Sonetti

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Chiusi in un mare di lividi

Chiusi in un mare di lividi
dove i ricordi ancor son fragili
e profondi, portano i brividi
sempre nella nostra mente vigili.

A ritornar son oltretutto abili,
quei ricordi indimenticabili
di ali graziatamente gracili,
che battono di notte agili.

I tuoi occhi scuri e timidi
ho visto, in volo, amabili
che, persi negl'infiniti cieli,

son tra i lucenti astri nitidi
e con le angeliche ali
danziamo, poiché labili.

Come faccio a scrivere tutte queste cose

Come faccio a scrivere tutte ste cose
mentre mi piange il cuore?
Vorrei vederti adesso Amore,
non lasciarmi solo su un letto di rose

e solo fiori si vedono in amore
quando tutto per te è perfetto,
buttati con me su questo letto,
non basteranno mai solo sei ore.

Spero abbiano effetto queste parole
che allo specchio non vedono lacrime,
almeno loro non sono mai sole
e metto in luce queste nove rime

perché non splendono già come il Sole
stella eterna, eterea anche di notte.

Cotanta Bieltate s'appresta

Cotanta Bieltate s'appresta
Sola e soltanto al Divino,
cotanta Bieltate s'arresta
agl'occhi d'un bambino,

ch'ad ogne Suo sguardo
ardo e tale scalda 'l core,
mirandola con tempo tardo
l'anima sospira: Amore.

Inaccessibile pare il loco
ove tale bellezza rimane
e quasi al di fuor non arriva,

come 'l mare e la sua riva,
profuma, la brezza, immane'
me essa spande doco.

Dormi nell'oscurità solo

Dormi nell'oscurità solo,
di notte, mentre rapisce
la tua anima già in volo,
che sempre stupisce,

quell'ombra ch'aggredisce
il sontuoso tuo bruno pelo,
covrente le tue nobili cosce
lisce come un setoso velo.

Mai la notte ha avuto speme
di poter toccar con puro gelo
quel caldo e sensuoso seme

che t'appartiene e giammai
cedi ad egli 'l qual non teme
che, sveglio, funesta ira sveli.

Istinti d'amore

Istinti d'amor che 'l cor m'opprime
affiorano in tanti alla fiera mente
di cui l'appassionato ne scrive rime
che volgon la vista allegramente

all'amato amor ch'amor non spira.
Se non alla beata che sopprime
il soave calor che freddamente
codesto leggiadro corpo aggira.

Bestemmia è chi non ammira
codesta bieltate che l'ardore
non arresta e altre anime attira,

appare agli occhi grande Amore
ma io vedo, sento e dico: Oddio!
per quanto con te son vicino a Dio.

O Male, che il vespro attendi

Di te vi sono molti fonemi
che forse solo tu comprendi,
la sera, uno dei tuoi temi,
teco tutto medesmo difendi.

Perché dinnanzi a me tremi
o Male, che il vespro attendi?
Vuoi dirmi forse che mi temi
se mai contro me t'arrendi?

Eco sento che il vagheggiar
molti tuoi compagni produce
e portan tutto alla tua presa,

ma egregio è il magnifico mar
che alle tentazioni non induce,
liberando la città dalla tua morsa.

Oh Padre Mio

Né più mai toccherò l'etterne rime,
se mai cesserò io stesso di scrive',
perché non son tutte di senso prive
le parol che nel mio cor son prime.

L'anima tua, o' padre mio, in me vive
che la tua morte versar tante lacrime
m'ha fatto ogni giorno, ancor sublime
che tristemen' han creato nuove rive,

le cui ricche sponde son delle aiuole
fiorite di bell'esempi blu di fiordaliso
colore acceso, come i raggi del Sole;

e giacché ho visto il tuo fine sorriso,
felice riodo le tue ultimissime parole
risuonar nella mia mente improvvise.


Vorrei leggessi queste rime

Vorrei leggessi queste rime
come d'estate leggi un libro,
co' la mente lontano viaggio
ed il cuore resta in ostaggio.

Sol con l'anima fai coraggio,
nemmeno fosse un miraggio,
che guardo ed è una visione
sublime di cui tu fai da arbitro,

ma come è possibile, a Maggio,
oziare, ancora senz'oltraggio,
in un falso amor che perdono

ha dato a quell'anima nobile
d'un tempo ormai perduto,
restando un ricordo immobile?

La RaccoltaWhere stories live. Discover now