Prologo: Ciò che fu

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Tra le montagne, su un'isola chiamata Isola del Ragno, sorgeva una piccola casa, circondata da betulle, le quali iniziavano a spogliarsi delle foglie per via della stagione fredda che si avvicinava. Da quella casa usciva una flebile luce che scaldava e illuminava l'intera abitazione, dentro la quale una madre coccolava la propria figlia su un pagliericcio e il padre si apprestava a ritirare il cavallo nella stalla.

"Mamma, mi racconti una storia?" chiese la bambina con una voce assonnata.

"Certo, tesoro, ma poi dormi." così si sedette accanto alla bambina, che nel frattempo si era messa sotto le coperte in attesa che la madre iniziasse a raccontare la storia promessa.

Si schiarì la voce e iniziò il racconto, nella speranze che la figlia crollasse nel sonno.

"Tanto tempo fa, esattamente dove sorge l'arcipelago in cui viviamo, vi era un'unica grande isola, abitata da ogni tipo di animale, popolo e creatura leggendaria. Regnava la pace grazie ai due dei che tenevano al sicuro ogni creatura vivente sull'isola, dal più elegante grifone al più insignificante verme."

La bambina interruppe la madre chiedendo cosa fosse un grifone.

"Un grifone è una creatura, bella quanto letale, dal corpo di leone e con la testa d'aquila, ma ora lasciami raccontare.

Questi due dei erano rispettivamente un Drago e una Viverna, i quali..."

"Cos'è una viverna, mamma?" chiese la bambina, che sembrava si stesse svegliando anziché addormentarsi.

"È pressoché simile a un drago, ma anziché avere quattro zampe ne ha due, ma ora basta domande, amore."

"Va bene, mamma." rispose la bambina ridacchiando.

"Come stavo dicendo, questi due dei mantenevano la pace nell'isola, dalle minacce esterne e dalle minacce interne. Gli uomini convivevano in armonia con il drago e con la viverna, che li guidavano verso una sempre più evoluzione culturale e morale, portandoli a raggiungere un'elevata comprensione della vita. Grazie a loro, l'uomo riuscì a creare magnifiche costruzioni e compiere grandi imprese, ma come ogni cosa, tutto ha una fine.

Mentre le città erano diventate sempre più grandi e le conquiste della razza umana si facevano sempre più estese portando la distruzione nell'intera isola, cosa che i due dei non videro di buon occhio.

L'uomo, data la sua insaziabile sete di potere, decise di puntare troppo in alto e decise, tramite pratiche di magia, di creare un nuovo dio per soggiogare gli altri due, cosa che portò a una delle catastrofi più grande che le storie e le leggende abbiano mai raccontato.

I due dei s'infuriarono alla vista di quella creatura, la quale iniziò a solcare i celi del loro regno, ma tuttavia lasciarono correre e continuarono il loro lavoro da protettori dell'isola, fino a un certo punto, quando un gruppo di persone, che si facevano chiamare I Figli dell'Idra, portarono il nuovo dio ad attaccare le città umane, seminando distruzione e morte, provocando la reazione degli altri due. Infuriò dunque una lotta contro l'Idra, lotta che portò alla sconfitta del dio e alla distruzione di buona parte dell'isola, causando così una lotto tra il Drago e la Viverna. Difatti, i due dei, maturarono un pensiero differente sul futuro dell'umanità."

"Mamma, com'era fatta l'Idra?"

"Si dice che avesse otto teste, due paia di ali e una coda biforcuta, ma nessuno sa esattamente come fosse fatta.

Dicevo: il Drago cominciò a pensare che la razza umana dovesse scomparire così da poter riportare il resto dell'isola al massimo splendore; la Viverna invece credeva che andasse preservata, ma andasse resa più umile distruggendo tutte le sue creazioni.

Lo scontro durò giorni, poi settimane e infine mesi.

L'isola venne distrutta.

L'umanità dimezzata e privata di tutti le sue creazioni.

le persone sopravvissute si spostarono nelle isole create dalla battaglia, mentre i due dei, si posarono su quelle che oggi vengono chiamate Isole Gemelle. Lì si posarono e lasciarono questo mondo.

Dopo mesi che la terra tremò, era ritornata la pace e le persone capirono che la pace era il dono più importante elargito degli dei e ricominciarono la ricostruzione di un mondo migliore, in onore agli dei cauti."

La bambina, ancora sveglia e per nulla stanca, continuò a fare domande, ma la madre le mise a dormire.

"Ricordati, amore mio: qualsiasi cosa accada nella tua vita, devi cercare la pace, null'altro. È la cosa più importante al mondo la pace."

La baciò sulla fronte e poi la lasciò sola spostandosi nell'altra stanza dove il marito si stava scaldando dopo aver messo il cavallo nella stalla.

"È tutto tranquillo fuori?" chiese la moglie abbracciando il marito.

"Sembrerebbe di sì." rispose lui, baciandola.

Passato l'inverno, quando la figlia aveva raggiunto i cinque anni, ricevettero la visita degli uomini del Re di Isola del Ragno, i quali richiedevano informazioni su un ricercato che stava fuggendo da giorni.

Dopo quella visita passarono altre settimane, quando alla porta bussò un uomo che esigeva il cavallo della famiglia e delle provviste. Quando i genitori negarono le richieste dell'uomo, questo non si fece scrupoli a colpirli a morte, per poi rubare del cibo e il loro cavallo.

L'unica fortuna, fu che la bambina era lontana da casa e che non assiste a quel tragico evento.

Venne poi portata al castello del Re, dove sorgeva un orfanotrofio e dove decise di intraprendere la carriera di mercenario.

È qui che ha inizio la storia, lungo le coste dell'Isola del Ragno, dove un giovane mercenaria ricevette un'offerta improbabile.     

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⏰ Last updated: Nov 15, 2019 ⏰

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