26. Tutta colpa di Brian!

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<<Non riesci a trovare un buco per me?>> chiede, abbassando il tono.

<<Forse>> evito il suo sguardo rimettendo distanza tra di noi.

<<Voglio farti conoscere il mio mondo>> aggiunge, facendomi arrossire come un pomodoro.

Vuole farmi conoscere la sua vita...

È dolce da parte sua.

<<Allora verrò, mi hai convinta.>>Gli schiocco un bacio sulle labbra, concentrandomi di nuovo sul piatto.

<<Ottimo. Un ultima cosa, stasera ti va di dormire insieme?>> chiede, lasciandomi per la seconda volta di stucco.

<<Si>> dico di getto, felice per questa sua proposta inaspettata.

<<Bene>> arriccia le labbra in un tenero sorriso che mi appresto a ricambiare.

Non vedo l'ora di essere stretta tra le sue braccia.

Esattamente mezz'ora dopo mi ritrovo nella mia stanza ad aspettare Andrea che è andato un attimo a cambiarsi.

Ha insistito a dormire insieme a me e a Francesco, non si è creato particolari problemi per la presenza di un bambino anzi è sembrato piuttosto entusiasta.

Ed io non posso che essere felice per ciò che mi dimostra ogni giorno.

Sento che lui è quello giusto, l'uomo con la quale potrei costruire una famiglia.

Una famiglia perfetta.

La porta che si apre, mi riporta bruscamente alla realtà, mostro un sorriso a trentadue denti quando Andrea fa il suo ingresso nella mia stanza.

<<Ha sbagliato stanza?>> inarco un sopracciglio fingendomi offesa per questa sua improvvisa irruzione.

<<No, cercavo la bionda. E l'ho trovata.>> mi raggiunge, sdraiandosi accanto a me, stringendomi a sé.

<<E ora che l'ha trovata cosa vuole fare?>> sussurro, accarezzando il suo corpo nudo.

<<Voglio occuparmi di lei>> sussurra al mio orecchio, il mio cuore salta di gioia per le sue parole così dannatamente sincere.

<<Di voi>> si corregge, lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia.

Potrei morire in questo momento.

È una torta al cioccolato in questo momento.

🌸🌸🌸

Sorrido non appena i ricordi della sera, riaffiorano nella mia mente.

Mi ha stretto a sé per tutta la notte. Non mi sono mai sentita così amata in vita mia.

Lui è la mia casa.

Punto nuovamente l'attenzione sullo schermo del computer, cercando di concentrarmi mettendo da parte il benessere che ho provato con Andrea.

Il lavoro è importante.

Tuttavia i miei buoni propositi svaniscono, quando vedo entrare nel mio ufficio Brian in tutto il suo splendore.

Gli rivolgo un sorriso, alzandomi dalla sedia per salutarlo.

Anche se ho voglia di cacciarlo fuori dal mio ufficio.
A causa sua io e Andrea abbiamo discusso.

<<Buongiorno.>> mi saluta, baciandomi il dorso della mano. Mi affretto a toglierla mostrandomi tranquilla anche se il suo gesto mi infastidisce.

<<Buongiorno>> mi limito a dire, sedendomi nuovamente sulla sedia.

<<Devi venire con me>> aggiunge poco dopo, facendomi aggrottare le sopracciglia per la sorpresa.

Ma non si stanca mai?

<<Sto lavorando>> ribatto indicando il computer.

<<Ho già parlato con il tuo capo, mi ha detto che non è un problema. In fin dei conti è per una buona causa>> mormora, apro e chiudo la bocca incapace di dire o fare qualcosa per evitare questa situazione.

<<Devi conoscere me e la mia azienda. Fammi un sorriso>> conclude, facendomi alzare gli occhi al cielo.

<<Non ti arrendi mai?>> domando di getto, alzandomi nuovamente dalla mia postazione, per prendere la giacca.

<<No. Non sono un tipo che si arrende facilmente.>> apre la porta, aspetta che esco prima io, come un vero gentiluomo, per poi affiancarmi.

<<Adoro il modo in cui resisti al mio fascino.>>

Io non ti adoro.

Ti detesto.

<<Ma ti assicuro che non riuscirai a resistermi ancora per molto.>> conclude, facendomi scuotere la testa, rassegnandomi davanti alla sua eccessiva sicurezza.

Ti stancherai prima o poi.

Il mio coinquilino è uno stronzoWhere stories live. Discover now