Nota per il lettore

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Anche se, a prima vista, questa apparirà - giustamente - come una semplice raccolta di poesie (e non è detto che non possa esserlo), mi limiterò a spiegare cosa non è.

Non è una raccolta uniforme - ma, piuttosto, un "tentativo".
I 12 componimenti al suo interno, scritti in momenti e stati d'animo estranei gli uni agli altri, non seguono uno stile univoco o una medesima linea di pensiero.

Poi, non è una raccolta ordinata.
Ciascun componimento può essere di origine antecedente o successiva ad altri che, in questa raccolta, lo precedono o lo seguono in ordine di senso, più che cronologico.

Non è, infine, una raccolta sensata.
Abbiamo appena detto che i componimenti sono stati ordinati in ordine di senso; ma quale potrebbe mai essere il "senso" giusto?

Ipotizzando un ciclo di emozioni che si susseguono nel tempo, passando dalla scoperta della malinconia all'abbattimento e alla rinascita disillusa, ai guizzi di speranza e nuove partenze, il "senso" suggerito dall'indice, con una consapevolezza che aumenta in crescendo, è solo una proposta. Ma il lettore sarà certamente più savio nell'atto di sfogliare e ordinare i componimenti secondo le proprie sensazioni, e dunque il proprio senso.

A tale scopo, già nei titoli sono presenti piccoli indizi di contenuto. Questi indizi non sono espressi unicamente in forma testuale, ma sono declinati anche in forma di spazi, sospensioni e simboli.

Se, dunque, questa raccolta di poesie (un po' anomala) saprà aiutare il lettore a riconoscere le proprie emozioni, chiamandole per nome (o per metafore, svelandole a se stesse), il suo scopo potrà dirsi raggiunto.

@mcfolino

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