Ha qualcosa che non va

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Quella ragazza era troppo gentile per i loro gusti.
Era troppo gentile per i gusti di tutti, in realtà.
Qualcosa le avrebbe fatto male prima o poi... o qualcuno.

Era inteligente, si capiva dal suo sguardo.
Era stata inteligente fin dalla nascita.
Da piccola andava sempre a scuola, non mancava neanche un giorno ed era la prima della classe.
Sempre simpatica e disponibile, ma sapeva che c'era qualcosa che le mancava. Qualcosa che le altre bambine avevano.
Forse erano i lunghi boccoli biondi o il sorriso senza apparecchio oppure ancora la pelle liscia e senza imperfezioni...

Aveva il grembiule decorado di stelle nere disegnate a mano.
Suo padre quando venne a scoprire che aveva anche solo osato "rovinare" la tunica bianca, si era imbestialito cosí tanto che non le rivolse la parola per piú di tre giorni interi.

Quando le fu ordinato di iscriversi ad una Scuola Superiore di alto livello, obbedí subito, un pó perché, come dire,naturlmente dotata e u pó perché sicura di trovare nuove amiche.

Avrebbe anche potuto dimostrare un' intelligenza brillante, Anna, se solo qualcuno gliene avesse dato l'opportunità, ma già da tempo aveva capito che dimenticare la testa fra le nuvole le avrebbe reso la vita molto piú semplice.

In questo momento due completi sconosciuti erano appena entrati dentro casa sua.

Guardate bene, i bicchieri si muovono...
I tuoni erano cosí forti da far tremare i vetri ed i soliti vecchi soprammobili.

E se i Due le avessero fatto del male?
Gli essere umani, in fondo, non sono cattivi. Si lasciano solo entusiasmare dalle novità, e allora, magari, decidono di indossare abiti militari e sparare a qualcuno, o ancora di indossare lenzuola bianche e linciare qualcun altro, o ancora di indossare jeans stinti e suonare la chitarra, davanti a qualcun altro ancora.

É facile comprendere le vicende umane se si tiene conto che gran parte dei trionfi e delle tragedie della storia non sono causati da uomini irrimediabilmente buoni o cattivi, ma da uomini che sono irrimediabilmente umani.

I ragazzi si sedettero ad un tavolo di cristallo in sala da pranzo.

-volete, per caso, che vi porti qualcosa? Chiese gentilmente la ragazza castana.

Contemporaneamente i due amici risposero.

-Acqua.

Giorgio, a differenza di Cico, scosse la testa gentilmente, rimanendo un pó sbalordito dalla schiettezza mista ad un pizzico di maleducazione del ragazzo.

Anna sorrise. Come al solito. Smetterà mai di farlo?

Se lo stavano chiedendo anche i due ragazzi, mentre su guardavano intorno curiosi.

Spazio Autrice
Si, potevi fare sicuramente di meglio peró CEH CEH >///<

non sono ancora convinta se continuare la storia oppure no... :)
grazie mille per tutti quelli che hanno commentato e votato lo scorso capitolo, davvero GRAZIE <3
scusate per i soliti errori grammaticali e blah blah blah

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