Capitolo 1

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Sono appena tornata a New York con mia madre. Non tornavo qui da quando avevo tredici anni e ora dopo cinque lunghi anni sono tornata, negli ultimi cinque anni ho vissuto ad Amsterdam che è una città molto bella e accogliente ma nessuna città è migliore di quella di casa.
Dal finestrino del taxi noto la pioggia battente adagiarsi sul finestrino e scivolare lentamente. La pioggia mi ha sempre rilassata molto; quando ero piccola e pioveva mi mettevo con mio fratello vicino la finestra dove c'era un piccolo divanetto lui suonava la chitarra e io cantavo, ma i miei pensieri vengono interrotti dalla voce del tassista che annuncia il nostro arrivo a casa.
Scendo dalla macchina e con mia madre prendiamo le nostre valigie e dopo che mia madre ha pagato ci dirigiamo verso l'entrata di casa. Appena apre mi assalgono mille ricordi di quando ero piccola:"Ambar domani mattina ti passerà a prendere il taxi per andare al college" a si dimenticavo dato che mia madre deve fare dei lavori di ristrutturazione e io dovrei studiare mia madre mi ha pagato uno dei college più belli di New York, so che ci va Cloe la mia migliore amica, lei ha sempre vissuto a New York ma la nostra amicizia è durata anche a distanza :"Poi tutto come concordato giusto?" il patto è che io mi impegno negli studi questa estate al college poi torno a vivere qua :"Lo sai che le promesse le mantengo" dice lei.
Dopo aver cenato vado a dormire perché sono davvero stanca.
La mattina arriva veloce e a svegliarmi è il primo sole di New York con il suo sole caldo ma nonostante sia estate quella brezza fresca c'è ancora. Dato che é ancora presto decido di non svegliare mia madre ed esco per andare da Starbucks il mio bar preferito e indosso il mio cappello nero la felpa nera grande con la scritta New York di mio fratello e i jeans grigi :''Ciao devi ordinare?" mi chiede la ragazza al di là del bancone :"Si, vorrei una cioccolata calda e un cappuccino medio e due cookie caldi" anche se è estate qui c'è sempre un po' di freddo e poi io e mia madre siamo due persone molto freddolose. Dopo aver preso e pagato tutto torno a casa e sveglio mia madre:" Ti ho portato la colazione dal nostro bar preferito:" Grazie Ambar!" dopo le ultime raccomandazioni arriva il taxi, saluto mia madre con un grande abbraccio e dopo aver caricato la valigia salgo e parto.
Durante il tragitto guardo il paesaggio che mi scorre velocemente davanti come un film mandato avanti velocemente e ascolto un po' di canzoni The Climb di Miley Cyrus o come Fango di Jovanotti.
Il tempo passa in fretta e in men che non si dica già sono al South College of New York.
L'autista mi porta direttamente davanti l'entrata e ad aspettarmi c'è Cloe:" Ambar! Mi sei mancata così tanto!" mi dice stringendomi forte:" Ok Cloe ma così soffoco" dico facendo la voce di una che sta per morire :" Oddio, stai bene?!" mi chiede lei preoccupata:" Si ti prendevo solo un po' in giro" le dico ridendo e lei mi tira un pugno sulla spalla:" Dai vieni che ti faccio vedere la nostra stanza"-:" Certo che è enorme questo posto" lei ride:" Si infatti poi ti do una cartina, sai quante volte mi sono persa io qui?" mentre arrivo nell'atrio vedo dei ragazzi che parlano ma poco dopo incrocio lo sguardo di un ragazzo moro, alto con gli occhi color nocciola, indossa una maglietta bianca aderente e una giacca di pelle e jeans neri :"Hey ma quello chi è?" chiedo alla mia amica avvicinandomi a lei:" Quello è il gruppo dei ragazzi più fighi della scuola in più lui è il capitano della squadra di calcio del college, si chiama Simòn e i suoi amici sono Matteo quello con la felpa del college, Ben quello accanto a Matteo e Valerio quello riccio e questa è la nostra stanza" indica Cloe, apre la porta ed è molto bella e grande con le pareti bianche:" Dimenticavo questi sono gli orari dei corsi che hai scelto ovvero letteratura, arte, musical, biologia e chimica. Ora ti spiego un po' come funziona" e dopo avermi spiegato tutti gli orari e come funziona tutto ci avviamo verso un ristorantino all' interno del college ha detto Cloe che fanno dei cheeseburger buonissimi:" Cloe ho dimenticato il cellulare in stanza se mi dai la chiave vado a prenderlo la strada la ricordo"-:" Ok in caso segui l'odore" mi dice lei scherzando. Per fortuna trovo la camera e mentre cammino per andare al ristorante guardo le ultime notifiche e rispondo al messaggio di mia madre che mi aveva mandato prima. Poco dopo sollevo la testa ma non capisco più dove sono e non posso chiamare Cloe perché lei ha lasciato il telefono in stanza, in più non vedo nessuno, guardo dietro per vedere se c'è qualcuno ma appena mi giro sbatto su qualcosa, anzi su qualcuno:" Ah! Scusa non ti avevo visto" solo ora mi accorgo che è il ragazzo di questa mattina, Simòn mi pare :''Dimmi un po' sei nuova eh?" dice lui portandosi una mano dietro il collo:" Si nota tanto?" chiedo io :" Be si...ma anche perché ti ho vista questa mattina con la valigia" ride lui e io pure e dopo alcuni attimi di silenzio mi dice:" Be io sono Simòn, piacere" mi porge la mano e io la stringo :" Ambar" rimaniamo alcuni secondi a guardarci...ha degli occhi bellissimi, sento il telefono squillare ed è un numero che non conosco ma rispondo lo stesso:" Hey amica ma dove sei?" è Cloe e credo mi stia chiamando dal locale :" Oi si sto arrivando"-:" Dove devi andare?" mi chiede Simòn :" Da Burger and Chips" dico io :" Ti accompagno".
Hola come vi pare l'inizio di questa nuova storia?

Tutto nato da una scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora