Atto Secondo

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Entra il CORO

CORO - Ormai la vecchia fiamma di Romeo

è sul letto di morte, e un nuovo amore

aspira a coglierne la successione.

La bella per la quale trepidava,

e dichiarava di voler morire,

confrontata alla tenera Giulietta

più non appare bella agli occhi suoi.

Ora Romeo ama ed è riamato:

stregati, l’uno e l’altra, dall’incanto

dei loro sguardi, ch’altro egli non può

se non che sospirare da lontano

per colei ch’è supposta sua nemica;

e lei rubar la dolce esca d’amore

dalle punte di paurosi ami.

Egli essendo tenuto per nemico,

non può assolutamente avvicinarla

per sospirarle i voti che gli amanti

si sogliono scambiare.

Ed ella, al par di lui innamorata,

assai meno di lui ha mezzi e modo

d’incontrarsi col suo giovane amante

in qualche luogo. Ma la lor passione

presta loro la forza, il tempo e i mezzi

per potersi comunque avvicinare,

e stemperare con dolcezze estreme

l’estreme loro pene.

(Esce il Coro)

SCENA I - Verona, sentiero lungo il muro che cinge

l’orto dei Capuleti. Notte

Entra ROMEO correndo; all’improvviso si ferma.

ROMEO - Come posso procedere più innanzi,

se il mio cuore è là dentro?…

Su, tornatene indietro, terra inerte,

e riprendi il tuo centro!

(S’arrampica sul muro, lo scala e salta al di là, nell’orto

dei Capuleti)

Entrano BENVOLIO e MERCUZIO

BENVOLIO - (Chiamando)

Olà, Romeo, cugino, dove sei?

MERCUZIO - È furbo, quello; è ritornato a casa,

e s’è schiaffato a letto, credi a me.

BENVOLIO - Macché, l’ho visto correre di qua

e scavalcare il muro di quest’orto.

Dagli voce anche tu, mio buon Mercuzio.

MERCUZIO - Anzi, lo evocherò come uno spirito.

(Come facendo il negromante)

Romeo!… Capricciosone!… Testa pazza!…

Passione! Innamorato!… Fatti vivo,

almeno sotto forma d’un sospiro.

Rispondi solo con due versi in rima,

Romeo e GiuliettaWhere stories live. Discover now