Il mio coinquilino è uno stronzo

2. Sei ugualmente strano.

<<No. Per chi mi hai preso?>> domando offesa, non appena capisco che il sottoscritto mi ha nuovamente offesa.

Cosa gli avrò mai fatto?

<<Per una che alle tre di notte guarda un documentario sulle formiche. Devo aggiungere altro?>> domanda con quel tono arrogante, che mi fa ribollire il sangue nelle vene.

Non lo sopporto è odioso!

<<Tu sei invece la normalità fatta in persona, mangi le cotolette che ha preparato Filiberta!>> sbotto, indicando il contenitore che tiene tra le mani.

<<Non ho cenato>> si giustifica, cercando una forchetta dentro il cassetto delle posate.

<< Sei ugualmente strano.>> ribatto, uscendo dalla cucina.

<<Le forchette sono dentro la lavastoviglie>> aggiungo poco dopo, dirigendomi in soggiorno per spegnere il televisore.

È inutile con Andrea nei paraggi non riesco proprio a rilassarmi.

Riesce sempre a darmi sui nervi, con il suo atteggiamento da arrogante.

È bello senza alcun dubbio, ma è insopportabile.

La natura con lui è stata crudele, gli ha dato proprio un pessimo carattere.

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<<Oggi non voglio andare a scuola>> alzo gli occhi al cielo non appena sento l'ennesima richiesta di Francesco.

Ma perché fa' sempre i capricci?

Giove perché sei così crudele con me?

<<Ci devi andare purtroppo, mamma ha da fare>> allaccio le scarpette a quest'ultimo, che sbuffa sonoramente.

Non cambierò idea, mi spiace!

<<Puoi lasciarmi a casa. Ti prometto che farò il bravo>> avvolge le sue piccole braccia sul mio collo, riempiendomi di baci.

Non mi farò corrompere.

Anche se ti fai amare ancora di più, quando fai queste cose.

<< Amore non è possibile, devo andare a lavoro>> lo prendo in braccio, uscendo dalla camera da letto.

Sono in ritardo a lavoro, cavolo!

<<Facciamo colazione e poi andiamo via, ok?>> mi osserva arrabbiato con i suoi occhietti azzurri, incrociando le  braccia al petto.

Sistemo una ciocca bionda dietro l'orecchio, per poi farlo sedere sulla sedia.

Corro in cucina, a tempi record preparo la colazione, portandola di corsa a Francesco che guarda i cartoni animati annoiato.

Mi chiedo ancora  come fanno a non piacergli i cartoni alla sua età.

Rimarrà un mistero.

<<Buongiorno>> la voce del moro echeggia nella stanza, facendomi sobbalzare per lo spavento.

Gli lancio un occhiataccia, portandomi  una mano al cuore che ha iniziato a battere all'impazzata a causa del brutto colpo che mi ha fatto prendere.

<<Ciao>> risponde acido mio figlio, che sembra essersi alzato con il piede sbagliato questa mattina.

Il moro senza perdere tempo con le presentazioni, esce di casa, non prima di guardare un ultima volta Francesco.

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<<Allora,venite con noi a fare l'aperitivo?>> mi chiede speranzosa Filiberta.

Guardo prima lei e poi Francesco che annuisce entusiasta.

Vuole uscire c'è l'ha scritto in faccia.

<<Si ci sto>> accetto, guadagnandomi un bacio dal mio bambino che sembra abbia vinto una partita di calcio.

<<Chi siamo?>> domando curiosa, stringendo tra le mie braccia Francesco che continua a baciarmi.

<<Allora io, Ashley, Joshua e Andrea>>

Ah

C'è anche lo stronzo.

Perfetto, prepariamoci ad una lunga serata.

<<Tutto bene?>> mi domanda Filiberta, che prende posto accanto a me sul divano.

Avrà notato qualcosa?

Non credo che sia così evidente la mia antipatia per il moro.

<<Si>> ribatto, rivolgendole un sorriso per rassicurarla.

<<Ehi Andrea, stavo cercando proprio te. Ci sei stasera?>>

Quando parli del diavolo, spuntano le corna.

Ti prego rifiuta.

<<E un modo per conoscere meglio Sara, non puoi rifiutare>> continua.

Ma io adesso che centro?

Il moro non appena sente il mio nome, mi incatena con il suo sguardo.

Ho mai detto che i suoi occhi mi mettono in imbarazzo?

<<Ok>> accetta dopo pochi attimi di silenzio. I suoi occhi per un attimo indugiano su tutto il mio corpo, mettendomi ancora di più in imbarazzo.

Mi sento nuda.

<<Sara cerca di farti bella>> mi dice, prima di entrare in bagno.

E con questo cosa intendeva dire?

Che sono brutta?