Amico mio

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Amico mio, la vita da avventuriero è meravigliosa!

Molti dicono che è ardua ma, a parte qualche rompiscatole -soprattutto i chierici e i bardi, ma chi si credono di essere?!- e sì, qualche difficoltà, non potrei chiedere di meglio.

La bellezza dei panorami, il brivido dei labirinti inesplorati, la soddisfazione dei tesori, le locande, le feste, le varie specialità di ogni parte del continente...

Non ho perso ovviamente il mio obiettivo principale. Sto ancora cercando modi per diventare più forte e per farla pagare a quelli che mi hanno ferito in passato... ma ora che finalmente posso provare certe esperienze in prima persona, colgo ogni occasione possibile.

È sempre stata così bella la vita qui? Perché non mi era mai stata concessa prima?


Cosa c'è, amico mio? Perché ti vedo nei miei sogni? Perché mi minacci? Perché mi supplichi di ridarti il tuo corpo?

Questo era il patto.

Io ti davo i miei poteri, tu in cambio mi cedevi il tuo corpo dopo la morte.

Ero stato chiaro, non puoi dirmi che ti ho fregato.


Sei fortunato, amico mio.

Non sai com'è essere costretti a lottare costantemente per la propria incolumità, com'è essere il zimbello di tutti, l'essere sempre umiliato. L'inferno non ha posto per i deboli.

Tu la tua vita l'hai vissuta e io non ho fatto altro che migliorarla. Insieme eravamo forti. Dovrei essere io a chiederti perché volevi rovinare tutto, perché cercavi un modo per "cancellare" la nostra amicizia.

Quando ho preso completo possesso del tuo corpo e sono andato a quel fiume? La mia è stata solo autodifesa. Te la sei cercata. Sei già fortunato non l'avessi fatto prima.

Io sono stato fin troppo buono. Considerando che ci sono miei simili che parlano e parlano e poi ti fregano...


Ho rispettato ogni parte del patto.

Faccio forse male a goderne i frutti?

Amico mioWhere stories live. Discover now