Capitolo 16.

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Capitolo 16.

Il giorno dopo decisi di andare a scuola, perché la febbre mi era passata.

Appena arrivai Raini ed Abby mi saltarono al collo per abbracciarmi.

"Mi hai fatto preoccuparee! Perché non sei venuta? Avvisi sempre quando non vieni" mi disse Abby ad una velocità supersonica.

"Calma calma! Sono andata a fare una visita medica" dissi ridendo, non volevo specificare.

"LAURAAAAAAAA" sentii qualcuno urlare il mio nome, e la voce era inconfondibile. Calum.

Anche Calum mi abbracciò ma prese troppa rincorsa e mi fece cadere per terra con lui sopra di me.

"Oddio quanto affetto! Sono stata a casa solo per un giorno." Dissi ridendo.

"Lo so ma mi sei mancata." Mi disse alzandosi e aiutandomi ad alzarmi.

"Aw anche tu Cal, oddio sono le 8:15! Abbiamo algebra alla prima ora! Corri Cal!" Gli dissi trascinandolo vicino all'aula di algebra.

Pensavo al peggio, quella già mi odiava se tardavo di nuovo mi interrogava.

Ma appena aprii la porta trovai tutti alzati che urlavano e scherzavano.

"Se mi lasciavi parlare ti avvisavo che oggi non sarebbe venuta l'arpia, ha avvisato ieri" mi informò Calum.

"Mandarmi un messaggio no?" Gli dissi ironica.

"Ormai, sediamoci, mi devi raccontare dell'appuntamento con Riker." Mi disse mente si sedeva.

Mentre stavo per iniziare a raccontare tutto a Cal, sentii delle mani sui fianchi. Mi girai e trovai Ross che mi diede un bacio a stampo.

"Che cazzo è successo a casa Lynch?" Disse Cal ridendo.

"dopo ti spiego meglio" dissi ridendo, girandomi e baciando meglio Ross.

"Potete evitare di scambiarvi saliva proprio davanti a me? Svergognati." Disse Cal scherzando.

"Scusaci" dissi ridendo.

"Vuoi farti un giro con me?" Mi chiese Ross mentre mi dava dei piccoli baci sul collo.

"Certo, Cal ti dispiace?" Dissi dispiaciuta di lasciarlo lì.

"Tranquilla, vado a parlare con Jacob e Marcus." Mi disse sorridente.

Uscimmo dalla classe e ci dirigemmo al bar della scuola.

"Allora ragazzi cosa vi porto?" Ci chiese l'addetto del bar.

"Per me un frappé al cioccolato con panna." Dissi sicura del mio ordine.

"Per me lo stesso" disse Ross.

Dopo cinque minuti i nostri frappé sono pronti e ci andiamo a sedere.

"È buonissimo questo frappé" dissi gustandomelo.

Ross continuava a guardarmi senza dire nulla.

"Che c'è? Sono sporca di cioccolato?" Dissi cercando di pulirmi.

"Nono, non sei sporca" mi disse sorridendo.

"E allora perché mi fissi?" Gli chiesi sorridendo.

"Perché non riesco ancora a capacitarmi che sei la mia ragazza. Insomma sei perfetta" mi disse sorridendo.

"Oddio smettila di dire stupidaggini" lo rimproverai ridendo.

"Dico sul serio Laura. Sei la miglior cosa che mi sia capitata. L'ho capito dal primo giorno in cui ti ho vista." Mi rispose serio.

"Sei troppo dolce. E ti adoro per questo tuo lato!" Gli dissi andandomi a sedere sulle sue gambe e dandogli un bacio.

"Bello il bacio al cioccolato" disse ridendo.

Risi. Mentre ero ancora sulle sue gambe mi squillò il cellulare. Kyle. Sorrisi leggendo il suo nome.

"Kyle!"

"Piccola, come va?"

Tutto bene, te? Quando venite tu e Ian?"

"Anticipiamo la partenza. Dovremmo essere lì per il weekend."

"Oddio che bello, ma avete già un posto dove stare?"

"Dobbiamo chiamare un albergo e fare una prenotazione."

"Ma che dici? Venite a stare da me. Tanto mamma ti adora" gli dissi ridendo

"Allora possiamo venire a stare da te? Per una sera ti voglio tutta per me! Serata film come ai vecchi tempi"

"Contaci, ora devo andare kyle! Salutami Ian. Un bacio, a sabato" lo salutai attaccando.

"Lauretta, chi è Kyle?" Mi chiese Ross con un sorriso fintissimo.

"Geloso tesoro?" Gli dissi prendendolo in giro.

"io? Ma che scherzi." Dissi voltando la testa a sinistra.

"Me lo dai un bacio?" Gli chiesi.

"Fattelo dare da Kyle, o da Ian." Disse facendo il broncio. Era proprio un cucciolo.

"Peccato che io lo voglia solo da te." Gli dissi strofinando il mio naso contro il suo.

"Posso sapere chi è Kyle?" Mi chiese nervoso.

"Il mio migliore amico,abita a New York ma viene a trovarmi per il weekend.

"Non ti mollerò nemmeno per un secondo però, ne sei consapevole?" Mi disse abbracciandomi.

"Mi fa solo piacere" dissi accorciando le distanze baciandolo.

"Mi piaci un casino Laura.." Mi sussurrò all'orecchio Ross.

"Sai una cosa?" Gli sussurrai.

"Dimmi" disse mordendomi il lobo.

"Mi piaci un casino anche tu" gli risposi.

Lui prese i miei capelli e li spostò su una spalla baciandomi il collo scoperto.

"Andiamo a casa va, tanto oggi si è capito che è sciopero." Mi disse alzandosi e prendendomi per mano.

"Okay."Gli risposi seguendolo.

SCUSATE SE CI HO MESSO TANTO A POSTARE, SCUSATEMI DAVVERO!

Il prossimo cercherò di postarlo prima.

Per contattarmi tutte le informazioni sono nel mio profilo. 💕🌸

Prom Queen. Where stories live. Discover now