Epilogo

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Mi ritrovo a chiedermi cosa resta. Che ne è stato di noi due, adesso che ci siamo persi per sempre.

Oh, George, Dio solo sa quanto mi manchi!

E mentre tante mani tese si allungano e tante labbra sussurrano quelle condoglianze, mi chiedo anche dove sei tu. Tu che sei sempre stato il mio tutto.

Adesso che anche mamma mi ha lasciata; eravamo rimasti soli al mondo, io e te... assieme al nostro bambino.

Stringo forte e di riflesso il piccolo Giacomo, che ancora non sa bene cosa è accaduto. Non sa che suo padre è morto dopo una lunga agonia. E che quando io avevo iniziato a credere che mi tradisse, in realtà passava molto tempo fuori casa per non mostrare quanto stesse male.

Per amore mio, mi ha evitato le sue pene.

Col senno di poi credo che avrei gradito accoglierle e cercare di alleviarle.

Quando un infarto improvviso ha stroncato mia madre, solo qualche mese dopo al nostro matrimonio, siamo stati uniti come non mai. Poi mi hai lasciato per un po' sola, la scusa dell'ospedale, dell'ambulatorio... è arrivato nostro figlio, il dono tanto atteso... e la tua malattia a distruggere la nostra effimera felicità.


Ho sbagliato, George, ho sbagliato tante cose.

Ho sbagliato quando ti ho tradito ed ho permesso a Riccardo, inconsapevole, di entrare nella mia vita e di compiere cose oscene e vergognose.

Tu te n'eri accorto, ne sono convinta, ma non hai mai detto nulla. L'hai accettato, consapevole della tua malattia e sperando che lui potesse offrirmi un futuro nuovo e migliore.

Invece il mio futuro è morto assieme a te. Riccardo è stato solo una sorta di svago perverso, un modo per smettere di reprimere tutta l'ansia che mi attanagliava. Sapevi quanto tenevo e quanto tengo tutt'ora a te.

Io ti amo, George, ovunque tu sia. Mio unico amore. Io ti ho solo sporcato, reso infame... io ti ho rovinato.

Io non ti ho meritato.


Impazzisco, adesso che tutto è finito e che di te resta quella fredda cassa di legno che stanno per mettere dentro a un anonimo loculo. E con che coraggio dovrò andare dal marmista a far scrivere le lettere che comporranno il tuo nome, il tuo cognome e le date di nascita e morte?

Maledetto sia quel giorno in cui non ho cestinato il bigliettino sul quale Riccardo aveva scritto il suo numero. Da quel momento in poi, nulla è stato più come prima.

Mentre aprono il loculo vorrei gridare di no, no, non dovete farmi questo. Stanno infatti seppellendo parte di me. No, vi prego...


La gente attorno a me continua ad andarsene, l'ultimo addio è stato dato. Chissà se notano quanto sto soffrendo.

In verità non piango nemmeno, devo sembrare di sasso ai loro occhi. E chissà se sanno la verità, che io mio marito l'ho tradito; loro che lo stimavano tantissimo, questa folla è composta dai suoi pazienti e da persone che gli devono la vita.

Se c'è una cosa che mio marito ha lasciato dietro di sé, be', è stato un bellissimo ricordo collettivo.


Il Principe Azzurro arrivò a MezzanotteWhere stories live. Discover now