opportunità

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I giorni si susseguivano e Vinland era diventato veloce a parare i colpi, non sopportava il dolore e avrebbe fatto qualsiasi cosa per non provarlo mai, un giorno durante l'allenamento, ricevette così tanti colpi che ebbe lividi in ogni parte del corpo, se ne stava disteso nel letto a piangere per il dolore, fu Ben, il monaco che era come un padre e una madre per lui a dirgli. "Sai, se una cosa non uccide, fortifica".

Come rapito da quelle parole, Vinland disse: "Cosa significa ciò?";

Ben: "Il dolore è un male necessario, fortificherà il tuo corpo rendendolo forte";

Vinland: "Fa male";

Ben: "Adesso fa male, fra un anno un colpo del genere ti parrà un pizzico".

Un maestro d'armi, notando i progressi che il ragazzo conseguiva velocemente, lo chiamò per vedere di cosa fosse capace, il ragazzo prese una spada di legno ma il maestro scoppiò a ridere e disse: "Cosa te ne fai di una spada di legno? Tieni indossa la corazza".

Quando finì di indossare il tutto, si sentiva schiacciato e pesante e disse: "Non posso muovermi";

Maestro d'armi: "Per muoverti, dovrai allenarti a sostenere il peso di un'armatura, capire dove sono le parti mobili e dove sono quelle rigide";

Vinland: "Credo di capire perché le guerre finiscono subito, così combinato nessuno si può muovere".

Il guerriero che addestrava i figli dei nobili scoppiò a ridere e disse: "Sei un ragazzo che dice ciò che pensa, vero? Io sono Maren e ho notato che la tua statura e ottima per il combattimento, mi piacerebbe allenarti";

Gli allenamenti erano estenuanti e a ogni passaggio di stagione i tormenti di Vinland cambiavano, la cotta di maglie ardeva d'estate e gelava d'inverno, i colpi inferti dai nobili spesso andavano a segno e i lividi sul suo corpo presero o creare una vera e propria cartina per una caccia al tesoro.

Si abituò a muoversi con il peso della corazza e poco dopo riuscì a parare tutti gli attacchi dei nobili, sviluppò parti del corpo che non credeva che esistessero, rendendolo ancora più forte nell'utilizzo del Taijustu, Maren lo ammirava, nel ragazzo vedeva un abile guerriero e chiese udienza presso il Gran Maestro Dred, per poter conferire in privato.

Il Gran Maestro del monastero intuendo la possibile richiesta di Maren gli fece pervenire il messaggio che gli accordava il permesso di discutere ma se voleva ciò, lo doveva fare alla presenza di altri monaci, la sera stessa.

Maren si presentò all'ora stabilita nella sala delle udienze.

Gran Maestro Dred: "Buonasera Maren. Cosa volevate chiedermi?";

Maren: "Sono qui per chiedervi di poter portare con me Vinland";

Gran Maestro Dred: "E a cosa vi serve?";

Maren: "Oltre a essere un maestro d'armi, faccio parte di un gruppo di cacciatori di mostri e vorrei che Vinland diventasse uno di noi";

Gran Maestro Dred: "Non sono la persona giusta a cui chiedere il permesso. Io l'ho ospitato in tenera età con sua madre, prima che essa spirasse";

Maren: "E a chi posso chiedere?";

Gran Maestro Dred: "A chi gli ha fatto da padre e madre per tutti questi anni, il monaco Ben".

Il monaco si fece avanti tremante, non avrebbe voluto parlare, era bloccato dai sentimenti, aveva cresciuto il ragazzo per prepararlo alla vita fuori dal monastero ma non credeva che quel giorno sarebbe arrivato in così breve tempo. Si fece coraggio e disse: "Le ultime volontà della madre furono molto specifiche. Volevano che il ragazzo stesse bene e potesse viaggiare per vedere tutta Tandora";

Maren: "Il mio gruppo lo addestrerà a sopravvivere a uno scontro con un mostro. Dovrà viaggiare";

Monaco Ben: "Come faccio a sapere che starà bene";

Maren: "Noi cacciatori non siamo soliti far sapere dove ci rechiamo, però al termine di ogni missione potrebbe venire qua e raccontare ai bambini le sue avventure. Così saprai che starà bene";

Monaco Ben: "Lo giuri?";

Maren: "Lo giuro sulla mia vita";

Monaco Ben: "Quando partirete";

Maren: "Domani mattina";

Monaco Ben: "Così presto?";

Maren: "Prima inizia e meglio sarà".

The Chronicles of Tandora VinlandWhere stories live. Discover now