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Le 4, Milano
Mi giro nel letto
Mi giro e rigiro
Non dormo, ti penso...


Maledetti sogni che si interrompono a metà, e ti lasciano la sensazione di aver sbagliato per l'ennesima volta luogo e tempo. Maledetti soprattutto quelli che ti fanno svegliare a notte fonda. Sembra che lo facciano apposta. Sembra che lo sappiano, che poi non ti riaddormenti più, e ti lasciano lì inerme, a combattere contro i tuoi demoni.
È quello che sto facendo stanotte, in questa camera d'hotel, in questa città che non è la mia.
In questo letto troppo grande, che profuma di pulito e invece dovrebbe profumare di te, di noi.



Le 4, Milano
Una stanza in silenzio
Mi giro e rigiro
Non dormo, ti sento

Sai, a volte ho la sensazione che tu sia ancora qui, accanto a me. Hai presente quelle persone che dopo l'amputazione di un arto dicono di continuare a sentirlo? Questo sei tu per me. Quella parte che non c'è più, eppure continua ad esserci. E a fare male. Eppure quante volte, guardando nei tuoi occhi marroni, accarezzando il tuo viso stanco, passando le dita tra i tuoi capelli indomabili, ho pensato che neanche il dolore più grande potesse scalfirmi. E invece. Invece stanotte mi ritrovo senza di te in questo letto vuoto, in questa stanza troppo silenziosa, dopo l'ennesimo concerto, e, anche se il mio corpo e la mia testa mi implorano di riposare, continuo a girarmi e rigirarmi sotto le coperte, chiedendomi dove sei...


Chissà se mi pensi
Chissà se sei sveglio e mi cerchi
Vorrei dormire ma
Impazzisco se non ti scrivo


Adesso lo faccio. Adesso prendo quel telefono e te lo chiedo, come stai. Se stai dormendo o se invece come me stanotte non ci riesci. Ho bisogno di sentire la tua voce. Ne ho bisogno più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ma come si colma questa mancanza straziante? Come si affronta il vuoto? Come ci si salva?


Mi giro e rigiro
Ma non trovo pace
Sarà destino
Pensarti fino a quando non ti sentirò
Vicino, vicino
In un letto vuoto
Prende vita il ricordo
Che sa essere vivo
Io ti sento vicino

Ti ricordi quella sera? Eravamo a Roma, un temporale si era appena abbattuto sulla città cogliendoci di sorpresa, e guardandoti negli occhi ti dissi che avevo paura di perderti. Era la prima volta. "Io sono sempre con te" mi rispondesti, sfoggiando un sorriso sfrontato. E da allora non c'è stato un momento in cui non ti abbia sentito vicino, anche quando non c'eri. Come stanotte, che riesco quasi a sentirti, qui alla mia sinistra, in questa parte di letto che dovrebbe essere tua. Che dovresti occupare con i tuoi sbuffi perché tiro la coperta, con le tue mani che cercano le mie, e con i tuoi sogni scomposti.



Le 4, Milano
Dov'è il tuo profumo?
Non so cosa sento
Ma sei nei pensieri

Chissà dove sei, amore mio. Chissà se almeno tu riesci a dormire.
Mi manchi. Mi mancano i tuoi abbracci, e il tuo profumo. Mi mancano le tue braccia strette intorno a me. Mi manca fonderci. Tutto si confonde, stanotte, tra queste lenzuola ruvide. Ma non noi due.
Lacrime nuove bagnano il mio cuscino e i miei occhi stanchi. Vorrei trovare un appiglio, un pensiero in cui perdermi. Ma nei miei pensieri ci sei solo tu. Non so porre rimedio a tutto questo, non so trovare un senso al mio dolore. Vorrei solo poter tornare indietro, e averti di nuovo.



Chissà se mi pensi
Chissà se sei sveglio e mi cerchi
Vorrei dormire ma
Impazzisco se non ti scrivo

Fisso lo schermo del cellulare.
Scrivo e cancello, riscrivo e cancello la stessa frase da cinque minuti.
Se solo avessi le parole adatte, quelle che non ti spaventino, quelle che ti facciano sentire al sicuro...
Non lo so dove sei, non lo so se anche tu stanotte mi pensi. Voglio immaginarti al sicuro, mentre con le labbra socchiuse sfiori il cuscino e tra le ciglia lunghe trattieni i sogni più belli.


Mi giro e rigiro
In un letto vuoto
Sarà destino
Pensarti fino a quando non ti sentirò
Vicino, vicino
In un letto vuoto
Prende vita il ricordo
Che sa essere vivo,
Io ti sento vicino

Chissà se è vero quello che dicono, e cioè che con il tempo tutto passa. Chissà se smetterò, un giorno, di ricordare i nostri momenti, le sconfitte e le vittorie, le risate che ti scoppiavano sul viso. Chissà se diventeranno solo un'immagine lontana le sere d'estate, le stelle, le canzoni, le mani strette, le sigarette condivise. Se prima o poi mi guarderò intorno, e non trovarti accanto sarà una cosa naturale. Se smetterò di voltarmi ogni volta che sento il tuo nome, o di piangere quando alla radio passa la nostra canzone. Se smetterai di farti sentire dentro, o se invece è vero quello che mi hai detto e dovrò portarti con me per sempre.


Le 4, Milano
Lo dico davvero
Non sai quanto vorrei
Averti addosso

Fisso il vuoto al mio fianco, e ti immagino qui. Immagino il tuo sorriso leggero, i tuoi occhi selvaggi e stanchi, la tua mano dietro la mia nuca. Chiudo gli occhi provando a fermarti, a trattenerti. E non ho il coraggio di riaprirli perché non voglio vederti svanire. Come la colmo, questa mancanza? Come la freno, la voglia di fare l'amore con te?


Mi giro e rigiro
In un letto vuoto
Sarà destino
Pensarti fino a quando non ti sentirò
Vicino, vicino
In un letto vuoto
Prende vita il ricordo
Che sa essere vivo, io ti sento vicino


Vorrei essere in grado di cancellare gli errori. Chiamarti a notte fonda e dirti semplicemente "Vieni, vieni qui". E sapere che non riderai di me, che non mi maledirai.

Invece scrivo una canzone. Che è tutto quello che so fare.

Le 4 MilanoWhere stories live. Discover now