Figlio

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figlio mio,
sono qui a scriverti e non so come la prenderai. Tu cerchi di dimenticarmi, ma io non posso farlo: perché un figlio è una parte di te e tu sarai per sempre la mia. neanche la morte potrà spezzare questo legame. La mia vita è stata una continua salita, ma non cerco scuse. voglio raccontarti la vera storia di una donna che ha sbagliato, si, ma solo per amore. A ventidue anni - l'età che tu hai ora - sono diventata agente di polizia nei servizi segreti ed ho lavorato a migliaia di chilometri da Roma, girando in lungo e in largo la penisola. Ancora non capivo quello che mi aspettava e ho creduto ad un mondo che mi è crollato addosso come un castello di carte. Avevo una casa di 140 metri quadrati in una città molto bella. Lì ho incontrato tuo padre: nel giro di un anno ci siamo sposati e sei nato tu. Quando ti ho visto - dopo una nottata in travaglio - eri bellissimo, ma per un piccolo problema ti hanno allontanato da me portandoti in terapia intensiva.  Ci hanno separato per la prima volta, ma mai avrei pensato che sarebbe accaduto di nuovo. Sono stati giorni lunghi ad attendere fuori un vetro nell'attesa di allattarti. Ma alla fine sono passati e tu sei tornato a casa con noi. Due anni sono trascorsi veloci, come una discesa in bicicletta, e poi è successo l'irreparabile. Sono stata accusata ingiustamente di aver falsificato delle prove che hanno causato la morte di un artificiere, collega di corso. Sono caduta in un baratro, nel quale ho cercato in tutti i modi di non trascinarvi. La condanna è arrivata, come il carcere, fortunatamente militare. Con me avevo solo una nostra foto dentro la Bibbia e non c'era istante che non la guardassi. Mi mancavate come l'aria: purtroppo tuo padre non mi ha creduto. Le prove - costruite ad arte - erano tutte contro di me.  così ti hanno raccontato che ero morta. Sei cresciuto con un'altra donna che ti ha amato, tuttavia credimi tesoro nessuno potrà mai amarti come ti ho amato io. I nove mesi di gravidanza sono stati difficili: ho rischiato di perderti, ma ho lottato - anzi abbiamo lottato - fino al parto, dove ho rischiato di morire e forse sarebbe stato tutto più facile. Ho sempre nell'olfatto il tuo sapore, davanti agli occhi il tuo sorriso e sulla pelle il ricordo dei tuoi abbracci, quando sfinito ti addormentavi dopo aver mangiato al seno. Sono stati mesi faticosi, avevi sempre fame, ma bellissimi: eravamo una cosa sola, io e te. Tutto questo non mi ha fatto impazzire ed ora mi fa gridare a te. Quando hai scoperto che io c'ero sei venuto alla casa circondariale: hai i miei stessi occhi ed è per questo che anche tu ti ci sei specchiato.  Sono stata 19 anni in carcere per un reato che non ho mai commesso. Ora hanno trovato le prove ed io sono stata riabilitata. Non credevo potesse esserci una nuova vita: Dio me l'ha concessa e io non voglio più mentire. Il mio collega è stato ucciso dal suo gregario perché aveva scoperto dei traffici illeciti nella sezione. Io che avevo preso parte all'ultimo servizio con lui sono stata scelta come agnello sacrificale. Ho perso tutto, anche te. La donna che ti ha cresciuto era d'accordo con loro: avevano pianificato tutto. Credevano mi suicidassi: è vero c'ho pensato, ma non l'ho fatto solo per te, il fatto che ti ci fossi mi ha mandato avanti. Ho lottato ogni giorno contro l'apatia e ho cercato di trasformare il dolore e la rabbia in amore. Ho lavorato, ho scritto ed ora sono qui a chiederti di abbracciarti perché mi sei mancato troppo. Non ho visto i tuoi progressi a scuola, all'università, le tue cadute ed i tuoi successi: non si può tornare indietro, solo camminare avanti.  Cerca di buttare fuori l'odio che logora la mente ed uccide il buono. È il bene che deve vincere, e la vita deve essere protetta e difesa. Non siamo noi a dover giudicare: davanti a Dio ognuno porterà ciò che ha fatto. Tu mi odi perché io sono il passato che non potrà tornare, ma abbiamo un presente da vivere. Non sei più il mio cucciolo, sei un uomo.
Ho bisogno di te, perdonami se non ho lottato allora: ma lo farò ora. Sono qui per te. Siamo una cosa sola: tu lo sai...

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