thirty; miss you.

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«Dove pensi di andare conciata così? Sembri esser uscita da un film anni '80»

«Davvero divertente Sam» Victoria sorrise falsamente al falco e tornò a guardare il dottor Pym che teneva la testa bassa sul suo lavoro ma che si fermò per guardarla.

«E' meglio se vai a cambiarti.» Raccomandò il dottor Pym. Sentendolo, victoria alzò gli occhi al cielo. Rientrò in casa Stark per cambiarsi, indossò degli abiti più normali possibili e uscì per vedere se erano adatti per viaggiare nel tempo.

«Dottor Pym, così va bene?» domandò Victoria riguardo al suo outfit. Lui alzò un pollice e tornò a lavoro. Stava sistemando la loro "macchina del tempo" e Tony Stark aveva offerto il suo giardino come base. Lui non sarebbe ritornato indietro, aveva rischiato una volta e non lo avrebbe rifatto di nuovo.

Steve Rogers si era offerto di compiere quel gesto, riportando le gemme al loro posto nel tempo. Come se di nobili gesti non ne avesse compiuti abbastanza durante lo scontro contro Thanos.

Bruce aveva fatto su di lui numerosi test e analisi. Queste dicevano che in lui traccie di radioattività erano inesistenti. Questo rendeva lo scienziato un poco geloso, a lui le gemme avevano distrutto il braccio mentre al soldato non avevano fatto nemmeno il solletico. Secondo lui, il siero del super soldato aveva impedito che le potenti radiazioni uccidessero l'uomo. Il siero aveva fatto in modo che il suo corpo non ne risentisse. In poche parole, era sano come un pesce.

Victoria, contraria al fatto che Steve ritornasse indietro nel tempo, si offrì di accompagnarlo. Osservare Hank Pym lavorare sulle loro tute – che Victoria considerava orribili – era ormai diventato noioso, e la compagnia di Sam non era delle migliori. Rientrò nuovamente in casa Stark.

«Non te la senti, non è così?» Domandò Tony sedendosi con lei sul loro morbido e comodo divano.

Victoria scosse la testa. «Se rimanessimo bloccati nel tempo? Se morissimo durante il viaggio? Sono queste le cose che mi preoccupano, è da ieri notte, da quando Bruce ha dato l'ok a Steve per poter affrontare il viaggio, che queste domande mi tormentano.»

«Il dottor Pym farà un buon lavoro, certo, io avrei fatto di meglio, ma Hank è un bravo scienziato. La vostra vacanza a spasso per il tempo andrà bene» la rassicurò lui. Si era un minimo tranquillizzata ma pensava ancora al peggio. Due giorni prima non ci era voluto nulla e stava per perdere Steve, non voleva che la cosa tornasse a ripetersi. E temeva succedesse il contrario.

«Pepper e Morgan?» chiese Victoria dato che non le aveva viste in casa quella mattina o la sera prima. Non aveva ancora avuto l'onore di conoscere la figlia di Iron Man.

«Pepper ha subito portato Morgan a conoscere i suoi nonni materni e poi... io non stravedo per i miei suoceri» disse scrollando le spalle. Si alzò poi per prendere da bere, prese dal frigo un cartone di succo. «Avevo pensato di – si fermò un attimo per osservare la figura che stava scendendo le scale – oh guarda chi c'è, ben svegliato fiorellino!» esclamò Stark vedendo Steve Rogers arrivare in salotto. «Come stai tesoro?» domandò Tony utilizzando un tono femminile, sicuramente per imitare la bionda lì presente. Lei lo fulminò con lo sguardo. «Hanno riposato le chiappe più belle d'America?» continuò Tony con quel tono. Nel frattempo si era quasi versato il succo d'arancia addosso.

«Tony, cos'hai bevuto per colazione? Latte ed ironia?» fece la bionda alzando le sopracciglia. «Per il fatto "chiappe più belle d'America" sono pienamente d'accordo» aggiunse rivolgendo uno sguardo a Steve che si era seduto accanto a lei. Avrebbero continuato volentieri la loro conversazione ma Sam Wilson, che stava aiutando Pym con la macchina del tempo, li interruppe, dicendo che tutto era pronto per farli partire.

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑 𝐓𝐑𝐀 𝐋𝐄 𝐑𝐈𝐆𝐇𝐄 ─ steve rogers ( ✓ )Where stories live. Discover now