Insieme

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Nonostante Gonzalo le avesse detto che gli piaceva anche in pigiama, Sofia stava cercando di trovare qualcosa di carino.

Compose il numero di Cristina e aspettò che rispondesse:

"Cri sono io, ho bisogno di aiuto. Non so cosa mettermi"

"La tua stylist personale arriva tra 10 minuti con la soluzione, aspettami"

Le chiuse la chiamata senza aspettare che Sofia rispondesse e così lei si mise sul letto in attesa. Dopo pochi minuti la porta della stanza fu spalancata e ne entrò Cristina ricoperta di vestiti e trucchi. Iniziarono a provare un pò di cose ma Sofia non riusciva a trovare qualcosa che le piacesse davvero. Alla fine Cristina scoppiò:

"Senti, questo è l'ultimo abbinamento, dopo di che davvero ti ci mando in pigiama da lui"

Le propose un jeans scuro stretto con un top con uno scollo a cuore stretto sotto il seno e più largo sul fondo color acquamarina e sopra una giacca sportiva blu che le sottolineava la vita. Come scarpe dei sandali decorati con pietre colorate. Sofia si guardo e sul suo viso comparve un sorriso; passarono al trucco e ai capelli: questi ultimi vennero lasciati sciolti e solo due fermagli imoedivano alle ciocche laterali di ricaderle sugli occhi mentre il trucco era molto leggero. Solo un pò di matita per sottolineare gli occhi e un lucidalabbra trasparente. Finalmente era pronta; le due si recarono verso l'uscita pronte a sgattaiolare via.

"Dove andate vestite così bene?"

"Mamma! Io e Cristina andiamo a fare un giro in centro, una pizza e poi al cinema"

"Siete sicure?"

"Certo, dove vuoi che vadano tesoro! Su torniamo a guardare la tv che la pubblicità è finuta" intervenne il padre di Sofia e lei tirò un sospiro di sollievo. Le due ragazze si precipitarono fuori dive c'era già la macchina di Gonzalo ma di lui nessuna traccia.

"Buh" urlò una vice all'improvviso alle spalle delle ragazze

Cristina iniziò a ridere mentre Sofia si mise una mano sul cuore spaventata

"Sei un idiota, iniziamo bene la serata"

"È solo un piccolo scherzo innocente"

"Tu di innocente non hai nulla"

"Bene, se la pensi così stasera ti mostro come posso essere poco innocente" disse Gonzalo sorridendo malizioso. Sofia iniziò a trattenere il fiato e cambiare mille colori in volto. Cristina tossì per far notare la sua presenza e dar modo all'amica di tornare a respirare.

"Bene io vado che Dries mi aspetta. Ci sentiamo domani"

"Si certo se sopravvivo" disse ironica Sofia.

"Puoi riprendere a respirare altrimenti davvero a domani non vi arrivi" sussurrò Gonzalo all'orecchio di Sofia. Lei di tutta risposta prese la borsa e iniziò a colpirlo.

"Sei tu che non ci arrivi a domani se continui a provocarmi"

"E allora se mi uccidi non vedrai la sorpresa"

"Quale sorpesa?" Si bloccò Sofia ritornando a sorridere.

"È una sorpresa, su andiamo ora".

"Non possiamo ancora" si fermò Sofia

"Perché?" Chiese Gonzalo stupito.

"Non mi hai neanche salutata"

"E poi guardi me come se fossi un pervertito mentre sei tu che non riesce a stare lontana dalle mie labbra"

"Bene se la oensi così vediamo chi resiste di più" detto ciò si diresse verso l'auto. Gonzalo le aprì lo sportello e dopo pochi secondi la raggiunse all'interno con aria divertita: con lei nulla era banale. La sua innocenza lo stupiva e poi alle volte somigliava proprio ad una bambina, la sua piccola.

All'improvviso tu!Where stories live. Discover now