I miei occhi si soffermano sul uno in particolare, sento le mie maschere interessante anche loro al vestito.

Il vestito era nero, senza spalline, il sopra era ricamato, e a seguire una gonna che arrivava fino alle ginocchia, lo presi e lo guardai attentamente, Alison mi guardò annuendo al vestito e sospirando dal sollievo per aver finito.

Tornai a casa e mentre salutavo Alison che andava per la sua strada, mi pietrificai vedendo Anna aspettarmi davanti alla porta.

"Che cosa fai qui?" chiesi guardandola con un sopracciglio alzato, mentre lei cominciò a prendere parola.

" Ho pensato alle tue parole, e al fatto che stai passato un brutto periodo, il fatto e che non volevo perderti" mi dissi sorrisi alla sua sincerità mentre mi abbracciava e mi salutava.

 Entrai un casa vedendo di essere sola, e sospira i, andare in camera mia a lavarmi e a mettermi il mio pigiama.

Uscì dalla camera asciugandomi i capelli e guardai il mio orsacchiotto seduto sul mio letto, lo presi tra le mie mani pensando a quante volte ho pianto per colpa di Jeff, e al fatto che lo strigevo ogni notte.

Non ho mai smesso di dormire con il mio orsacchiotto, anche se so che non è un essere umano, almeno ho un ricordo dei miei genitori…..

Lo guardai attentamente,ma alzaia testa di scatto sentendo un tonfo al piano di sotto, posai gentilmente l'orsacchiotto, e scesi di sotto in punta di piedi.

La luce cominciò ad accendersi e spegnersi, il mio cuore cominciò a bettere all'impazzata dalla paura, il mio respiro diventata sempre più forte ad ogni mio passo, andai in cucina prendendo un coltello lungo è affilato, per poi dirigermi in salone.

Senti un altro tonfo e sobbalzai, cercai di non urlare, anche se ebbi l'istinto di farlo, senti una presenza dietro di me e mi girai, ma non vidi nessuno.

Senti qualcuno prendermi il braccio e io mi girai di scatto facendolo ferire, su un braccio, si ranocchiò tenendosi il braccio, mi inginocchia su di lui, e notai che era solo Grey e sospira i sollevata.

"Ti sembra il modo di entrare" dissi mentre lui mi guardò con occhi spalancati.

"E a te ti sembra il modo di dare il benvenuto" disse alzandosi, mentre lo portai in cucina prendendo la valigietta del pronto soccorso.

"Pensavo fosse un intruso" mi giustifica mentre presi del cotone e cominciando a tamponarlo sul suo braccio.

"Beh ti sei sbagliata!" mi disse criticandomi.

"Allora che avrei dovuto fare? Non difendermi e portagli una cioccolata e farlo accomodare?" gli chiesi scettica.

"Si! È gli davi anche da mangiare" esclamò.

"Non capisco come fai ad essere un ispettore" dissi prendendolo in giro, mentre lui si mise il broncio.

Gli cura i la ferita non troppo profonda, e non avendo bisogno di punti, ma mi misi una fascia, mentre lui mi ringraziava, ed io andai in camera mia.
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Decisi di fare un po' di compiti che non avevo fatto con Alison, finché non sentì qualcuno bussare alla mia finestra, e vidi Jeff e sbuffai, ma mi limitai a restare calma cosa alquanto non facile.

Lui entrò sistemandosi i capelli corvini passandosi una mano su di essi, mi guardò attentamente sorridendo e buttandosi sul letto, con il gomito appoggiato al cuscino, con sopra la sua testa.

"Ho sentito che tra meno di sei giorni ovvero venerdì ci sarà un ballo nella tua scuola" disse mentre io annuivo, e lui mi prese per il braccio facendomi stendere accanto al suo corpo, non sapevo a che gioco stesse giocando, ma rimasi in allerta.

Si mise a cavalcioni sopra di me accarezzando il mio viso con il suo dito gelido, per poi scendere al mio corpo, una strana sensazione arrivò lungo la mia spina dorsale, scossi la testa non volendo pensare a ciò che mi è appena successo.

"Non vedo l'ora che arrivi il ballo per poterti ammirare" disse baciando la guancia, sentendo un calore improvviso e il disgusto di essere toccata da uno come lui, ma chiusi gli occhi cercando di non pensarci.

Mi diede un altro bacio sull'altra guancia e io riapri gli occhi vedendo cosa stesse facendo, i suoi occhi luciccavano sprofondando nei miei, mi baciò improvvisamente le labbra lasciandomi un'altra spiazziata, mentre mi esplorava la bocca con la sua lingua,  chiusi gli occhi dal disgusto, si staccò da me respirando affannosamente.

Si avvicinò di nuovo a me setendo il suo respiro sul mio collo.

"Voglio assaporare il tuo sangue" mi disse, e io aprì gli occhi vedendo i suoi che brillavano eccitati, avrei voluto allontano,ma sapevo che ci sarebbero state delle coseguenze, su Grey e i miei amici.

Prese il coltello, e fece un piccolo taglio a destra del mio collo, si bagnò le labbra dissetato, e leggo il sangue, facendomi disgustare, per poi appiccicarsi di nuovo sul mio collo.

"Il sapore del tuo sangue e surreale, dolce proprio come te" mi disse mentre continuava a bere  il mio sangue dal mio collo, si staccò da esso e mi guardò un momento negli occhi, e mi baciò sulle labbra con prepotenza, mentre sentivo il sapore del sangue.

"Mi farai fottere il cervello ragazzina" mi disse sospirando e staccandosi finalmente da me, non lo guardai negli occhi.

Prese il suo coltello e mi tolsea maglietta e iniziò a farmi dei tagli lungo la mia pancia, cominciavo a sentire la pelle bruciare e il sangue fuori uscire dal mio corpo.

Trattenni un urlo pieno di dolore e frustrazione, ma cercai di trattenermi, e delle lacrime mi rigavano Involontariamente lungo le mie guance, mentre lui rideva della mia sofferenza, finché non si stufo e se ne andò.

Mi alzai dal letto ancora dolorante dalle ferite, caddi a terra inginocchiandomi, e tenendo la mia pancia prima di ferite, mi piega in due dal dolore, mentre la rabbia si faceva strada nel mio corpo, e alle mie maschere.

Strisciai verso il bagno e presi la valigetta del pronto soccorso, cominciai a guarirle, dopo averlo fatto mi alzai appoggiandomi al muro, mi di mi si la maglietta del pigiama, sentivo una presenza alle mie spalle, mi girai e non vidi nessuno.

Presi le lenzuola macchiate di sangue li misi nella lavatrice, sicura che Grey non se ne sarebbe accorto, e misi un altro paia nuove, tutte le notti ero sempre costretta a cambiare lenzuola per colpa di quel mostro

Mi stesi nel letto, presi il mio orsacchiotto di cui non mi sarei separata mai, i miei pensieri vengono subito a Jeff, non riuscivo a capirlo, ma l'unica cosa che mi è chiara è che lo odio.

Sentì bussare alla porta e vidi Grey che mi sorrise e mi disse se poteva entrare ed io annuì sedendomi sul letto mentre lui si sedette ai piedi del letto.

Mi imboccò le coperte e mi disse la buonanotte, stava per andarsene, ma io gli presi la mano chiededola di restare a dormire con me.

Lui annui si stese accanto a me e mi abbracciò, le sie braccia mi facevano sentire al sicuro, mi ricordava mio padre, una lacrima mi scorre sul viso, ma io l'asciugai e chiusi gli occhi.

solamente un gioco Where stories live. Discover now