Parte 1

7.8K 262 57
                                    

La luce che penetra dalla finestra mi sveglia.
Non riuscendo più a dormire mi alzo, vado in bagno e mi guardo allo specchio.
Ho un asppetto spaventoso.
I miei capelli castani tutti spettinati e gli occhi verdi sono rossi per colpa del poco riposo. Mi sciacquo il viso, mi lavo i denti, mi lego i capelli in una coda alta e torno in camera a cambiarmi.

Scendo le scale della grande Stark Tower e non sento nessun rumore. Nessuno che litiga. Solo un insolito silenzio. Metà degli Avengers sono andati via la settimana scorsa, la situazione era ingestibile e mio zio Tony li ha cacciati. Solo una settimana e mi mancano tantissimo.
Arrivo in cucina e vedo un bigliettino da parte di mio zio, lo prendo in mano e leggo il contenuto.

"Buongiorno! oggi ho una commissione molto importante da fare nel Queens. Tornerò per l'ora di cena.
Un bacio,
Da tuo zio Tony."

Poso il biglietto.
Cosa deve fare zio Tony nel Queens? Non è un quartiere che frequenta.
Non sto a pensarci molto e mi preparo la colazione. Per fortuna oggi è sabato e posso rilassarmi un po'. Le ultime parole famose, perché appena mi giro con la mia tazza di caffè fumante in mano, mi ritrovo Nick Fury a fissarmi appoggiato allo stipite della porta.
<Buongiorno, Tessa.>
Dallo spavento quasi mi rovescio la tazza di caffè addosso.
<Buongiorno anche a te...>
Appoggio la tazza sul tavolo e mi siedo.
Nick mi fissa ancora. Faccio un grande respiro ed inizio a parlare.
< Senti... lo so che non sto svolgendo bene il mio lavoro con gli Avengers, ma->
< Non sono qui per farti una ramanzina.>
Mi interrompe e io spalanco gli occhi stupita.
< Davvero? Pensavo fossi qui per dirmi che sto facendo un lavoro da cani...>
Dico per poi bermi un sorso di caffè.
< So quanto può essere difficile tenere unita una squadra di supereroi.>
Finisco il caffè mentre penso ancora al compito che proprio Nick quattro anni fa mi aveva affidato.
<Ricordi il perché ti avevo scelta?>

Flashback (4 anni fa circa)
Era una domenica normalissima. Io e la mia famiglia stavamo grigliando per festeggiare il terzo compleanno di mio fratello Matteo.
Poco dopo che mio fratello aveva scartato i regali, una decina di uomini armati entrarono nel giardino di casa mia. Non sapendo cosa fare toccai il mio orologio due volte con la mano destra e uscì un guanto creato da mio zio Tony per difendermi solo in caso di emergenza.
Lo puntai contro gli intrusi.
< Cosa volete?> chiese mio padre.
Uno di loro rispose: < Non vogliamo farvi del male... Stiamo cercando Tessa Stark. Nick Fury vuole parlare con lei.>
Abbassai la mano e feci un passo verso l'agente che aveva parlato.
< Sono io Tessa Stark.>
Feci un altro passo.
< Chi è Nick Fury? Cosa vuole da me?>
Improvvisamente un uomo alto, vestito tutto di nero con un occhio bendato si diresse verso di me.
< Sono io Nick Fury e ho un compito per te.>
Rimasi scioccata, un compito per me?
Ma se avevo quasi 12 anni... cosa volevano dei federali americani da me?
< Un compito per me? Penso abbiate sbagliato persona...>
L'uomo continuava a fissarmi senza batter ciglio.
< Non sei la nipote di Anthony Edward Stark?>
Sentendo quel nome mi si gelò il sangue. Speravo non gli fosse successo niente di grave e che non si fosse messo in e guai.
<Si... Sono io.>
Dissi continuando a guardarlo.
< E allora sei esattamente la persona che stavamo cercando>
Disse ai suoi uomini di abbassare le armi e io rischiacciai il guanto facendolo tornare un orologio.
< Cosa volete da mia figlia? >
Chiese mio padre preoccupato.
< Abbiamo bisogno di lei, è l'unica che può aiutare suo zio> rispose Fury.
< E a far cosa? È solo una ragazzina... come potrebbe aiutare mio fratello miliardario che attualmente si trova dall'altra parte del mondo?>
Chiese mio padre difensivo.
Nick Fury ignorò mio padre e si diresse verso di me scrutandomi da capo a piedi, come se mi stesse analizzando.
< Ti stiamo osservando da molto...> fece una pausa e si guardò attorno <Sei l'unica che può cambiare il comportamento arrogante di tuo zio Anthony Stark ... Possiamo parlarne in un posto appartato? Devo parlare con la ragazza da solo> chiese Fury.
Così lo condussi in cucina e da una valigetta tirò fuori una pila di fogli e una penna nera.
Lo guardai interrogativa, non stavo ancora capendo.
< Allora... Come ti ho già detto sono Nick Fury e sono il capo dello S.H.I.E.L.D. un'agenzia fittizia dedita al mantenimento della pace e di spionaggio in un mondo popolato da supereroi e altri esseri con poteri sovrumani. Vogliamo creare una squadra di supereroi, si chiama "il progetto vendicatori". La squadra è composta da Iron-man, nonché tuo zio Anthony Stark, il capitano Steven Rogers, conosciuto anche come Captain America, Vedova Nera, che sarebbe Natasha Romanoff, Clint Barton, noto come Occhio di Falco e il dott. Banner, più conosciuto come Hulk. Ma questi supereroi sono difficili da gestire e non penso che se gli agenti gli stessero attorno lavorerebbero efficentemente; ed è qui che entri in gioco tu!>
Disse puntandomi il dito.
< Ti abbiamo osservata, saresti perfetta per loro e sei l'unica che può far ragionare il Sig. Stark.>
Prese in mano i fogli e me li mise davanti con la penna sopra.
< So che può sembrarti strano, ma abbiamo bisogno di te. Se vedono un agente o un esperto non riuscirebbero ad aprirsi, ma se ti vedono potrebbero perfino affezionarsi, aprirsi, sfogarsi... Insomma saresti la loro psicologa personale. Sappiamo che tu sei perfetta per questo incarico perché non ti limiti solo alle apparenze ma vai oltre e questo è un dono che pochi possiedono.>
Rimasi scioccata da quelle parole.
Non mi ero mai sentita così importante per nessuno.
Mi sembrava tutto surreale: poteri sovrumani e supereroi...
Non poteva essere vero!
E anche se fosse vero: come potrei "lavorare" con dei supereroi?
<Allora... Ci stai?>
Non sapevo cosa rispondere, se avessi detto di si mi sarei trasferita a New York, avrei dovuto curare dei supereroi (sempre se fosse tutto vero), avrei cambiato scuola, avrei rivisto mio zio dopo circa 6 anni e non avrei più visto la mia famiglia ogni giorno.
Se avessi risposto no sarei rimasta qui con mille dubbi, domande senza risposta, i sensi di colpa e con i miei compagni di scuola che mi prendono ogni giorno in giro; ma avrei la mia famiglia accanto, anche se con mio padre non vado molto d'accordo.
< So che è una scelta difficile e avrai molte domande, ma devi rispondermi il prima possibile e se accetterai risponderò ad ogni singola domanda a suo tempo>
Guardai dalla finestra che dava in giardino e vidi la mia famiglia.
< Va bene... accetto questo "compito".>
Nick Fury mi fece un largo sorriso.
<Molto bene! Benvenuta nel team degli Avengers. Tra una settimana ti trasferisci a New York da tuo zio. Sono sicuro che sarà molto felice di rivederti, ma prima devi compilare questi fogli.>
Compilati un centinaio di fogli preparai le valige, i miei genitori erano contrari ma era una mia scelta e loro non potevano impedirmelo.
"New York sto arrivando!"
Fine flashback

<Ricordi il perché ti avevo scelta?>
Disse Fury sedendosi di fronte a me.
<Certo che ricordo! Ma non ci sono riuscita... Non dovevi fidarti di una stupida ragazzina di quasi 12 anni. Adesso stanno litigando e metà è andata via dalla Stark Tower...>
Abbasso lo sguardo rassegnata.
< Non arrenderti! Sono sicuro, che anche se ora stanno litigando tu riuscirai a riunirli.>
Sospiro.
Sarà vero? Riuscirò a riunirli?
<Adesso devo andare, ma ricordati che se ti ho scelta per questo compito è perché ero più che sicuro che tu sei adatta. Non arrenderti! Sono sicuro che troverai la soluzione, forse non subito, ma la troverai.>
Si alza dalla sedia, mi da un ultimo sguardo e se ne va, mentre io mi chiedo se sono veramente adatta per questo compito.

***

Hey!
Questo è il primo capitolo, spero vi piaccia.

1/09/2019

La storia di Tessa Stark (Spider-Man)Where stories live. Discover now