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Montecarlo, Principato di Monaco

Un anno dopo

Mi trovavo nella hall dell'hotel de Paris, ultra lussuoso hotel a 5 stelle perché ero, ovviamente, stata invitata dalla principessa Charlene in persona. Questo è ciò che era successo nei miei sogni, in realtà in quel favoloso hotel ci avrei lavorato per qualche giorno. La mia fantastica manager, Kate, mi aveva spedita a Montecarlo ad aiutare il suo fidanzato che l'aveva quasi supplicata di mandare qualcuno di affidabile su cui poter contare, in quanto tra festival di Cannes e Gran Premio di Montecarlo il lavoro sarebbe triplicato. E logicamente il mio capo aveva scelto proprio me. Non fraintendetemi, la cosa mi faceva davvero molto piacere, ma ormai, tra lavoro e università, non avevo più una vita sociale.

Sospirai guardando l'orologio che aveva al polso. Erano le 11:28 p.m. e, a breve, sarebbe iniziato il mio turno nel ristorante pluristellato dell'hotel. Camminai in fretta e raggiunsi la sala già preparata per il pranzo. Salutai Richard, il manager, che mi diede un'agenda sulla quale vi era scritta una lista di fiori, candele, centrotavola e così via. Mi accigliai e posai lo guardo su di lui.

"A te è affidato il compito di organizzare l'after-party di domani sera che si terrà nella sala di Venere, la sala all'ultimo piano," mi disse in inglese. Ovviamente tutti i membri dello staff parlavano perfettamente l'inglese.

Annuii piano riportando lo sguardo su ciò che c'era scritto. Avrei dovuto organizzare un party in meno di due giorni? Spalancai gli occhi.

"Domani sera? Ho sentito bene?" Lo guardai sbigottita. Come poteva davvero chiedermi una cosa simile? Era impossibile! "Io non credo di-"

"Non voglio sentire lamentele. Sei in grado di farlo, ne sono certo. Ho chiesto a Kate di mandare la sua coordinator manager più brava e se ha mandato te significa che sei perfettamente in grado di fare ciò che chiedo, dunque buon lavoro!" Mi liquidò prima di richiamare l'attenzione dello chef che si stava dirigendo in cucina.

Sconvolta, riportai lo sguardo sull'agendina ancora stretta tra le mie mani e feci un respiro profondo. "Ok, posso farcela," mi dissi camminando verso l'uscita della sala, ma una voce mi richiamò, facendomi fermare. Mi voltai incontrando due occhi azzurri.

"Sì?"

"Io sono Julien - si presentò il ragazzo porgendomi la mano che gli strinsi - Richard mi ha mandato ad aiutarti, considerami una sorte di assistente," disse accennando un sorriso che ricambiai sinceramente. Mi sentivo un po' sollevata, non sarei stata in grado di fare tutto da sola perché il tempo era poco e non potevo assolutamente sbagliare niente. Non si trattava di organizzare un after-party come gli altri, ma si trattava di organizzare un after-party nel Principato di Monaco durante la settimana del festival di Cannes e il Gran Premio di Formula 1, due degli eventi più attesi di tutto l'anno.

Non potevo fallire, nulla doveva essere lasciato al caso. Mi occupai con l'aiuto di Julien della scelta dei fiori, dei centrini, delle posate, addirittura ebbi da Richard il permesso di far cambiare anche le tende che il giorno successivo sarebbero state montate da una ditta specializzata. Con Pierre, lo chef, e Pascal, il sommelier, discutemmo delle pietanze che sarebbero state servite e dopo tre ore e, sottolineo tre ore, terminammo il menù. Rientrai in camera verso le dieci e trenta e la mattina successiva alle sette ero già sveglia. La giornata fu frenetica sotto tutti i punti di vista, ma per fortuna non ci furono grossi imprevisti, anzi fui sorpresa quando Richard, dopo un'attenta osservazione della sala, ormai pronta, approvò ogni mia scelta e si complimentò per l'ottimo lavoro che avevo svolto.

Tangled Fates - CL16Where stories live. Discover now