L'inizio della fine.

114K 3.9K 703
                                    

Il mio respiro era accelerato, il mio petto si alzava e si abbassava in modo irregolare, la fronte era madida di sudore che scendeva in piccole goccioline sul mio visoI muscoli era dolenti, non li sentivo più, ma i miei piedi non si volevano fermare, seguivano il ritmo della musica senza sosta, finché qualcuno interruppe la musica e mi riportò al mondo reale.

Voltai lo sguardo di scatto e sulla porta vidi un ragazzo alto dai capelli neri e due occhi blu che, per un istante,mi fecero venire la pelle d'oca. Subito dopo cercai di tornare in me e mi chiesi perché mai uno sconosciuto fosse riuscito ad entrare in casa mia.

Mi guardò con un sopracciglio alzato, sembrava che stesse aspettando qualcosa, qualcosa da meLo fissai, ancora incapace di capire, lui tolse il dito dal tasto pausa e con l'altra mano alzò un volantino sul quale c'era scritto a caratteri cubitali "CERCASI COINQUILINO".

Io mi avvicinai passandomi una mano sulla fronte e cercando di riprendere fiato.
Lessi velocemente i particolari del volantino, continuando a non capire.

Quando alzai lo sguardo su di lui, notai che era decisamente più alto di me e che continuava a guardarmi con impazienza.

"Non cerchiamo un coinquilino" esordii io cercando di capire se il ragazzo avesse sbagliato indirizzo. 

"Il volantino dice il contrario, angelo.." rispose lui saccente.

"Chi ti ha fatto entrare?" gli chiesi mettendo le mani sui fianchi.

"Un ragazzi biondo e ha detto di rivolgermi a te.." mi spiegò velocemente.

"E se non fossi io?" ribattei e lui sbuffò.

"Chi?" mi chiese subito dopo senza neanche guardarmi, ma osservando l'ambiente intorno. 

Mio dio, avevo a che fare anche con un ritardato.

"La persona a cui devi rivolgerti,cretino.." gli spiegai velocemente.
Lui alzò gli occhi al cielo per poi rivolgermi nuovamente la sua attenzione.

"Sei Juliette?" mi chiese guardandomi negli occhi.

"Si.". risposi con voce rassegnata.

"Allora sei tu, angelo..." mi disse chiamandomi ancora con quel nomignolo. Feci due passi indietro e lo fissai mentre nuovamente osservò il salotto dietro di sé e la cucina.
Ma chi si credeva di essere? Non mi conosceva neanche.

"Non chiamarmi in quel modo..." dissi cercando di essere il più educata possibile. Mi aveva interrotto in un momento molto delicato del mio allenamento. Tutti sapevano che non mi piaceva essere interrotta mentre ballavo. In più da quando aveva aperto bocca non aveva fatto altro che infastidirmi con quel tono maleducato.

"Non ho molto tempo, angelo..." continuò lui imperterrito come se non avessi detto nulla.

"Allora seguimi..." gli dissi sbuffando frustrata.

Mi scostai da lui e uscii dalla "sala prove", attraversai il salotto e imboccai il corridoio della zona notte, sentendomi seguita dal ragazzo misteriosoQuando arrivai davanti alla terza camera sentii dei gemiti seguiti da delle urla, una voce femminile stava gridando il nome del mio migliore amico.

No Drew, non farmi questo.

"Mi sa che il tuo amico ha da fare.." esordì il ragazzo misterioso, io mi girai verso di lui e vidi che stava indicando il pavimentoIo abbassai lo sguardo e sparsi sulla moquette notai indumenti maschili e femminili.

"Mhh.." dissi guardandomi i piedi imbarazzata.

"Allora?" mi chiese lui.

"Allora che?"

"Cercate un coinquilino?"

"Fino a 5 minuti fa non sapevo niente, ma.." provai a dire qualcosa.  Perché nessuno mi aveva avvertita? Mi girai e tornai in salotto spiegando le regole di convivenza che avevamo stabilito.

"Le regole sono queste, devi contribuire con l'affitto, l'acqua e la luce vengono poi divise..."

"Logico, siete solo tu e il tuo amico?"

Io sogghignai e scossi la testa.

"Magari fossimo solo noi due.." ed ecco il motivo per cui mi ero sconvolta alla notizia di un altro coinquilino.

"Chi c'è d'altro?" mi chiese guardando il loft interessato.

"Kyle e i gemelli John e Josh."

"Quindi sei l'unica donna?"disse guardandomi negli occhi e avvicinandosi leggermente a me.
Feci un passo indietro e finii con la schiena contro il muro.
Il ragazzo sogghignò soddisfatto e io irritata dal suo comportamento gli dissi.

"Levati"

Lui non mi ascoltó e si avvicinò ancora lasciando un bacio sulla mia guancia. Per quale motivo l'aveva fatto? Mi aveva visto in vita sua da giusto 5 minuti e già si prendeva queste confidenze?
Poi si staccò di colpo e io rimasi un attimo lì senza aver capito ciò che era appena successo.

"Ci si vede, angelo.." disse e si diresse verso l'uscita con una sicurezza disarmante, aprì la porta e io gli corsi dietro.

"Ehi aspetta, il tuo nome?" lui si fermò, si voltò verso di me e mi sorrise.

"Shane, angelo.. " disse e poi riprese a camminare, saltò su una moto nera e sfrecciò via.

Io rientrai in casa e mi appoggiai alla porta scossa da quell'incontro. Da dove era spuntato quel ragazzo?

E poi Shane?

Che razza di nome era Shane?







~~~~~~~~~~~

Salve lo so.. lo so che è la mia terza storia.. lo so, ma nonostante ciò vi prometto che la finirò, anche perché amo questa storia.

Voglio subito ringraziare una mia cara amica che mi ha aiutata a scriverla Amelia__Joy la mia piccola Jo!!

Nient'altro.

Leggete e votate anche questa storia...

Adios,

xoxome

Dance with me.Where stories live. Discover now