A piccoli passi

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Pov Gaia

Sì, l'ho baciata.
Dopo che era andata a fare colazione ci avevo pensato e ripensato su cosa fare, su come agire e mettere l'argomento in mezzo.
L'errore lo avevamo fatto entrambe e conoscendo Martina non avrebbe fatto un passo.
Fosse stato per me l'avrei sbattuta alla porta appena entrata, ma sembrava troppo eccessivo. Così opto per una via di mezzo.

Quando l'ho baciata ho sentito qualcosa dentro me smuoversi, una sensazione che non avevo mai provato prima d'ora. Per non parlare delle sue labbra Wow, mai avrei pensato che fosse così esperta o semplicemente ha un dono abbastanza considerevole.
Non posso nascondere che presa dal momento sarei andata allo step successivo, ma voglio andarci con calma, non so ancora cosa provo per Martina, so solo che ci tengo tanto e vale la pena fare le cose con calma.

La vedo lì seduta sul letto che scuote la testa divertita.

-Cosa ridi scema?- le chiedo divertita.

-Sembra un sogno, ieri stavo una merda per te e ora...- lascia la frase in sospeso sospirando.

Mi avvicino al suo letto e mi siedo con lei.

-E ora come stai?- le chiedo.

-Bene, maledettamente bene- dice sentendosi sul letto.

-E tu come stai?- mi chiede di punto in bianco.

-Ora molto meglio- Le dico accarezzandole la mano.

A quel tocco rabbribidisce immediatamente e scatena una piccola risatina da parte mia.

-Quando la smetterai di reagire così?- chiedo ridendo.

-Quando la smetterai di essere così bella, quindi mai- sentenzia infine.

Mi avvicino al suo viso, la guardo negli occhi, quegli occhi che nella loro semplicità mi regalano sempre tanto.

-Ti prego non mi guardare così- sussurra Martina.

-Così come?- la sfido.

Martina mi guarda ancora, ma stavolta non dice niente e agisce.
Mi bacia, prima lentamente poi si alza leggermente per far si che le nostre labbra combacino alla perfezione. La mia posizione è abbastanza scomoda così mi stacco un secondo dal bacio ricevendo un mugolio di disapprovazione. Cambio la mia posizione, mi metto a cavalcioni su di lei e la attiro a me per continuare quello che avevamo lasciato in sospeso. Martina non se lo aspettava, glielo leggo nei movimenti impacciati.
Dopo poco le sue mani si muovono più sicure e si posizionano sui miei fianchi. È un bacio carico di passione, Martina questa volta è molto più disinibita e questo non fa che aumentare la passione che c'è tra noi. Mi stacco dal bacio oramai in debito di ossigeno e posiziono la testa nell'incavo del suo collo.
Sento ancora il profumo che tanto ho adorato dal primo momento, mi avvicino lentamente al suo collo e lascio che la fragranza mi inebri.

-Sai, quando l'ho sentito la prima volta, mi sono trattenuta, avrei voluto fare tante altre cose...- dico con sguardo furbo.

-Magari è ora di rimediare- le sussurro all'orecchio.

Il cuore di Marti batte all'impazzata e questo non può che rendermi felice. Mi piace l'effetto che le faccio ad ogni mia provocazione.

Mi avvicino al suo collo e le lascio un casto bacio, poi un secondo che di casto ha ben poco e un terzo che forse è meglio non descrivere.
Il respiro di Martina è più affannato, lo sento da ogni sospiro che emette.
Mi stacco dal suo collo e ricevo un mugugnio di disapprovazione.

-Volevi che continuassi- le chiedo sapendo già la risposta.

-Forse...- mi dice facendo la vaga.

Semplicemente non rispondo,mi avvicino al suo collo e riprendo a baciarlo ancora con più passione rispetto a prima, non l'avrei fatta vincere, perché Gaia non perde mai.

Succhio un lembo di pelle per un tempo prolungato lasciando poi dei baci su di esso, mi allontano un po' per guardare il mio capolavoro, un succhiotto ad opera d'arte.

-Per oggi basta così, perché non so dove potrei spingermi- dico staccandomi da lei.

-Nessuno ti ha chiesto di smettere- mi sfida Martina.

-Beltrami, è meglio per te, te lo assicuro-  dico con voce ferma.

-Dovrei avere paura?- chiese scherzando.

-Forse- le tenni il gioco.

-No, Marti semplicemente voglio andarci piano e non rovinare tutto. Voglio conoscerti a fondo quando sarai pronta per raccontarmi la tua vita, i tuoi interessi e tutto ciò che riguarda te.
Non voglio rovinare tutto per una scopata, non sono quel genere di persona- le dico intrecciando le mie mani con le sue.

-Va bene, a piccoli passi- mi dice infine.

-A piccoli passi- ripeto.

Entrambe non sanno però che la loro storia sarà molto più complicata di "semplici passi", questo è solo l'inizio.

Continua...

Lo so che mi state odiando maledettamente, infondo adoro vedervi sclerare perché non capite o semplicemente perché queste due combinano solo casini, questo capitolo è molto tranquillo, a parte una Gaia scatenata e sessualmente frustata, mi dispiace molto per Martina, o forse no.
Quello che succede nella camera 410 resta nella 410, ma non vi preoccupate ci sono io a spiare e a raccontarvi tutto.❤




"Come io a te"  Where stories live. Discover now