Titolo della storia: Peter Pan
Versione: Disney
Parole: 1171
Elementi usati: Gemello, sbaglio, piccolo, dolce, ingenuo ragazzo. La fiducia è per bambini. Tu mio caro, sei un soldato.
Traccia data:
Racconta come l'antagonista divenne cattivo.
Ma ora...
Cominciamo!
Tutto cominciò quando Huk era solo un bambino.
Una notte leggeva la storia "Peter Pan". Raccontava di un bambino che viveva su un Isola chiamata l'isola che non c'è.
Tutto senza nessun antagonista, si viveva una vita felice.
Dopo un po' che leggeva e sfogliava le pagine, cominciò a vedere un'ombra nella stanza.
<<Cos'è quest'ombra?>> chiese Huk preoccupato.
Nell'ombra si vedevano pochi particolari, ma si riconosceva che era un ragazzino con capelli corti e un cappellino con una piuma in testa.
La finestra si spalancó ed entró la parte vera del ragazzino che si vedeva tramite l'ombra.
<< Ma tu, tu sei...>> esclamò Huk.
In tutta risposta, Peter Pan disse: << Sí, sono proprio io, Peter Pan!>>
<< Ma pensavo che tu era solo immaginazione, non realtà!>> esclamò nuovamente Huk.
Peter Pan disse: << E invece lo sono!>>
<< Vuoi venire con me nell'Isola che non c'è?>> chiese Peter Pan.
<<Sisisi, ti prego!>> supplicó Huk.
Peter Pan gli disse: << Incontrerai anche altri bambini!>>.
Dalla tasca di Peter Pan uscì fuori la piccola fatina Trilli.
Huk disse eccitato: << La tua fatina, Trilli!>>.
<< Sí, adesso ti cospargerà di polvere di fata per partire all'isola che non c'è!>>
Trilli lanciò su Huk della polvere di fata, e cominciò a fluttuare.
Peter, Huk e Trilli si precipitarono subito fuori dalla finestra.
Huk domandó: << Qual è la strada Peter?>>
Peter Pan rispose: << Seconda stella a destra!>>
Dopo un po' di viaggio, arrivarono all'Isola che non c'è.
Huk esclamò nuovamente: <<wow, che bello! Me la immaginavo proprio così nel libro!>>
Peter Pan disse: << Atterriamo!>>
Dopo aver messo i piedi per terra, cominciarono ad incamminarsi e intanto Peter Pan faceva il tour dell'Isola.
Peter Pan spiegò: << Di là in mare c'è la Baia delle Sirene, oltre la Roccia del Teschio, e dall'altra parte c'è il Campo degli Indiani.
Oh, eccoci arrivati all'Albero del Boia, il nostro covo segreto!>>
Huk esclamò: <<Che figo!>>
Peter Pan aprì il passaggio segreto dell'albero, e subito scivolò giù grazie allo scivolo.
Peter Pan disse: << Dai su Huk, scendi!>>
Huk disse impaurito: << E' sicuro?>>
Peter Pan lo rassicurò: << Sicurissimo!>>
Huk, con un po' di paura, scese giù dallo scivolo.
Peter Pan annunciò: << Ciao a tutti, abbiamo un nuovo arrivato!
Si chiama Huk. Huk, ti presento tutti gli altri: Svicolo, Orsetto, Nibs, Denteduro e i gemelli Gemello uno e Gemello due.>>
Huk disse a tutti gli altri bambini: <<Piacere!>>
Nibs esclamò: << Ma Peter, non volevamo un altro compagno!>>
Peter Pan disse: << Dai ragazzi su, non lamentatevi. Provate a fare amicizia!>>
Huk andò vicino ad Orsetto e gli strinse la mano.
Huk: <<piacere!>>
Orsetto disse con disprezzo: << mmm... piacere 😒>>
Huk si presentò agli altri, ma nessuno era contento del suo arrivo.
Tutti i giorni, non veniva calcolato dagli altri bambini, tranne Peter Pan che lo voleva coinvolgere in tutto.
Huk divenne sempre più triste e solitario.
Alcune volte parlavano anche con lui, ma gli dicevano sempre e solo brutte cose.
Svicolo disse: << Ehi, ciao Uncino!>>
Huk disse con un tono alquanto estroverso: << Perché ora mi chiamate Uncino?>>
Denteduro spiegò: << Questo soprannome deriva dal fatto che tu ti chiami Huk, che assomiglia a Hook, che tradotto significa Uncino!>>
Huk allora se ne andò rattristato.
Qualche giorno dopo.
Peter disse: << Che ne dite se andiamo un po' alla Baia delle Sirene?>>
Gemello 1 esclamò: << Mi sembra un'ottima idea!>>
Gemello 2 anch'esso esclamò: << Anche a me!>>
Peter Pan disse: << Venite tutti vero, anche tu Huk?>>
Nibs blaterò: <<Peter non si chiama più così, si chiama Uncino!>>
Peter Pan disse infuriato: << Smettetela, magari si offende!>>
Senza dire una parola, tutti andarono alla Baia, e lì incontrarono le tante sirene che ci abitavano.
Una sirena disse: << Oh ciao Peter, vedo che ti sei portato appresso un nuovo arrivato!
Come si chiama?>>
Orsetto disse con un tono scherzoso: << Te lo dico io se vuoi, si chiama Uncino!>>
Un'altra sirena disse: << Bene, ciao Uncino!>>
Huk disse un po' vergognato: << Ehm , ciao.>>
Peter Pan domandò: << Ragazzi che ne dite di farci un bel bagno?
Huk rispose: << Mi sembra un'ottima idea per scacciare i miei cattivi pensieri.>>
Peter Pan disse: << Io arrivo subito, vado a vedere un attimo come stanno all'accampamento degli indiani. A dopo!>>
Nibs rispose: << Ok, a dopo.>>
Poco dopo, Svicolo disse: << Per sicurezza Uncino, metti la mano sinistra nell'acqua, per capire che non ci sia niente di strano nell'acqua!>>
Huk domandó: << Perché proprio io?>>
Svicolo urlò: << Fallo e basta!>>
Huk disse: << Ok...
Aia, aia! Qualcuno mi ha morso!>>
La mano di Huk stava sanguinando.
Tutti andarono in panico, persino le sirene.
Un'altra sirena disse preoccupata: << Che facciamo?>>
Un'altra le rispose: << Qualcuno chiami subito Peter!>>
Dopo poco tempo, Peter arrivó, fasciò la mano di Huk e ritornarono subito a casa.
Un giorno dopo.
Peter Pan disse: << Ciao Huk, ti devo dare una cosa per aggiustare la tua mano. So che non ti piacerà, ma è l'unica cosa che ho trovato.>>
Peter Pan fece vedere un uncino a Huk, e glielo mise nella mano della benda.
Huk disse a malincuore: << Oh, grazie, fa niente...
Ho deciso di andarmene.>>
Peter Pan esclamó sorpreso: << Cooooooooosaaaaa?!!!!! Perché?>>
Huk disse: << Qua nessuno mi ascolta, e tutti mi prendono in giro... Grazie per l'opportunità comunque.>>
Peter Pan disse: << Se proprio vuoi... Mi dispiace tanto! Pensavo che gli altri ti dassero un caloroso benvenuto, invece...>>
Huk disse ancora a malincuore: << Grazie comunque e... ciao.>>
Huk uscí dall'Albero del Boia.
Huk disse in tono di vendetta: << E va bene, mi prendono in giro chiamandomi Uncino, non mi parlano quasi mai... Ma hanno commesso un grande sbaglio.>>
Huk se ne andó e si rifugiò in una parte confinante dell'isola. Lí, trovó un relitto di una nave naufragata.
Huk disse infuriato: << Ottima partenza. Rimetterò in sesto questa nave e, la solcheró per tutta l'isola che non c'è, sconfiggendo anche Peter Pan e tutti quei mocciosi che si porta dietro!>>
Passarono ore, giorni, settimane e anche anni, e Huk rimise in sesto la nave, e crebbe.
Huk affaticato, disse: << Guarda che bel galeone che ho creato!>>
Uh, cosa sono questi?
Huk scorse sotto la sabbia uno smoking rosso, senza cravatta, un cappello da un capitano pirata, un orecchino e anche tante spade.
Un po' più in là trovó anche altre magliette da pirata.
Huk pensó: << Mmm... Potrei creare una ciurma, no?
Ma dove troverei i miei pirati?>>
In lontananza, vide un bambino correre come un matto disperato, che gli venne incontro.
Huk disse: <<Ciao, cosa ci fai qui?>>
Il bambino disse:<< Alcuni bambini mi hanno offeso, ma tu, come ti chiami?>>
Huk disse: << Piccolo, dolce, ingenuo ragazzo. Non fidarti di nessuno, la fiducia è da bambini. Tu mio caro, sarai un soldato, o meglio un pirata.
Ti chiamerai Spugna, scagnozzo di, scagnozzo di... ehm Uncino, Capitan Uncino!>>
Il bambino, ormai Spugna esclamó: << Si signor Capitano!>>
Capitan Uncino disse: << Ci vendicheremo di tutti i bambini che ci hanno bullizzato. Che ne dici?>>
Spugna rispose: << Va benissimo, Signor Capitano!>>
Capitan Uncino disse in Tonio glorioso: << Salpiamo Spugna, all'arrembaggio!>>
Spugna e Capitan Uncino si misero sulla nave e navigarono tutt'intorno all'Isola che non c'è.
Trovarono tanti bambini che vennero bullizzati dai Bambini Sperduti.
Da lí, Capitan Uncino si fece tutta la sua ciurma, e cominciarono a perseguitare Peter Pan e gli altri per la sua vendetta. E la vendetta di tutti gli altri.
Fine!
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C'era una volta Contest
RandomRaccolta di storie per il contest di C'era una Volta.
