𝓘 𝔀𝓲𝓵𝓵 𝓶𝓲𝓼𝓼 𝔂𝓸𝓾 ➸ 𝓭𝓮𝓪𝓬𝓾𝓻𝔂 𝓸𝓷𝓮𝓼𝓱𝓸𝓽

I Will Miss You

- Questa storia è ispirata ad una role - 

John Deacon interpretato dalla magnifica laracreppy (ti voglio tanto bene, tesoro 💙)

Freddie Mercury interpretato da quello schifoso di me stesso (ti voglio tanto male, me stesso 💙)

Storia interamente dedicata alla simpaticissima CreepyGaia (voglio molto bene anche a te, dolcezza 💙)

- Buona lettura a tutti! -

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1991/04/22

John's POV

Mi sveglio di buon umore, come ogni mattina, e vado al piano di sotto in cucina per preparare la colazione per me e Freddie.

Infatti io e lui siamo fidanzati e viviamo insieme da anni. Più che fidanzati ci consideriamo sposati, ma la società ce lo impedisce, come se essere gay fosse un reato o una malattia contagiosa. A proposito di malattia, in questi ultimi mesi Freddie non sembra in gran forma: è molto più magro del solito, sembra sempre stanco e affaticato, diventa sempre più debole ogni giorno che passa e la sua pelle sta iniziando ad assumere un colorito olivastro. Sono molto preoccupato per lui e, quando gli chiedo come sta, lui risponde sempre: «Benissimo, tesoro, non sono mai stato meglio di così!». Ho paura che mi nasconda qualcosa, ma non voglio fargli pressione, perciò non insisto. 

Dopo poco anche lui entra in cucina e mi abbraccia da dietro lasciandomi un bacio umido sul collo. "Ciao...", mi saluta lui. Mi giro e lo guardo preoccupato dicendogli: "Freddie, sei sicuro di stare bene?". Lui annuisce tossendo e si mette la mano davanti alla bocca con eleganza. 

Quando la ritrae noto che è sporca di sangue, è poco, ma c'è, e questo mi preoccupa ancora di più. "No, tu non stai bene!", esclamo io passandogli un fazzoletto e lui risponde: "Sta tranquillo, Deaky. Oggi vado dal dottore e vedremo cos'ho.", detto ciò si pulisce la mano col fazzoletto. Io lo guardo per alcuni istanti e poi gli chiedo con voce piuttosto convincente: "Posso accompagnarti?". Avevo paura rifiutasse, ed invece rispose: "Va bene. L'appuntamento è fra tre quarti d'ora circa.". 

Io annuisco soltanto guardandolo negli occhi, poi andai verso la credenza dicendogli: "Vuoi del té per colazione?". Freddie fa 'sì' con la testa e poi mormora subito dopo: "Nel frattempo vado a vestirmi, a meno che il dottore mi voglia vedere in boxer", a questa battuta rido lievemente: "Okay, okay, ma fa' presto". 

Lui sale le scale diretto verso camera nostra, mentre io prendo il pentolino che avevo già riempito in precedenza e lo metto sul fornello acceso. Durante l'attesa prendo la bustina di té, la tazza, il cucchiaino, lo zucchero e il latte, per poi metterli in tavola e versare il liquido nel recipiente. "Freddie, il té è pronto!", lo chiamo io riprendendo a bere il mio amato caffé. Lui arriva dopo poco vestito con dei jeans a zampa e una camicetta bianca, si siede sulla sedia e mi sorride: "Grazie", detto ciò comincia a bere il té con il suo solito atteggiamento da diva.