Melodie D'Amore

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L'orologio segnò le 22:45 del 31 dicembre quando Marinette dopo aver salutato Alya a casa sua aveva deciso di andare da Adrien. Come di consueto il padre non lo aveva lasciato venire a casa sua a festeggiare il capodanno in compagnia. Allora pensò di andare da lui.
Si mise la sciarpa davanti al viso e si incamminò tra il vento tagliente.
Suonò al campanello di Villa Agreste e Nathalie la aprì.
<Marinette?>
<Salve...em, ero venuta per vedere Adrien...> disse a Nathalie.
Questa sempre con sguardo serio si voltò e apparve Gabriel in cima alle scale.
<B-Buonasera signor A-Agreste>
<Buonasera Marinette, tu sei la ragazza che desiderava diventare stilista se non ricordo male giusto?> chiese Gabriel.
<Em...si, ho fatto il cappello di Adrien. Volevo chiederle se potevo vederlo> chiese timidamente.
Gabriel la fissò per alcuni attimi. Come per decifrarla. Poi fece un segno di assenso a Nathalie e la accompagnò.
Nathalie bussò alla porta dove già da fuori si senti una dolce melodia.
<Adrien una sua amica vuole vederla> e fece entrare Marinette chiudendo poi la porta.
<Ciao Adrien> sussurrò Marinette imbarazzata.
Il ragazzo stava suonando al piano. Vedendola si fermò e sorrise.
<Marinette...> sussurrò dolcemente <Vieni> disse poi facendole segno di sedersi vicino a lui.
Raggiunse il ragazzo e si sedette. Riprese a suonare e chiuse gli occhi.
<Pensavo fossi con gli altri...> disse Adrien guardandola.
<In realta Si...però...volevo anche stare con te> rispose con gli occhi chiusi assaporando la melodia.
Li riaprì e cercò di suonare i primi tasti della canzone cercando di ricordarseli a memoria.
Adrien suonò i primi 5 tasti. Marinette lo imitò.
<Aspetta...> sussurrò Adrien. Si alzò, prese Marinette dai fianchi e si sedette sotto di lei.
Marinette arrossi. Era seduta sopra di lui e gli aveva preso le mani. Ora aveva le mani del ragazzo sulle sue e la guidava nel suonare sui tasti. Le dita di entrambi si muovevano a ritmo. Quelle di Adrien guidavano quelle di Marinette. E lei suonava guidata dalle sue dita.
Credeva di aver già sentito quella canzone. Era dolce, lenta e rilassante. Chiuse gli occhi e inarcò il collo poggiandolo sulla spalla del ragazzo.
Adrien non aveva bisogno di guardare i tasti per non perdere la concentrazione. Chiuse gli occhi e passò le labbra sul collo di Marinette lasciandoci baci delicati.
Tracciò una scia di baci fino alla nuca. La musica riempiva la stanza. Le labbra di lui erano calde sulla pelle e quasi sentí caldo. Le mani di Adrien si erano fermate. Percorse con dita quelle di Marinette e le braccia. Le cinse i fianchi e li strinse abbracciandola. Marinette aveva sempre paura di dire o fare qualcosa di sbagliato. E quello era il momento. I suoi ormoni stavano letteralmente impazzendo. Fino a due minuti fa aveva ancora i brividi dal freddo essendo stata fuori. Ora aveva il viso rosso e aveva un caldo insopportabile. Aveva i brividi li dove la stava toccando. Sul collo e sulla pancia.
Adrien la Sentì ansimare e sorrise <Ora suona tu> sussurrò all'orecchio.
Marinette apri gli occhi. Attratta dallo scintillio verde di lui lo fissò di lato e si avvicinò col volto.
Lui sapeva quello che voleva. Sapeva che voleva baciarlo. Sapeva che non stava più nella pelle e che voleva assolutamente avere quel contatto che tanto desiderava. Sapeva che la stava facendo impazzire. Ed era questo che lo faceva sorridere. Marinette avverti quel dispettoso sorrisetto.
<Suona> sussurrò col suo fiato caldo sulle labbra.
Che Marinette non ci avesse messo tutta la sua forza di volontà nel baciarlo lo sapeva anche lui. Girò il volto mordendosi il labbro e sfiorò delicatamente con le dita i tasti bianchi. Non si ricordava più niente.
Appoggiò la testa sulla spalla di lui e sorrise chiudendo gli occhi <Mi hai distratta, non ricordo più i passi>
Adrien alzò un sopracciglio <Male, molto male signorina Dupain Cheng>
Adrien stava giocando sulla base del suo piano. Stuzzicare Marinette e vedere se cedeva con qualche bacio. Marinette lo fissò negli occhi e percepì qualcosa. Si morse un labbro e pensò. Anche lei poteva giocare come lui. Anche lei poteva rendergli pan per focaccia.
Si avvicinò al suo volto e sfiorò le labbra sul lato delle labbra di lui e percorse la guancia, scese alla mascella e fece esattamente quello che aveva fatto lui. Lo sfiorò con dolci baci. Gli mise le braccia al collo e dopo un ultimo bacio sul collo a lui alzò il viso e si trovarono fronte su fronte. Si rispecchiavano ancora cosi dolcemente negli occhi. Nei suoi verdi vedeva quelli azzurri luccicanti di lei. In quelli della ragazza l'azzurro rifletteva il verde di lui.
<La smetti di sedurmi> sussurrò dispettoso. Era riuscita a farlo arrossire a tale punto che aveva anche lui i brividi.
<La smetti di provocarmi> sussurrò Marinette. Adrien inclinò il viso e la guardò con sguardo penetrante quasi indecifrabile. Socchiuse gli occhi e con le labbra e le accarezzò il viso.
<No, mi piace troppo vederti quando ti stuzzico> sussurrò.
<Stupido!> sibilò stringendogli la maglietta al colletto e avvicinandolo ancora alle sue labbra.
<Che fai Marinette Dupain Cheng?> sussurrò sorridendo ironico.
"Adoro quel maledettissimo sorrisetto che fai quando mi guardi" pensò Marinette. Sorrideva malizioso, ma c'era anche della dolcezza. Marinette aveva sempre pensato a lui come un ragazzo gentile e buono. Di una dolcezza infinita. Ora vederlo così...quando le ammiccava o faceva quei sorrisetti un po'..."da pervertito", come diceva Alya la faceva attrarre di più. Vedeva quel lato di Adrien che la spingeva di più verso di lui. Alle volte era imbarazzante ma non riusciva a resistergli.
"Posso farlo anche io" e sorrise anche lei suadente guardandolo negli occhi <Secondo te?> e avvicinò le labbra chiudendo gli occhi. Stavano per toccarsi quando un botto fece sobbalzare Marinette che si aggrappò ad Adrien.
Guardarono fuori dalla finestra e mille fuochi d'artificio coloravano il cielo scuro pieno di stelle.
<È mezzanotte...è capodanno> sussurrò Marinette.
<Volevo fare il conto alla rovescia...ma qualcuno mi ha distratto...> rispose Adrien ruotando gli occhi. Marinette rise.
<Quindi? Dov'eravamo rimasti?> disse alzando un sopracciglio e sorridendo.
Marinette ci pensò su. Si avvicinò e gli scoccò un bacio sulla guancia.
<Buon anno Adrien> sussurrò accarezzandogli i capelli.
<Buon anno mia bella Marinette>. In quel momento vide la ragazzina che aveva conosciuto quando aveva 13 anni. La sua prima amica dopo Chloè.
Non credeva ai suoi pensieri. Non credeva alle sue decisioni. Marinette non era più solo un amica. Ladybug era passata in secondo piano. Sentiva che con lei il suo cuore batteva all'impazzata. Sentiva il suo corpo attratto da lei. Sentiva che era lei quella giusta. Dopo tanto, averla conosciuta, l'amicizia era mutata.

Miraculous - Quando Tutto Ebbe Inizio...Onde histórias criam vida. Descubra agora