Capitolo 3

27 1 6
                                    

Sobbalzai e chiusi di scatto il diario, il ragazzo che mi aveva accolto al mio risveglio si era avvicinato senza che io me ne rendessi conto. Aprii la bocca per rispondere prima di richiuderla nuovamente. Potevo davvero raccontare ciò che mi era successo ad un ragazzo appena conosciuto? No, non ancora, dovevo prima capire in che situazione mi trovassi.

-Non ti ho ancora sentita parlare da quando sei qui. Perché non mi racconti cosa è successo prima che arrivassi?

-Non qui, non in questo momento- sussurrai

La sua espressione si fece sempre più curiosa ma, senza aggiungere nient'altro, annuì per poi tornare a fare ciò che stava facendo in precedenza.

Una volta che tutti i medici lasciarono la stanza, si avvicinò nuovamente e si sedette sul bordo del letto.

- Ora potresti raccontarmi cosa è successo?

-Ad essere sincera non ne sono sicura neanch'io- dissi prima di passargli il diario

Una volta lette le ultime pagine mi guardò nuovamente, ma chissà perché non sembrava poi tanto sorpreso.

-I tuoi genitori erano con te?

Spalancai gli occhi venendo investita da ricordi lontani che avevo sempre cercato di allontanare.

- Tutto bene?- chiese lui scuotendomi per una spalla

Cercai di raccontargli brevemente la mia storia: non sapevo per quale motivo, ma avevo capito di potermi fidare di lui. Non appena ebbi finito mi guardò dispiaciuto, ma evitò di dire le solite frasi di circostanza, cosa che al tempo apprezzai molto.

- Noi non ci siamo ancora presentati! Come ti chiami? - disse recuperando il sorriso

- Diana, Diana Less. Tu?

-Alexander Green, ma gli amici mi chiamano Alex.

A quel punto un medico entrò nella stanza e tese una cartella ad Alexander che dopo averla studiata velocemente si voltò sorridendomi.

- Dai controlli non risulta nulla di negativo. Tra poco sarai libera di andare, ma prima dobbiamo trovare qualcuno che possa farti visitare la città.

- Aspetta, prima che vada, puoi spiegarmi cosa sta succedendo?

- Oh sì, certo. Ehmm.. da dove comincio? È un argomento abbastanza strano e lungo da spiegare..

Incrociai le braccia in attesa.

-So che può sembrare tutta un'invenzione ma.. In questo momento ci troviamo in una città sotterranea: è l'unico posto sicuro in questo periodo. - si interruppe ma con un cenno della testa lo spronai a continuare

- Ok, non prendermi per pazzo, l'evento che gli antichi avevano predetto è arrivato e se non facciamo qualcosa, il Mondo come noi lo conosciamo è vicino alla fine.

La figlia della Terra - Il risveglioWhere stories live. Discover now