1. Ninna Nanna

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Eccomi qui, tutto solo... Tu sei di nuovo partito per quei tuoi viaggi oltre oceano e io, come al solito, sono bloccato qui, in questa casa schifosamente enorme!

Perché devi sempre partire con quel tuo sorriso da ebete sulla faccia?! Perché mi illudi dicendomi che tornerai presto e poi stai fuori per mesi?!

Ogni santo giorno sono costretto a pulire, anzi, sai che c'è? Non lo faccio! Mi scoccia! E poi perché dovrei pulire? Tanto tu non ci sei mai, io sto bene così come sto, che me ne importa di pulire una casa che non è nemmeno mia! Basta! Non pulirò nulla! Nemmeno la mia camera! Se vuoi una casa pulita non partire e puliscitela da solo!

Mi sono rotto le palle! Tu parti sempre, troppo spesso! Perché mi hai preso con te se poi non passiamo mai del tempo insieme?! Sono sicuro che se me ne andassi non te ne accorgeresti nemmeno, e scommetto che quando te accorgerai comincerai a fare salti dalla gioia perché non dovrai più sopportare un ragazzino pestifero come me!

Spiegami: come mai stai sempre in giro per i mari o con quei due idioti invece che passare del tempo con me?! Lo vorrei proprio sapere. A questo punto preferivo restarmene da quel fissato di musica classica di Austria, almeno sarei rimasto con mio fratello e con quella bellissima ragazza che è Ungheria.

Ed eccoti, dopo mesi e mesi che hai passato chissà dove, a fare chissà cosa, e a divertirti con chissà chi; anzi, so benissimo con chi sei stato, con quei due idioti dei tuoi amici andando in giro a cercar donne! Mente io sto qui che ti aspetto. Per non parlare che quando torni sei sempre tutto sporco e pieno di ferite, e a chi tocca curartele? A me! Mi hai portato a casa tua solo per farti da piccola infermierina!

Ora non ridi più, eh! Parti e torni sempre con quel sorriso da imbranato, e ora ti contorci perché ti sto tamponando le ferite con ovatta e disinfettante. Come sono felice, se n'è andato da quella tua stupidissima faccia, quel tuo maledetto sorriso! Spero proprio che non ritorni per un bel po'!

Ma ovviamente non mi vuoi dare neanche una soddisfazione, ho appena finito di medicarti e lo hai di nuovo sul tuo volto. Merda! Ora mi hai chiesto di aiutarti a spogliarti per poi fare una doccia. Ma spogliati da solo! Hai due cazzo di mani, e non sono ferite! Puoi fartelo benissimo da solo! Ma no! Devo sempre farti tutto io!

Finalmente la giornata è terminata! Ora posso dormire, mi levo quello stupido vestitino rosa che mi ritrovo (Chissà chi è lo stupido stronzo che me l'ha fatto indossare) e mi metto la mia veste da notte bianca, per poi potermi stdraiare a letto, ma non faccio in tempo a mettermi sotto le coperte che la porta si apre e una luce chiara invade la stanza scura, mostrando una sagoma molto famigliare e che mi fa incazzare ogni singola volta... Mi vieni vicino e mi chiedi se puoi fermarti a dormire insieme a me, come tutte le volte, ma non mi dai mai il tempo di risponderti, con un sonoro "No! Vaffanculo!" che già sei sotto le coperte e mi stringi tra le tue braccia rivolgendomi quel tuo bellissimo, ma anche idiota e snervante, sorriso che solo tu sai fare.

Passano pochi minuti e già ti sei addormentato stringendomi a te, e io mi sento soffocare, tanto che devo darti dei calci per spingerti via. Ad ogni calcio che ti arriva ti lamenti per il fastidio, mai perché ti faccio male; e ogni volta non posso fare a meno di provare disprezzo per te. Ti lamenti così poco quando ti faccio del male e non riesco nemmeno ad immaginarmi quanto hai sofferto per quelle ferite che ti procuri in giro... Soprattutto quelle più profonde...

E piano piano comincio a vederti sfocato, non perché ho sonno, ma per le lacrime... Prima ho detto un sacco di cose cattive nei tuoi confronti, ma in realtà non le penso minimamente; se le dico è solo perché tu mi tratti come un bambino e non come una Nazione. Io voglio seguirti in quei viaggi, voglio starti accanto, ma tu mi lasci sempre qui e non fai altro che rivolgermi quel sorriso, facendomelo odiare come non ho mai odiato niente e nessuno.

Solo noi dueWhere stories live. Discover now