«Credete che potrei mai visitarla? Rockport.»
La ragazza sorrise, gentile. «Quale sarebbe il limite?»

«Ne avrei una lunga lista,» ammisi, sospirando. Di sbieco, osservai Elias sorridere piano, ascoltando qualche racconto di Uriah.
Stringeva fra le dita un bicchiere di vino e la camicia bianca era appena slacciata, lasciando intravedere il petto pallido.
Quanti anni poteva avere? Secondo quanto aveva detto, doveva essere tre anni più vecchio.
Quindi, a solo vent'anni, aveva perso più di quanto avesse guadagnato.

«C'è qualche pensiero che vi affligge?» Domandò Emily, notando il mio sguardo.
«Non credevo che Uriah e Elias fossero amici,» ammisi, sorpresa da quel clima tranquillo fra loro.
«Lo sono diventati col tempo,» confidò lei, pacata: «Elias credeva di essere il migliore e Uriah pensava lo stesso di sé. Diciamo che conoscersi è stato essenziale.»
Conoscersi.
Alla fine, avevano scoperto di essere entrambi dei peccatori e questo li aveva uniti.
Ciò che aveva funzionato per loro, non era utile per me: io non mi sentivo macchiata di nessuna colpa, se non della timidezza.
Il mio più grande errore era non aver combattuto sin dall'inizio.

«Vi andrebbe di far navigare delle barchette?» Chiese la giovane, prendendo dei fogli di carta dal suo cestino. «Può essere divertente.»
«In realtà-»
Emily mi prese la mano e mi trascinò verso i ragazzi: «signori, le vostre ospiti vorrebbero sfidarvi ad una gara di barchette di carte: ci state?»

«Una gara? Sai bene che vincerò,» ribatté Uriah, divertito.
Emily sorrise, compiaciuta, e mi lasciò dei fogli fra le mani: «forza, Ophelia: andiamo.»

Ridendo, corse verso la piccola fontana, seguita a ruota dallo sposo fedele.
Io, invece, rimasi indietro, fra l'imbarazzo e il fastidio.

«Va tutto bene?»
Elias mi sorrise.
Qualcosa sembrava cambiato nel suo volto, come se il turbamento dei giorni passati fosse scomparso. Era ancora timido, forse preoccupato, ma certo stava meglio.
Probabilmente, aveva visto il nostro incontro come un nuovo inizio: io avevo ammesso di sorvolare sulle loro azioni - se pur dimenticandole - ed Elias stava tentando di ricominciare, cambiando le cose.
Sarebbe stato difficile, ma non mi imposi.

«Temo di non saper costruire una barchetta,» ammisi, un po' imbarazzata.
Elias non mi fece sentire in difetto. «In realtà, nemmeno io. Ma possiamo tentare.»

Mi prese il foglio dalle mani e provò ad armeggiare, rischiando più volte di spezzare la carta.
Intanto, io lo osservavo, contemplando la calma di quel momento. Sembrava di essere tornati indietro, ma in modo diverso.
Niente pressione della prigione, niente paura di essere scoperti: così leggeri e alla luce del sole.

«Sei stato tu a costruire il giardino segreto?»
Elias continuò a non guardarmi: «portavi delle magnolie bianche nei capelli quando ci siamo incontrati.»

I fiori fra i capelli.
«Mio padre me ne portava ogni giorno,» ricordai, così: «crescevano vicino a casa nostra.»
Elias mi sorrise, lanciandomi uno sguardo solare. «Piacciono anche a me.»

Calmo, il ragazzo mi porse uno strano intreccio di carta: non assomigliava per niente a una barca.

«Credo che questo sia il meglio che posso dare,» commentò, spiritoso.
«Dovrebbe essere...un qualcosa? Non potevi farlo con la magia?»

Elias alzò gli occhi, ironico. «Non sarebbe stato così bello.»
No, non lo sarebbe stato.

«Comunque, ci hai provato.»
Sereno, Elias continuò a guardarmi.

«Ci ho provato.»

Angolo

Un bel capitolo calmo prima della tempesta😂
Cosa ne pensate del rapporto di Ophelia e EliS, credete cambierà qualcosa?

Detto ciò, ho pubblicato una nuova storia chiamata Nelle tue mani, se vi va, passate! Vi lascio l'estratto:

Odesse, 2015. La diciannovenne Christianne Baudelaire è una giovane studentessa senza profitto nel corso di medicina della città - figlia del defunto preside, sa bene di essersi comprata l'ammissione.

Christianne è anche una manista.
Più per bisogno che per scelta, le sue mani sono finite nei maggiori cartoni pubblicitari della contea. Nessuno conosce il suo nome, eppure ha incantato il mondo.

Daniel Sharman, invece, è il volto del nuovo secolo. Giovane fumettista, raggiunge la fama nazionale in un solo anno scrivendo un'opera in cui lui stesso è il protagonista ed eroe. Vincente e realizzato, Daniel possiede una bellezza piacente, ma certo non un'anima in grado di farsi amare.

Daniel e Nali sono diversi, sconosciuti persino a sé stessi, ma destinati ad incontrarsi al centro delle più macabre delle situazioni: un delitto.

Daniel ha un movente, ma sono di Christianne le impronte sul collo della vittima: quindi, chi è il vero colpevole?

A presto,
Giulia

Ophelia | il cacciatore di stregheحيث تعيش القصص. اكتشف الآن