PREAMBOLO

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Da bambini ponevamo sempre tante domande ai nostri genitori, sovente ad esse seguitava una risposta, più o meno soddisfacente,

ma ad alcune ciò non accadeva.

<<Mamma, chi è la mamma di Dio?>>

<<Mamma, perché non posso giocare con quel bambino?>>

<<Mamma, perché quel signore è seduto per terra con la mano aperta?>>

<<Mamma, perché tutti guardano quella signora con gli stivali per strada?>>

<<Mamma, perché ...>>

E a queste domande si arrossisce da ''adulti'' e, non avendo una risposta si sentenzia:

<<Da grande capirai>>

Cosa dovrebbe capire il nostro caro bambino?

Davvero crescendo capirebbe chi è la mamma di Dio?

Oppure semplicemente si indottrinerà in maniera talmente inconscia da rendere un dogma quel

<<Mamma di Dio>>

E crescendo quel bambino penserà di capire e crederà di pensare,

ma nulla di tutto ciò sarà vero.

I suoi pensieri saranno dettati da frasi altrui, le sue parole saranno dette da altri,

le sue decisioni saranno prese attraverso ideali,

ideali non suoi, s'intende.

Crederà di essere e non di non essere,

perché in fondo lui ''vive'', quindi è.

O almeno crede di vivere.

Perché il senso comune suggerisce che vivere altro non è che: respirare, parlare, lavorare e – inserire qui azioni in movimento –

Mai nessuno però ci insegna a pensare.

Così facendo chi imparerà da solo sarà superiore,

non c'è storia,

anzi sì c'è,

tutti gli uomini che pensavano hanno fatto storia.

Ma si può insegnare a pensare?

Sì.

Non si deve però indurre a pensare ciò che noi pensiamo.

Se non si pensa, come si può raggiungere una propria identità, anzi,

creare, un' identità?

Ma ancora, siete sicuri di star pensando con la vostra testa e non,

con la testa di un altro?

E ammesso che voi crediate di pensare o per grazia, pensate...

Vi ponete delle domande?

E se mai doveste trovare delle domande,

Trovate delle risposte?

E se mai doveste trovare risposte, cercherete soluzioni?

Laddove ci fosse un problema s'intende.

Il problema però è che spesso non si può,

perché?

La nostra amata società, che poco da e tutto toglie.

Ci da libertà ma ci toglie libertà.

Come dite, ho scritto due volte libertà?

E' un errore?

Non vi do risposta, ognuno interpreti quel che vorrà.

Posso dirvi però che amo la scienza,

sapete, quella che cerca di rispondere a tutto in modo oggettivo?

Sì, proprio lei.

Perché se la libertà può essere soggettiva,

così come l'etica, la morale, il pensiero e chissà quante altre cose,

la scienza no, lei è oggettiva. Ci sono dei sedicenti scienziati che inventano cose,

professionisti d'altri tempi che ne prodigano altre, ma sono buffoni e per tanto

non sono degni di attenzione.

Al giorno d'oggi però, sembra che tutti siano dei

buffoni, idioti, decerebrati e inetti, trainati da altri che forse sono degni o che semplicemente, sono stati più furbi, ma rimangono indegni.

Regalando a dei bambini innocenti il sapere del non sapere,

donando loro pensieri senza fondo,

dogmi,

vizi,

sedicenti virtù,

ereditando così, molta più stupidità di quel che generebbero da soli.

E' forse questo un ''homo sapiens''?

Credo che di sapiens nel tempo ci sia rimasto ben poco, subendo la società come se fosse un Terremoto,

magnitudo 10,

e non potendo rispondere a dovere.

Ma è davvero così?

E se quel bambino avesse trovato da sé le risposte non credendo, o almeno, cambiando le idee che da piccolo in maniera benevola han cercato di inculcargli? Quel bambino sarebbe divenuto un adulto pericoloso,

un homo sapiens.

Sono questi i bambini che scrivono la storia.

Onestamente non siamo tutti quei fanciulli, spero che ognuno abbia la propria testa, ma

sarebbe facile dire di iniziar a giocare a fare rivoluzioni da domani. Però son sicuro che se la società cambia,

tutto il mondo

in maniera pacifica cambierà, per tanto

ho avuto un'idea.

Con questa non pretendo di insegnar nulla a nessuno e

non ho la superbia di voler mettere in luce qualcosa che in realtà è splendente quanto il sole in Estate,

solo che si sceglie di tirare dritto come cavalli e di metter i paraocchi adombrando la vista e la mente. Non pretendo che siate d'accordo con me,

non pretendo di cambiare la vostra persona, non pretendo di esser completamente in ragione, vorrei solo una cosa, aprite la vostra mente,

perché altrimenti, saranno altri a farlo per voi.

Non ho vergogna a dirlo,

questo è il mio alter ego, di cose volute e non eseguite,

di altre volute ed eseguite.

Passerò da un argomento all'altro senza preoccuparmene,

affronterò temi seri ed altri stupidi,

a fine lettura potreste pensare che io sia diventato pazzo e dimenticato il genere del libro,

ma va bene così, è questa in fondo la mente di un homo sapiens,

sempre che io lo sia, s'intende.

Tengo a precisare che tutti i personaggi all'interno, sono finzione, pura immaginazione,

quindi non crediate che rappresentino persone reali o miei conoscenti.

Non prendetemi d'esempio, perché io sono io

Voi, spero, siete voi, e se ancora non lo siete...

diventatelo.

Buona Lettura amico/a mio/a 

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