sua coscienza. Fu colpa sua se lui pretese il suo diritto al trono, o almeno, così credeva che fosse.

Ricordò ancora la prima volta che mise piede a Capo Tempesta.

Era giovane,ma bello come lo è ora, in mezzo a questo dannatissimo tempio.

Appena arrivò, il Lord padre dei tre giovani Baratheon gli diede il ruolo di Paggio e Scudiero del figlio minore, Renly.

Il giovane Tyrell pensò che fosse bello. Rimase stupito nel guardarlo. Aveva dei riccioli castani che gli cadevano sul volto dai lineamenti leggiadri ma tremendamente attraenti, come una cascata di foglie autunnali. Anche i suoi occhi ricordavano i colori dei primi freddi ; di un marrone profondamente intenso, come la corteccia degli alberi imbevuti di pioggia.

Le sue labbra. Loras non scorderà mai quelle labbra che accarezzavano le sue, o che scorrevano dolci sul suo corpo. O le sue dita, che sfioravano avide ogni parte di lui o che si intrecciavano tra i suoi riccioli dorati.

C'è chi parla dell'oro dei Lannister. I capelli del giovane Cavaliere di Fiori erano proprio così. Erano oro liquefatto.

La sua prima giornata da scudiero fu stimolante, ecco, diciamo così.

Loras arrivò sul campo allestito per l'addestramento. Il giovane Renly non era molto portato.

Ma Loras invece, oh sì che lo era . Maneggiava la spada come se fosse un semplice prolungamento del suo braccio. Ogni compagno con cui il giovane di Alto Giardino si batteva, cadeva dopo pochi minuti sotto i colpi della sua spada.

Renly invece non aveva in serbo nemmeno una stoccata per i suoi avversari.

Quando Loras dovette slacciare l'armatura del più piccolo dei Baratheon, Renly gli piantò gli occhi addosso. Loras non osò sollevare lo sguardo, ma Renly gli sfiorò il mento, costringendolo a guardarlo in quelle pozze marroni. Al suo tocco il giovane Tyrell arrossì, e questo fece sorridere il piccolo Lord di Capo Tempesta.

Quella notte il ragazzo dai capelli castani, assolutamente incapace con la spada, si intrufolò nelle stanze di Loras.

Si mise sul suo soffice letto strabordante di cuscini,  guardando il giovane dai capelli dorati dormire. Gli sfiorò la guancia. Soffice ma al tempo stesso degna di un futuro valoroso cavaliere.

Loras schiuse le labbra e Renly gliele sfiorò con un dito. Le labbra si aprirono ancora sotto il tocco delicato ma determinato del giovane Baratheon.

Gli occhi blu del ragazzo si spalancarono, per poi finire dentro quelli di Renly.

I capelli scuri invasero il suo volto e le labbra di Renly erano sulle sue prima che potesse obiettare;gli fecero venire brividi ovunque, gli fecero venire voglia di scorrere le mani sul suo corpo, di far intrecciare con foga le sue dita attorno ai suoi riccioli castani. Le labbra di Renly si chiudevano attorno alle sue e la sua lingua le inumidiva ; pensò che fosse addirittura più bello delle emozioni che erano in grado di  regalargli gli attraenti  scudieri dell'Altopiano.

Loras ricambiò il bacio e si ritrovò con il corpo sotto quello del futuro erede di Capo Tempesta.

Loras profumava di agrumi, agrumi e fiori. Profumava ancora di Alto Giardino; la sua pelle non era stata contaminata dalla salsedine o dalla pioggia. Ancora aveva quel suo meraviglioso ed inebriante odore fruttato e a Renly questo faceva impazzire; Loras era la punta di diamante dell'Altopiano, il futuro della Casa Tyrell. A lui tutto era concesso. Tutto gli veniva dato. Perfino i suoi amanti erano noti ai membri della corte ; ma lui era Loras Tyrell. Nessuno osava obiettare. Gli scudieri e i giovani nobili si sarebbero fatti la guerra per una notte insieme al terzogenito di lord Tyrell, questo si diceva su di lui. Nei sette regni era già molto noto. Si vociferava anche della sua importante abilità con le armi. Tutti puntavano sul giovane Loras.

The Golden Rose Where stories live. Discover now