Capitolo II

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Ha sonno. Ha così sonno che potrebbe addormentarsi da un momento all'altro su quel sudicio autobus. Non ne prende uno da almeno vent'anni, se non di più. Ha dormito una cosa come due ore. Il resto del tempo lo ha passato a calcolare inutili equazioni per cercare una stracavolo di soluzione a quello scambio di corpo. Zia May – sì, gli è toccato dormire lì sennò la gente mormora–, ad un certo punto, si è pure spaventata a vederlo gironzolare per casa con quel taccuino in mano, nel cuore della notte; Tony sa di aver fatto la figura del pazzoide. Le ha risposto che è così che fa, quando deve risolvere un problema e che – ci mette la mano sul fuoco, anche suo nipote è così rumoroso. May ha risposto che almeno Peter non sbraita parolacce e insulti al nulla, come fa lui. Touché. Ha dovuto incassare il colpo e, alla fine, se n'è dovuto andare a dormire imponendosi di farlo. Dopotutto ha paura di pochi esseri umani e, una di questi, è proprio zia May. Raccontarle che è nel corpo di Peter non è stato semplice. Non ha fatto altro che urlare, contro il nipote, che dovrebbe smetterla di assecondare i piani del signor Stark – i suoi piani, e Peter, nel suo corpo, ha abbassato la testa mortificato. Gli ha fatto tenerezza, sebbene vedere se stesso in quella posa insicura, lo ha quasi inquietato. Anzi, senza il quasi.Lo ha inquietato e basta. Non si abituerà mai a vedersi in quel Peter mood. Non vuole abituarsi. Devono trovare una soluzione, il prima possibile, o è certo che impazzirà in quel corpo vibrante di ormoni e sensi supersviluppati che non sa gestire.

Pepper, invece, l'ha presa meglio. Oddio, meglio per modo di dire. Tony non si è risparmiato una sonora strigliata da parte della donna – mentre Morgan li guardava come se avesse appena visto un episodio psichedelico di Spongebob – ma almeno ha un rapporto decisamente più paritario, con sua moglie; il che ha reso le cose più semplici. Soprattutto perché Pepper adora Peter e, con lui, è stata decisamente più diplomatica. Lo ha accolto in casa, lo ha lasciato dormire nella stanza degli ospiti e gli ha pure preparato un tè caldo. Così, giusto per lasciare che rilassasse i nervi. Peter, mica Tony. Come se invece lui non ne avesse bisogno. Come se lui meritasse quel mezzo esaurimento nervoso che gli sta venendo.

«Papà?», l'ha chiamato Morgan, confusa e gli si era stretto il cuore, siccome aveva guardato Peter e non lui.

«Principessa, è tanto difficile da spiegare ma papà ora è nel corpo di Spider-Man. Non affezionarti troppo a questa versione beta del tuo paparino, presto tornerà tutto come prima!», ha cercato di rassicurarla. Si è piegato sulle ginocchia e le ha accarezzato i capelli. Morgan lo ha guardato alzando un sopracciglio.

«Vuoi dire che tu non sei Peter e sei papà?»

«Esatto! Nel suo corpo ci sono io: il re del castello, il tuo promesso sposo, la tua armatura in comodato d'uso! Sono qui dentro, ma ci sono!», ha sorriso, orgoglioso del fatto che sua figlia sia così arguta e intelligente; poi ha messo su una smorfia, quando Morgan ha abbracciato una gamba di Peter – quindi la sua, siccome è intrappolato nel suo corpo – come un koala. Tony non ha mai sentito il cuore infrangersi in mille pezzetti come in quel momento, sebbene sa quanto la suaMaguna ami, veneri, idolatri Peter.

Ha represso un urlo interiore, mettendo su la poker face peggiore di sempre. Ha incassato il colpo e ha pregato un dio – uno qualsiasi – di restituirgli presto ciò che gli è stato tolto. La dignità, prima di tutto.

Poggia la testa contro il vetro dell'autobus – siccome Peter gli ha vietato di andare a scuola in macchina, accompagnato da Happy, perché vuole che ogni cosa sia immutata e che nessuno possa trovare un solo motivo per pensare che Peter non è Peter. Il che è improbabile, ma non impossibile, e Tony deve ammettere che il rischio esiste, specie in una scuola per geni, dove il più sfigato vuole diventare un astronauta e ha il quoziente intellettivo di un Einstein qualunque. Pensa al fatto che vorrebbe riappropriarsi del suo corpo il prima possibile ma che, di fatto, ragionando con schiettezza e razionalità, ci sono più probabilità che il sole si spenga piuttosto di risolvere la cosa nel minor tempo possibile. Affidandosi a Banner, poi...

ιғ ι were yoυ [ Tony Stark & Peter Parker ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora