That misterious man

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Dean era appena arrivato a Jacksonville, in Florida, e aveva appena trovato l'indirizzo del suo appartamento.

Si sistemò e si fece una doccia, mentre pensava a come sarebbe stato il nuovo ufficio dove aveva fatto richiesta di essere trasferito.

Era ormai da tempo che faceva quel mestiere e ormai era uno dei più abili uomini d'affari della sua generazione, quindi non era molto preoccupato del lavoro in sè, quanto dei nuovi colleghi: cosa avrebbero pensato di lui? Un abile uomo di successo sbucato dal nulla proveniente da una città quasi sconosciuta. Sperava almeno che il suo nuovo capo sarebbe stato diverso dal precedente.

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Il giorno successivo Dean si presentò al lavoro vestito come sempre con un abito elegante e subito attirò su di sè l'attenzione di una donna che si trovava seduta proprio alla scrivania accanto alla sua.

《Buongiorno, lei deve essere Dean Winchester, giusto?》

《Esatto. Lei invece è...?》

《Katherine Wilson, ma può chiamarmi Kate.》

Dean si sedette alla sua nuova scrivania e appoggiò la valigetta. Si ricordò della prima volta che aveva fatto quel gesto, sentendosi un agente segreto che trasporta chissà quale bene prezioso in una valigetta ammanettata al polso. Aprì la valigetta e tirò fuori i documenti.

"Altro che agente segreto, solo scartoffie."

Si mise al lavoro e dopo qualche ora la donna seduta nella scrivania accanto alla sua gli parlò: 《Che stanchezza eh, tutte queste scartoffie!》

Dean voltò la testa e la guardò:《Già, dopo un po'diventano veramente noiose.》

Lei pensò che aveva proprio degli occhi stupendi, di un verde che non aveva mai visto.

Senza alcun preavviso e praticamente senza accorgersene Kate domandò a Dean:《Che fai stasera?》

Dean rimase per un momento di sasso, poi, una volta realizzato il significato di quella frase, rispose:《Veramente sono occupato e, comunque, non sono interessato.》

Kate ci rimase un po' male ma tornò al lavoro senza fare una piega.

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Quella sera Dean non aveva nulla da fare in realtà, ma non voleva avere nulla a che vedere con le relazioni in quel momento. Decise che non voleva far soffrire la sua collega, quindi non le avrebbe dato false speranze in alcun modo.

Andò a dormire e fece un incubo, si svegliò di soprassalto con il fiatone e andò a lavarsi la faccia.

"Non di nuovo per favore."

Sapeva che non sarebbe servito, sapeva che gli incubi sarebbero rimasti.

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Passarono alcune settimane, e Kate non provò più a chiedere a Dean di uscire. Tuttavia si chiedeva come mai non fosse mai in compagnia e vivesse così da solo. Per quel che sapeva non aveva nessun parente stretto a eccezione di suo fratello con cui lo sentiva parlare al telefono a volte. Ma neanche una ragazza, un ragazzo, neppure amanti occasionali. Andava sempre via da lavoro tardi, andava a casa e non usciva praticamente mai se non per comprare da mangiare o altri beni di prima necessità.

Si chiedeva se stesse bene. Aveva sempre uno sguardo profondo, indubbiamente bellissimo, ma sempre così distante. Come se avesse smesso di vivere tempo prima.

Un giorno Kate si decise, e gli chiese:《Dean, che cosa ti rende così distante dal mondo?》

Dean in quel momento avrebbe voluto risponderle sinceramente, perché era da tempo che non parlava, veramente, con nessuno.

Suit - One Shot Destiel AU ItaWhere stories live. Discover now