CAPITOLO 13

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Così le persone lanciarono pietre contro Iacopo che se ne andò fuggendo come un codardo.
Entrai nel palazzo e trovai Francesco Pazzi e Francesco Salviati, un loro alleato. Erano legati e aspettavano una sentenza.
LORENZO: Potete confessare i vostri peccati.
FRANCESCO P: Quindi non avremo un processo?
LORENZO: Giuliano lo ha avuto?
La sentenza era la loro morte.
Sul palazzo Vecchio vennero impiccati  Pazzi e Salviati e dopo Jacopo.
Giustizia era stata fatta, ma a quale prezzo? Per sedare la rivolta ci vollero tanti giorni.
Dopo la loro sentenza me ne andai per vedere Sara.
Era sdraiata sul letto e stava dormendo. Le diedi un bacio sulla fronte e me ne andai chiudendo la porta dietro di me.
Nella nostra cappella trovai mia madre e Giuliano.
LORENZO: Dovevo dargli ragione. È tutta colpa mia se è morto!
LUCREZIA: Non è colpa tua figlio mio. È colpa dell'avidità di potere delle persone.
Arrivò il medico che mi disse che Sara era sveglia e che chiedeva di me.
Andai da lei correndo e la vidi che mi sorrideva. L'abbracciai e la baciai.
Per fortuna che lei si era salvata. Non sarei riuscito ad andare avanti senza di lei.
LORENZO: Avevo paura di perdervi amore mio. Vi amo Sara!
SARA: Anch'io Lorenzo.
Il giorno dopo di fu il funerale di mio fratello e Sandro ci chiese di andarlo a trovare.
Ci fece vedere un suo dipinto
SANDRO: Rappresenta la rinascita dei Medici e si chiamerà la primavera.
LORENZO: Vi siete superato amico mio!
SARA: È bellissimo Sandro.

Sara Orsini e Lorenzo de Medici Where stories live. Discover now