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Finalmente a casa.
È tardi ormai,mio padre e Grace staranno già dormendo.
Vado in cucina,afferro una fetta di pizza al volo e mi dirigo in camera.
Chiudo la porta,tolgo le scarpe.
Metto il pigiama e penso che sono stata abbastanza bene stasera,siamo andati da Ferrara,la pizzeria italiana in periferia.
Ho scoperto che Sarah è più simpatica di quanto mi aspettassi,sebbene abbia già finito il college.
Ho scoperto anche che Christian si è trasferito,per questo non si vede più in giro.
Stasera lui non c'era,dice di aver chiuso con noi.
Dice che non abbiamo limiti,che siamo immaturi e che presto ci stuferemo di passare le notti in giro,che non avremo più nessuno,e non sapremo cosa fare o dove andare.
Ma anche io ho chiuso.
Stavo tornando a casa,guardando i lampioni far luce sulla strada deserta,il semaforo all'incrocio lampeggiava e ho deciso che quella sarebbe stata l'ultima uscita con loro.
Non li ho salutati,non ce n'è bisogno.
Mi appoggio sul letto,e finalmente respiro.
Vorrei poter rimanere a casa domani,vorrei poter tornare indietro e rifiutare di uscire.
Vorrei avere un padre e una madre che vogliono il meglio per me,che mi proibiscono di fare tardi in giro.
Vorrei non averli mai conosciuti.
Vorrei solo dormire.
Guardo il soffitto,la luce blu del computer.
Stasera non lo spengo.
Prendo il telefono,è già domani.

TO THE SKYWhere stories live. Discover now