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Quando ero piccola, mettevo le mie braccia nella maglietta e dicevo alle persone che avevo perso le braccia. Riavviavo il videogioco ogni volta che sapevo che stavo per perdere. Dormivo con tutti gli animali di peluche così nessuno di loro si offendeva. Avevo quella penna a quattro colori, e cercavo di spingere i bottoni tutti in una volta. La decisione più difficile era scegliere con quale gioco del Nintendo giocare. Aspettavo dietro una porta per spaventare qualcuno, poi me ne andavo perché ci aveva messo troppo tempo per uscire. Fingevo di dormire, così potevo essere trasportata a letto. Pensavo che la luna seguisse la mia macchina. Guardavo due gocce scivolare sulla finestra e facevo finta fosse una gara. Andavo sul computer solo per usare Paint. L'unica cosa di cui mi dovevo preoccupare era il Tamagotchi. Gli unici "falsi" amici che avevo erano quelli invisibili. Mi sbucciavo le ginocchia che guarivano meglio di un cuore distrutto. Ricordo quando eravamo bambini e non potevamo aspettare di crescere.

AdolescenzaWhere stories live. Discover now