Un auto bianca costosa e di lusso parcheggia all' improvviso di fronte all'ospedale del Queens e dai sedili posteriori ne esce velocemente Tony Stark. -Muoviti, Happy!- urla con emozione negativa e il suo autista lo segue a ruota, col fiatone. -Vuoi spiegarmi chi è che ti ha scritto un tale messaggio da farti abbandonare la festa di Kanye West? Deve essere una vera emergenza o un' infermiera molto sexy.-
Il milionario lo ignora ed entra, chiedendo in giro il cognome "Parker" e aprendo parecchie porte con ante scorrevoli o da spingere. Quando lui e il suo amico si ritrovano in un ascensore, accetta il fatto che è ora di dirgli la verità e lo guarda negli occhi: -Ok, Happy, è il caso che io ti avverta. Stai per incontrare una coppia...-
-Una coppia?-
-Sì, esatto, una coppia, corrispondono al nome di Parker...-
-Parker?- lo interrompe ancora e dal tono di voce il bruno comprende che ha capito, -Intendi come...?-
-Bingo, loro. Ti spiegherò tutto a tempo debito, adesso ho solo bisogno che tu resti concentrato perché è un' emergenza.-
-Puoi dirmi almeno di che si tratta?-
Tony si passa nervoso la lingua sulle labbra secche e sente il cuore nelle orecchie per l' ansia. Quanto tempo ci mette questo ascensore?! -Ricordi il bambino dei Parker? C'eri anche tu quando è nato.-
-E chi se lo scorda quel giorno di cinque anni fa? Uno dei peggiori della mia vita.- ma lo dice senza cattiveria, piuttosto con tristezza.
Il genio miliardario playboy filantropo è agitato da morire, tanto che si sfrega le mani sudate e fa ballare i piedi sul posto. -È mio figlio.-
Happy Hogan per poco non si strozza con la sua stessa saliva. -Tuo figlio? Cosa?! Tony!-
-Lo so, lo so, giuro che ti spiego tutto.- taglia corto quando le porte si aprono e raggiunge in fretta la donna non molto lontana da loro che vede seduta a una sedia piegata su sé stessa, -May!-
-Tony! Oddio...- si alza in piedi lei e abbraccia l' uomo, il quale sta tremando da capo a piedi. -Cos' è successo? Che significa "Peter è in ospedale"? Non potevi essere più specifica?!-
-Mi spiace, siamo andati così di fretta, ho avuto a malapena il tempo di avvertirti.-
-Cos' è successo a Peter?- ripete, tenendola per le braccia.
May balbetta in lacrime: -Io e Ben eravamo andati fuori per il nostro anniversario, l' avevamo lasciato col babysitter. Stavamo per tornare quando lui ci ha chiamati e ci ha detto che Peter ha sbattuto la testa, è stato un incidente.-
-Novità? Sta' bene?-
Happy preferisce non intervenire, Tony sta parlando talmente velocemente che per poco non respira.
-È ancora sotto i ferri, non è uscito nessuno da quando hanno iniziato. Mio Dio, è un incubo...-
A Stark sfugge un ringhio furioso, desidera ardentemente colpire il muro vicino a loro, tuttavia si trattiene per il bene di May. Non vuole spaventarla ulteriormente. -E dove si trova ora il "babysitter" dell' anno?-
-Con Ben, sono andati a prendersi un caffè. Non li biasimo, siamo qui da ore.- sospira in modo pesante e prende a camminare irrequieta nel lungo corridoio di ceramica color crema.
I tre restano in silenzio e in attesa per qualche altro minuto, finché non vengono raggiunti da un chirurgo. -Sono il dottor Trent. I genitori di Peter Banjamin Parker?-
-Io.- dice in fretta Tony e risponde pure allo sguardo confuso del medico: -Sì, sì, sono io, potrebbe dirmi e basta come sta?-, nel frattempo si avvicinano a loro Ben Parker e un ragazzo più giovane.
Il neurochirurgo prende Tony per un braccio così da potergli parlare in disparte, inoltre Happy si assicura che abbiano la loro privacy facendo allontanare il resto del gruppo. -È stabile, ci abbiamo messo molto perché dovevamo accertarci che il lobo frontale non fosse danneggiato. Potrà tornare a camminare tra due giorni, prima però deve rimanere a letto e riposare a dovere. Avrà vertigini e nausea, ma nulla di grave.-
La maggior parte dell' aria in eccesso se ne va dai polmoni di Tony e si sente molto più leggero. -Grazie a Dio, vi ringrazio.-
-Tuttavia...- si mostra titubante il dottore, abbassando la voce e avvicinando le labbra all' orecchio di Tony, così che possa sentirlo solo lui. -Penso sia d'obbligo dirle che abbiamo chiamato la polizia.-
-Lo capisco.- bisbiglia lui, stupendo stranamente Trent. -È stata una svista, ci siamo spaventati tutti, può capitare.-
Iron Man vede l'uomo davanti a sé scuotere la testa e trattenere un conato. -Non mi riferisco alla ferita. Quando lo abbiamo visitato, il bambino... il bambino era senza...- deglutisce, -... intimo.-
Ghiaccio bollente d'ira, disgusto e shock rende di pietra il corpo di Tony, propenso a un attacco di panico. -Che... che ha detto?-
-Non so se è una scelta vostra o sua nel vestirsi, ritenevo fosse giusto dirvelo.-
-Happy.- frena la sua chiacchiera e fissa come un falco l' unico sconosciuto vicino a lui, -Prendi quel figlio di puttana.-
La guardia del corpo non se lo fa ripetere e trattiene a sé il ventenne. -Ehi! Lasciami, che stai facendo?!-
Con poche falcate, Tony li raggiunge e perquisisce con l' adrenalina nelle vene le tasche del babysitter. Ricaccia un urlo e un verso di orrore puro quando trova in una di esse delle mutande da bambino con degli orsetti ricamati sopra.
-Skip...- vomita il suo nome Ben, tremando e abbracciando la moglie orripilata.
-No! Signori Parker, io...- non conclude la sua spiegazione per via di un pugno in faccia da Stark, il quale non si ferma ad uno solo.
Ci vollero sia Happy che Ben per allontanarlo il necessario da non fargli colpire il ragazzo biondo. Tony guarda questo tizio, questo Skip, con una rabbia che Happy giura di non aver mai visto. Il suo naso quasi sfiora quello del più giovane. -Se ti ritrovo di nuovo vicino a lui, ti uccido. Se scopro che l' hai toccato ancora, ti trasformo in una perfetta cavia da laboratorio. Se tenti anche solamente di rintracciarlo in futuro, ti mando a far visita Hulk, la Vedova Nera e tutte le mie armature. Giuro che ti rovino, ti distruggo, se ne avrò l' occasione ti farò tagliare queste tue schifosissime mani da pedofilo del cazzo. Non parlargli più, non toccarlo, non ti devi neanche azzardare a guardarlo o ti faccio a pezzi, ti stacco i genitali e te li faccio ingoiare. Ti farò pentire di essere nato e di aver messo piede sulla stessa terra dove cammina quello splendido angelo di bambino, parola d'onore. Sono stato chiaro?- conclude serio e pronto ad esplodere, ad attaccare se necessario.
Happy trascina via il ragazzo, seguendo il chirurgo che li porta verso i poliziotti. May, disgustata e col senso di colpa nel cuore, abbraccia forte Ben e si lascia andare al dolore. E mentre nessuno guarda, Tony prende fuori una piccola scatolina con dentro quello che può apparire uno strato di pelle tecnologico e il telefono. -Helen Cho? Tony Stark. Ricordi quando ti ho parlato di quella mia creazione, il microchip? Voglio farlo. Lo so che violerò la sua privacy, d'altronde non posso permettere che gli accada qualcosa. Non più.-

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-Kitta♡

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