LA TEMPESTA

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Era una notte senza luna, a illuminare i contorni delle forme sinuose di Susi ci pensavano i bagliori dei lampi di un fortissimo temporale. Erano passati tre mesi da quando Jack la conobbe, accadde nel mese di agosto davanti a un falò, la portò con sé la sorella del suo migliore amico e ne rimase folgorato appena la vide. Parlarono parecchio quella notte e tra i sorsi di birra, dati appoggiando le labbra sulla stessa bottiglia, scoprirono di avere molte cose in comune e non si vergognarono nemmeno di essere entrati in un rapporto che, almeno per Jack, era basato sul sesso.

Ma non voglio annoiarvi troppo parlando dei loro incontri e amplessi precedenti, torniamo alla notte del temporale, la notte in cui i lampi fecero notare a Jack, per la prima volta, come fossero belli i capelli di Susi. Quei sottilissimi fili ramati non sono mai riusciti ad attirare la sua attenzione così da quando l'ha conosciuta, ha sempre apprezzato il loro colore ma mai amato e solo in quel momento non riuscì a trattenersi dal farsi avvolgere le proprie dita da essi.

Susi, appena si sentì sfiorare i capelli, si girò verso Jack e si ritrovarono uno difronte all'altra. Finalmente lui notò il colore delle sue labbra carnose che richiamava quello dei capelli, lei, sentendosi osservata, si svegliò, lo guardò con tenerezza e poi gli diede un bacio.

Ci volle un attimo per ritrovarsi avvinghiati e nudi, per sincronizzare i propri respiri e che i loro corpi iniziassero a muoversi a ritmo con i tuoni, ma Jack impiegò tre mesi per notare come fosse soffice la sua pelle e sodi i suoi seni. La guardò negli occhi e si accorse che più lei si avvicinava al picco del piacere e più i suoi occhi castani sfumavano sul verde; quella notte, alla vista di Jack, Susi si trasformò in una dea dalla quale non bisognava più prendere, ma dare!

Si impegnò tantissimo affinché lei, e solo lei, potesse godere dei piaceri di quell'unione, alla quale sembrava essersi unita anche la natura, e quando arrivò la fine la sua dea gemette come mai prima d'ora.

Il giorno dopo, Jack, si incontrò con i suoi amici e, come di consuetudine, riferì nei minimi dettagli ciò che accadde la sera precedente, ma c'era una differenza importantissima nel suo racconto con quelli precedenti: non parlava di sé o delle sue prodezze, ma della sensazione di essere stato travolto da una magia, da qualcosa di mistico che non riusciva a spiegarsi e di come la dolcezza e la delicatezza la fecero venire più dei virili amplessi precedenti.

Dopo aver ascoltato la vicenda i suoi amici scoppiarono a ridere, tra una grassa risata e l'altra gli fecero notare che stava parlando come una stupida donnina che crede nelle favole, ciò che è peggio gli insinuarono un dubbio, molto probabilmente avrà finto perché durante quel rapporto avrà fatto veramente pena.

Jack non riuscì a smettere di pensare alle parole dei suoi amici, tutto ciò lo portò a freddarsi nei confronti di Susi che alla fine si allontanò per sempre da lui. Quando per caso, si ritrovavano nello stesso luogo, nella stessa festa, sulla stessa strada lui si allontanava, la guardava con disprezzo e poi spariva. Poverino, chissà come avrebbe reagito se avesse saputo che la magia che lo investì quella notte si chiama amore e che quel gemito di Susi fu l'unico sincero dopo tre mesi di sesso.

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⏰ Last updated: Sep 14, 2019 ⏰

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Prendere o dare?Where stories live. Discover now