12-WOW SONO UN POLPO!!!

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Vidi Sam da lontano correre in questa direzione.
OH MIO DIO, E MO CHE VUOLE QUESTA?
"Hey fratellone "disse abbracciando da dietro Nash.

COOOOOSA?!

Rimasi a bocca aperta. E ora che erano vicini si vedevano davvero molto bene i tratti del viso molto simili.

Lui ricambiò l'abbraccio e le baciò la fronte dolcemente, con fare protettivo.

"Perché sei qui?...con lei"disse Sam con voce e sguardo disgustato guardando nella mia direzione.
"L'avevo vista da sola"
"Beh non credi che dovrebbe rimanere tale?"

Ogni volta che diceva queste cose fantasticavo sul come fosse stato bello prenderla per i capelli e sbatterle la faccia contro il muro, ripetutamente, sempre più forte, finché il muro non avesse preso la forma di quella faccia di merda.

"Hey hey hey, cos'è tutta questa cattiveria?"disse Nash scrollandosela di dosso.
"Mh così "disse e se ne andò.
"Perdonala, non è così realmente"
"Lo spero per lei"dissi e lui mi guardò consapevole.
Ci fu un attimo di silenzio tra di noi che però venì subito riempito dalla proposta di Nash:
"Stasera ti va di venire alla festa?"
"Festa...ehm no, devo studiare, sono troppo indietro con il programma. E poi cavolo una festa in piena settimana?!"
"Si è stata una cosa all'ultimo minuto"
"Beh credo di no, sono abituata a fare i compiti anche per la settimana successiva, quindi ho davvero troppo da fare" ridacchiai nervosa.
"Se fai uno strappo alla regola?"
"Si dice se facessi"lo corressi.
"Si vabbè quello"disse gesticolando e io risi, poi mi girai leggermente e trovai il suo sguardo penetrarmi l'anima. Il sorriso mi si tolse e Nash lo notò.
"Lascialo stare, gli passerà"disse guardando anche lui nella direzione in cui si trovava Michael.
"Voi...siete amici?"
"Beh si di certo non andrebbe a raccontare i suoi cazzi agli sconosciuti"
"Voi maschi siete sempre così delicati..."ironizzai riferendomi alla parolaccia che aveva appena detto.
Rise e chiuse gli occhi rivolgendo il suo viso verso il cielo.
"Quindi vieni?"mi guardò con speranza.
"Mmmh ci devo pensare"storsi il naso.
"Non sono il tipo da feste"continuai
"Beh lo diventerai"disse dandomi due pacche sulla spalla e andandosene.

Rivolsi lo sguardo verso Michael, dove adesso c'era anche Nash che gli stava parlando.
Michael annuiva solo e di tanto in tanto mi lanciava qualche sguardo; alla fine della loro conversazione Nash entrò nell'edificio mentre Michael rimase appoggiato al muro accendendosi una sigaretta.
Era così bel-
Ah ah ah ah ah calma gli ormoni che sei fidanzata
Già...

Poi lo vidi avvicinarsi a me e il mio battito diventava sempre più irregolare, fino a togliermi il respiro quando me lo ritrovai a qualche centimetro di distanza.

"Tu stasera non andrai alla festa"disse puntandomi il dito, guardandomi fisso negli occhi.
Rimasi a bocca aperta: non dice sul serio spero.
"E invece ci andrò "dissi con tono duro.
"No, tu non ci andrai: non girano belle persone per le feste"
"Beh sai nemmeno dentro la scuola..."dissi e lui rimase zitto capendo a quello che mi riferivo.
"Io non ci sono perché ho un impegno, quindi non ci sarai nemmeno tu; ti ho fatto una promessa ieri sera e la manterrò"
Lo guardai male.
"Tutto questo si è creato solo per colpa tua"alzai il tono della voce.
"Non aprire di nuovo questo discorso, ne abbiamo già parlato troppe volte"
"E invece no, io lo riapro il discorso"dissi spingendolo
"Perché non è possibile una cosa del genere"gli diedi un'altra spinta.
"Perché sei solo uno stronzo"gli diedi un'altra spinta ma questa volta lui mi bloccò i polsi.
"Hey hey hey calmati; qua ci stiamo difendendo a vicenda, quindi non rovinare tutto"disse con tono troppo calmo.
"IO rovinare tutto?! IO?!"gridai e lui si guardò in torno poi in un gesto rapido le sue labbra si unirono alle mie per zittirmi.
Per qualche instante ricambiai ma poi mi staccai.
"Vedi?! Sei proprio stronzo! Non hai il minimo rispetto per il mio ragazzo!"
"Beh se per questo nemmeno tu"disse allontanandosi, e in effetti aveva ragione...

Perfetti Sconosciuti Where stories live. Discover now